Bologna, Pioli chiama Bryant: “Ti verrei a vedere”

Fresco di nomina quale nuovo allenatore del Bologna calcio in sostituzione dell’esonerato Pierpaolo Bisoli, Stefano Pioli – reduce da un’esperienza professionale da archiviare in fretta: il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, non gli ha concesso neppure una gara ufficiale di campionato: ingaggiato a inizio estate, cacciato alla fine di agosto – ha esternato nel corso della presentazione ufficiale il proprio amore per il basket, uno sport che ama seguire e praticare.

Bologna, Sabatini non si dà per vinto: “Kobe é molto vicino”

Dopo l’ennesimo stop alle trattative per evitare il lock-out ha nuovamente avvicinato Kobe Bryant alla Canadian Solar Bologna. La conferma è arrivata direttamente dalle parole di Claudio Sabatini: «Abbiamo avuto un altro scambio di documentazione con l’agenzia di Kobe Bryant, stiamo lavorando affinché arrivi all’inizio della settimana prossima». Molto fiducioso, quindi, il proprietario della Virtus: «Ritengo che ci possano essere le condizioni entro sera per arrivare a una risposta. Speriamo di averlo in campo già mercoledì prossimo contro la Benetton».

Lockout Nba, nessuno spiraglio: stagione a rischio

Tra le certezze di questo ottobre ravagliato, l’Nba ne ha almeno una: il lockout è destinato a proseguire a oltranza. Nessun accordo raggiunto nel corso della due giorni considerata alla vigilia decisiva: o ci si avviava a sbloccare la serrata oppure ci si sarebbe rassegnati a cancellare dagli annali l’annata 2011/2012. Si sarebbe dovuto cominciare il 1 novembre, non si comincerà. La preseason è stata ufficialmente depennata, il meeting non ha portato ad alcuna novità in seno al rinnovo del contratto collettivo e il prossimo step sembra essere quello dell’annullamento di partite della regular season.

Ancora: nessun incontro in vista, poiché le parti – delegazione dei cestisti e delegaziìone dei proprietari di franchigie – hanno abbandonato il tavolo senza definire altra data utile. Elementi che hanno portato il commissioner Nba David Stern a una dichiarazione netta:

“Entro lunedì, non avremo altra scelta: dovremo cancellare le prime due settimane della stagione regolare”.

Nepure la mediazione dello stesso Stern – divisione degli introiti alla pari: 50% ai proprietari, 50% ai giocatori – ha avuto successo se è vero che la replica del sindacato è stata di evidente rifiuto. Lo riporta lo stesso Stern:

Bryant-Bologna, si decide adesso

Istanti cruciali per l’approdo – stavolta ufficiale – di Kobe Bryant alla Virtus Bologna. Si deciderà nel corso di queste ore e Claudio Sabatini continua a prodigarsi per far crescere l’ottimismo. Giunti in una fase di non ritorno, i cavilli a questo punto sono sempre gli stessi: sul versante americano, si guarda con estrema attenzione agli sviluppi delle riunioni in corso di svolgimento per il raggiungimento di un accordo conrattuale che spazzi definitivamente il lockout e dia il via alla stagione Nba; in casa nostra, continua a tenere banco la frattura tra la società felsinea e alcuni club della A1 (di Cremona e Varese, e della loro verità, abbiamo raccontato in precedenza) che non avrebbero accettato, in una fase iniziale, alcuna modifica al calendario.

Complice la riammissione in serie A di Venezia per decisione della giustizia sportiva, tuttavia, i calendari sono stati prontamente rivisti e nel corso della presentazione degli stessi sic sono potute constatare almeno due verità incontrovertibili. La prima: Sabatini ha strappato un applauso scrosciante da parte dei presenti nella sala dell’hotel Carlton (a Bologna, giocava in casa); il secondo è che pare siano stati smussati gli angoli che impedivano un’armonico accordo tra le parti.

Nella circostanza, Sabatini – che nella tarda mattinata di ieri aveva scritto a quattro mani con il management di Bryant un comunicato chiarificatore – si è lasciato andare nell’ennesima dichiarazione incline all’entusiasmo:

Comunicato Bologna Bryant: “Trattativa complessa”. Non è che a furia di annusare…

Comunicato stampa congiunto tra Virtus Bologna e il management di Kobe Bryant in relazione alla trattativa con cui Claudio Sabatini punta a portare sotto le Due Torri il campione dei La Lakers. Ora vi riportiamo il testo, prima una constatazione. Legittima, doverosa e ottimistica. Diciamo noi: se le due parti hanno pensato di esprimersi in maniera univoca è perché davvero esiste una intesa di massima e la volontà comune di rispettarla.

Che i felsinei volessero Bryant, è cosa risaputa e arcinota; che Bryant abbia tutta la voglia di accasarsi in Emilia Romagna, fa sempre bene riscontrarlo attraverso i piccoli dettagli. Perché quello che pareva l’ostacolo più difficile da superare, è stato prontamente abbattuto. Fanno sapere la società Virtus Bologna e il management del campione dei Los Angeles Lakers:

“Stiamo lavorando molto intensamente per cercare di definire questa importante trattativa. Il raggiungimento di un accordo così complesso impone alle parti la massima attenzione su ogni minimo dettaglio. Esiste da parte di tutti la piena volontà di giungere ad un epilogo positivo della trattativa che ha come obiettivo la presenza di Kobe Bryant in Italia, l’interesse economico dei 17 club di serie A e un ritorno d’immagine per tutta la pallacanestro italiana”.

Bryant Bologna, la verità di Cremona: il documento che smentisce Sabatini

Cremona e Varese: a detta di Claudio Sabatini sarebbero le due società che hanno posto un veto a eventuali modifiche del calendario di A1 determinando, in maniera diretta, l’impossibiità che Kobe Bryant possa trascorrere un mese di partite con la casacca della Virtus Bologna. A fronte del silenzio di Varese, che pare persistere nella sua posizione, la Vanoli Braga Cremona non accetta di interpretare la parte di carnefice. Rimpalla la sfera: chi la prende? Di chi eventuali responsabilità?I lombardi non ci stanno e affidano a un comunicato la propria verità. Discordante rispetto alla versione felsinea e diversa anche rispetto a quanto – dichiarano in una nota esplicativa – pubblicato da più di un organo di stampa.

“In relazione alle numerose e curiose letture e libere interpretazioni che associano il nome della nostra società alla vicenda Bryant”:

inizia così il comunicato del club che, per avvalorare la tesi sostenuta, decide di rendere pubblica la lettera ricevuta dal patron virtussino. Nella stessa, non si fa menzione della trattativa in corso né compare per alcun motivo il nome della stella dei LA Lakers.Scrisse Sabatini alla società lombarda:

Bryant, Lega Basket si allea con Bologna

La Lega Basket al fianco di Claudio Sabatini e della Virtus Bologna per garantire alla società felsinea l’acquisto di Kobe Bryant. Attraverso un comunicato ufficiale apparso sul sito della Lega e con le parole del suo presidente, Valentino Renzi, pronunciate nel corso della finale di supercoppa italiana tra Siena e Cantù, l’istituzione referente della pallacanestro nostrana ha manifestato ampi segnali di apertura affinchè l’operazione vada a buon fine:

Bryant-Bologna, Montegranaro in soccorso della Virtus

Essere tanto piccoli – 13 mila abitanti e la necessità di disputare le gare di casa al PalaRossini di Ancona, vi basta? – eppure così saggi. Lungimiranti. Grandi.

Basti la cortesia della gente di Fermo, vi si aggiunga l’incredibile capacità gestionale che ha consentito alla Sutor di disputare le ultime sei stagioni di basket nella massima serie, si includa poi il gesto di cavalleria – fatto così, senza pensarci su due piedi – che (forse forse) potrebbe garantire alla Virtus Bologna di fiondarsi in quello spiraglio spalancatosi in direzione di Kobe Bryant. Che resta in attesa.

Arriva dalla Fabi Shoes la disponibilità a scambiare il turno di riposo previsto dal calendario della A1, invertendolo con Bologna: la Virtus, che dovrebbe fare pausa alla seconda giornata ha infatti avanzato la richiesta di modificare il proprio turno di stop per incastrare in maniera certosina le dieci gare utili affinchè l’affare Bryant possa garantire a Claudio Sabatini un rientro economico che legittimi l’operazione.

A1 Bologna: le dieci partite di Bryant

Dieci partite. L’undicesima, per dirla con le parole di Claudio Sabatini, patron della Virtus Bologna,

“non possiamo permettercela”.

Sebbene Kobe Bryant, dopo essere stato praticamente annunciato, non sa ancora se potràò esaudire il suo/nostro sogno di vederlo giocare in Italia, abbiamo provato a capire – calendario alla mano – quali sarebbero le dieci partite che vedrebbero protagonista il più grande giocatore del mondo attualmente in attività.

Prima constatazione: l’ultima è prevista per l’11 dicembre e pare inverosimile – dovessero restare così le cose – che per quella data Bryant si possa trovare ancora in Italia. Vorrebbe dire, per davvero, che l’Nba salterebbe l’intera stagione.

Secondo poi: la richiesta di Bologna di starvolgere il calendario per giocare in casa le partite attualmente in programma fuori è giustificata dal fatto che, se tutto rimanesse com’è, ne disputerebbe sotto le Due Torri solo la metà. Ma tanto, abbiamo intuito, restasse tutto così l’affare salterebbe quando mancavano solo due firme in calce.

Piccola curiosità: nella decina è inclusa anche la Vanoli Braga Cremona ma – nonostante il veto a stravolgere il criterio delle gare esterne e di quelle intyerne – per il club di Flavio Portaluppi è prevista la trasferta in terra felsinea.

A questo punto, non capisco: tanto rumore per nulla. Solo per un principio? Solo per un malinteso? Speriamo bene. Le altre nove con cui Bologna dovrebbe vedersela in quel frangente lì sono nell’ordine:

VIDEO L’abbraccio di Roma a Kobe Bryant

Lo abbiamo raccontato nella maniera in cui la capitale ha saputo trasmetterlo. Perchè va detto: quanbdo Kobe Bryant è arrivato a Roma nel corso del secondo giorno di campagna promozionale al fianco di Nike, a un certo punto i conti non tornavano più.

Di quanta gente ci fosse (una caterva), di quanto mancasse al suo arrivo, di cosa dovesse succedere.

In realtà, il programma fregava poco o nulla: l’unica cosa nota era che alle 19 di giovedì 29 settembre Black Mamba sarebbe dovuto giungere in via del Corso dopo aver lasciato Andrea Bargnani e un popolo altrettanto festante alla sede della Stella Azzurra.

La sbornia del durante, a questo punto, meglio godersela lasciando che parlino le immagini.

VIDEO Kobe Bryant a Milano – Nike Stadium

Eccolo. Faccia a faccia con il campione. Mentre Kobe Bryant giungeva a Milano in pulmino grigio metallizzato, una fiumana di persone lo attendevano da ore per dimostrargli tutto l’affetto di cui potevano essere capaci.

Maglia gialla, per Kobe, e maglia gialla con tanto di 24 al petto anche per numerosi tra gli appassionati assiepati al di là della balaustra di metallo. Occhiali scuri a volte si e a volte no, sorriso e disponibilità da vendere: Milano Kalibro Kobe made in Nike è stato un evento riuscito.

Tutta l’attenzione del mondo sportivo focalizzata sul contesto della pallacanestro.

Fosse così sempre, sarebbe uno spettacolo (la fiumana di sollecitazioni) nello spettacolo (il basketball). Kobe sta appena dopo il salto.

Bologna, su Bryant veto di Varese e Cremona. E’ proprio così?

Fuori i nomi: Cremona e Varese. Le due società lombarde sarebbero le due alle quail fa riferimento Claudio Sabatini nell’imputare al veto di due club la mancata firma del contratto di Kobe Bryant. Eppure, Sabatini lo aveva annunciato come accordo già raggiunto. “Mancano solo le firme”, ripetevva anora nel primo pomeriggio ai microfoni di La7.

Black Mamba “non è ancora un giocatore della Virtus per via della indisponibilità – riferisce Sabatini – di entrambe le lombarde ad accogliere eventuali modifiche al calendario”.

Eppure, non appena si sono accavallate le indiscrezioni sui nomi dei due club, Flavio Portaluppi, direttore generale della Vanoli Braga Cremona è stato pronto nel controbattere:

“Se fossimo noi l’unico ostacolo all’arrivo di Kobe Bryant, ci penseremmo bene. Il problema? Semplice: dalla Virtus non è arrivata nessuna richiesta relativa al calendario per l’affare Bryant”.

Per fare chiarezza: la Virtus chiede, per giustificare l’investimento e poter rientrare nei costi, un calendario più flessibile rispetto a quanto stabilito dalla norma. Il fatto che contesta Portaluppi è che tale richiesta non è mai stata formulata ai club. Le parole del dg:

Bryant-Bologna, chi è contro Sabatini?

L’affare si cmplica. Era uno scherzo? Chi avrebbe docvuto ridere? Oppure no. Semplicemente Claudio Sabatini si è messo a bluffare per giocarsela così: o la va o la spacca. Fatto sta che ora Kobe Bryant non sembra più vicino: l’affare tra il Lakers e la Virtus non è più cosa fatta. Che è successo nel giro di qualche ora? I fatti: in mattinata è lo stesso Sabatini a dare per imminente la firma:

“L’accordo c’è, è stato raggiunto”, affermava con sorrisi a 32 denti.

Poi, mentre attendevi con fiducia e impazienza qulle briciole di tepo indicate dallo stesso presidente come decisive per apporre le firme sul patto, accade una cosa strana. Passano i minuti e Bryant – chissà come chissà perchè – svanisc, evapora, se ne va. Un comunicato emesso dalla Virtus Bologna ci ha reso di ghiaccio. Stavamo rabbrividendo:

“Con grande stupore Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia”.

Eppure – RAGAZZI ROBA DELLE 14 DICO 14 – avevamo appena visto Sabatini a La7 annunciare a tg in corso che sì. Kobe a Bologna era cosa fatta. Invece: trattasi di bluff? Figuraccia? Complotto?

Lockout Nba, Dwyane Wade e LeBron James al tavolo delle trattative

La serrata in essere nell’Nba potrebbe subire una svolta nel corso del week end: trattative serrate tra giocatori e proprietari di franchigie per porre fine al lockout dovuto alla mancanza di accordi sul contratto dei cestisti. Loro, i players della pallacanestro, chiedono un adeguamento; quelli, i referenti dei club vorrebbero piuttosto ragionare al ribasso.

//Mentre scrivo arriva l’annuncio: KOBE BRYANT E BOLOGNA, INTESA RAGGIUNTA Oh mamma!! Oh mamma!!!//

Oggi a New York sono in programma altri colloqui: dovrebbero essere risolutori e nell’aria si respira cauto ottimismo. Billy Hunter, direttore esecutivo della NBPA, si sarebbe mosso al fine di dare una sterzata agli eventi: convocati i membri dell’comitato esecutivo del sindacato oltre ad alcuni tra i giocatori più rappresentativi. Tra essi, anche Dwyane Wade, pezzo da novanta dei Miami Heat, che ha già confermato la presenza e potrebbe portare con sè il compagni di squadra, LeBron James. Intanto, il commissioner Nba, David Stern, annuncia che si è giunti a un punto di non ritorno: o ci si accorda oppure la stagione rischia di saltare in maniera definitiva.

Nel frattempo, giunge come una salassata la notizia, resa nota dal Los Angeles Times, secondo cui il lockout potrebbe lasciare senza lavoro migliaia di persone: si tratta degli addetti delle 29 arene nelle quali si disputano i match di campionato. Nelle sole arene californiane (Staples Center a Los Angeles, Oracle Arena a Oakland e Power Balance Pavilion a Sacramento), si tratta di oltre mille lavoratori cion stipendio di 11 dollari all’ora.

Lockout, i motivi della contesa