Nba: le gare di Natale 2011, subito Bryant vs. Rose

L’Nba comincia a Natale, come se a passare di lì – il 25 dicembre 2011 – fosse Santa Claus con in dote un regalo grosso due metri e passa e pesante. Pesante come alcuni bestioni del basket che conta. Pronti, via: stilato il programma natalizio che prevede cinque partite con le quali si spazzerà via – definitivamente – il lockout che ha tenuto in scacco il campionato a causa di divergenze contrattuali tra giocatori e proprietari di franchigie.

Il dettaglio del giorno di Natale, in campo:

  1. New York Knicks-Boston Celtics
  2. Dallas Mavericks-Miami Heat
  3. Los Angeles Lakers-Chicago Bulls
  4. Oklahoma City Thunder-Orlando Magic
  5. Golden State Warriors-Los Angeles Clippers.

Nel corso del campionato imminente, ciascuna delle squadre disputerà 66 partite di regular season: prossima settimana verrà ddiramato l’intero calendario.

Scarpe basket, Nike Zoom Kobe 7

Nike Kobe 7Nonostante il lockout ancora in corso, le aziende continuano a rilasciare nuove sneakers per le stelle del basket americano. La prossima settimana usciranno nei negozi (americani, da noi se ne riparla a gennaio) le Nike Zoom Kobe 7, nuova versione delle scarpe dedicate al campionissimo dei Lakers.

Il primo modello sarà disponibile in bianco/grigio e nero, successivamente arriveranno altre colorazioni, come la bianca e azzurra, gia annunciata ufficialmente.

NBA, esce l’autobiografia choc di Shaq O’Neal. Fulmini e saette contro Kobe Bryant e LeBron James

E’ proprio vero: negli States non ci si annoia mai. Nonostante la prima notte Nba della stagione sia passata senza partite, non sono di certo mancate le polemiche. Questa volta però, non si tratta delle solite schermaglie sul perdurante: Shaquille O’Neal (nella foto ai tempi del Los Angeles Lakers nella stagione 2003-04 con Kobe Bryant, n.d.r.) ha infatti reso nota la sua autobiografia in cui ovviamente non risparmia accuse a due delle superstar più amate della Nba, Kobe Bryant e LeBron James. In “Shaq Uncut: My Story“, questo il titolo del volume molto atteso nelle librerie statunitense a partire dal prossimo 15 novembre, ma di cui sono già stati pubblicati alcuni estratti, il 39enne attacca il suo nemico numero 1, Kobe, ma anche uno degli ultimissimi compagni di squadra, LeBron, con cui ha condiviso la stagione 2009-10 a Cleveland.

“Kobe, io ti uccido” — Shaq riporta i lettori nella squadra del Los Angeles Lakers nella stagione 2003-04, l’ultima vissuta a Los Angeles del centro che ha chiuso la sua avventura Nba con 28.596 punti.

Scarpe Basket: Nike Kobe 6 Lakers Gradient

Lakers GradientNike ha rilasciato l’ennesima colorazione delle Kobe 6, questa volta la scarpa è dedicata interamente alla squadra del campionissimo. I colori sono quelli dei Lakers, giallo e viola, un modello imperdibile per i fan sfegatati del team di Los Angeles.

Le Nike Kobe 6 Lakers Gradient arriveranno nei negozi durante le prossime settimane, sicuramente entro la fine dell’anno. Tenete d’occhio il vostro sneaker store di fiducia.

 

Nike Kobe 6 Dark Knight disponibili nei negozi

Nike Kobe 6 Dark KnightSono disponibili da ieri nei negozi (anche italiani) le nuove Nike Kobe 6 Dark Knight, l’ennesima colorazione per le scarpe indossate dalla stella dei Lakers durante la stagione 2010/2011.

Queste scarpe di contraddistinguono per una base totalmente nera, con inserti di colore blu ed il logo del Black Mamba in un fiammante rosso.

Nba, tour mondiale: da Bryant a LeBron James, le stelle hanno detto sì

Nba in tour mondiale

Espn ha annunciato un progetto interesante che vede protagonisti gli assi della Nba. In attesa di conoscere il destiono del campionato 2011/2012, messo in ginocchio dal lockout che sta vincolando la stagione regolare al preventivo accordo tra franchigie e cestisti, le stelle della National Basketball Association starebbero per definire una turnè planetaria che li porterà a giocare sei partite in giro per il mondo.

Le stelle, da Bryant a Rondo

Eccoli, i protagonisti di questa affascinante idea: tutto parte da lui, Kobe Bryant, che pare abbia scartato l’opzione Virtus Bologna proprio per questo motivo. Subentrati impegni professionali. Il 24 dei Lakers dovrebbe a tutti gli effetti essere il riferimento della super-squadra che toccherebbe terra in 6 parti distinte del pianeta. Le sei gare sarebbero in programma dal 30 ottobre al 9 novembre e le località prescelte sono: Porto Rico, Londra (due partite), Macao e Australia (2 gare). I big al fianco di Kobe sono tutti quelli che – potessimo scegliere – decideremmo di ascrivere di diritto nella squadra dei sogni. Da LeBron James a Dwyane Wade, da Derrick Rose a Carmelo Anthony, da Chris Paul ad Amare Stoudemire, da Chris Bosh a Rajon Rondo, da Carlos Boozer a Paul Pierce. Sono in fase di trattativa anche altri due campioni di livello: Kevin Garnett e Kevin Durant. Chi non è della spedizione, invece, è Dwight Howard che ha optato per un tour indivisuale che lo ha portato a toccare 15 Paesi.

Bologna, il punto su Bryant [che non arriva]

Tanto rumore per nulla. Ovvero, solo parecchio rumors. Bologna ha atteso, sperato per poi quasi rassegnarsi: rinunciare a Kobe Bryant, dopo averlo avuto vicino tanto così, se non altro per questo periodo.

A causa di altri impegni imprevisti, la possibilità di vestire la maglia della Virtus è andata in fumo: niente Kobe. Il suo agente, Rob Pelinka, ha infatti rifiutato la proposta del club emiliano senza peraltro chiudere la porta al trasferimento temporaneo del giocatore.

Insomma, telenovela ancora non del tutto conclusa, resta uno spiraglio. La società aveva avanzato tre proposte: contratto da 10 partite, evento unico, quindi aveva rilanciato con la nuova alternativa delle tre esibizioni amichevoli tra Bologna, Roma e Milano. Anche l’ultima opzione è sfumata ma la Virtus pare ancora non arrendersi:

“La società – si legge in una nota – ringrazia Pelinka per la disponibilità e la professionalità garantita, precisa che le parti continueranno a lavorare per definire l’arrivo di Kobe Bryant in Italia per la metà di novembre”.

Cantano i galletti azzurri, che succede al Gallo di Milano?

Il diario di bordo del campionato dei Giganti

  • A proposito del deludente europeo, non è un caso:  Hackett, Datome e Gentile decisivi per le vittorie di Pesaro, Roma e Treviso…
  • Sarà forse un campionato  più equilibrato, ma livellato verso l’alto o il basso?  Intanto bastano  due giornate sole  per vedere già in testa  da sole Siena e Cantù. Sono le  protagoniste dell’ultima stagione. Beh, per la verità c’è stata gloria solo da una parte sola avendo  i senesi  battuto 6 volte  su 7  i sorprendenti canturini (tornati al vertice dopo ben 30 anni)  conquistando  la Coppa Italia, lo scudetto n.5 e la Supercoppa.
  • Siamo  quindi al solito  deja-vu, e dopo la scintillate vittoria-spot contro Varese ecco la corazzata milanese perdersi in un banco di nebbia in quel di Pesaro dove Daniel Hackett, il moro romagnolo che ha avuto il coraggio di sfidare (per ora a parole, sulla Rete) Koby Bryant, fa capire che i giocatori italiani non mancano, basta farli giocare.
  • Bocciato da Treviso, il tatuato play che s’è fatto un fisico da wrestler  ha dimostrato le sue capacità l’anno scorso a Pesaro.  Strano che il suo coach essendo l’assistente del CT del disastro europeo in Lituania  non sia riuscito  in quella circostanza a far capire al capo  che era venuta  l’ora di dargli fiducia anche in maglia azzurra,  invece di insistere in quel ruolo con un oriundo che passerà alla storia per non aver segnato un solo canestro in tutto un torneo internazionale.  Ma il coraggio nei nostri dirigenti è scarso. Il problema è che la maggioranza  di loro è ormai di estrazione non cestistico e la valutazione vien fatta attraverso altri parametri, economici e anche a volte di alleanze.

L’Italia di Bryant, tra Fantozzi e Ramazzotti

Metterli insieme così. Come per un azzardo in cui pare difficile ritrovare assonanze e punti di contatto. Kobe Bryant, Paolo Villaggio alias Ugo Fantozzi ed Eros Ramazzotti. Ciascuno tanto diverso – nel destino, nella professione – da sembrare, assemblato, un ossimoro in cui l’elemento precedente esclude di fatto il successivo. Invece. L’elemento di comunanza c’è, eccome. L’Italia che ha sfornato talenti dell’arte e della Storia grande, è patria peculiare nei cui confini, a ben vedere, rientrano le vicissitudini dell’adolescente Kobe, le comico-tragedie del ragioniere cui nessuno vorrebbe somigliare ma che diventa parte dell’esistenza di ciascuno, il cantante che partì per la Terra Promessa del successo “di fare quello che piace” e che pare averla trovata. Tra incastri e circostanze, accade di vederli lì. Vicini. Un giocatore, un impiegato e un cantante. Sembra l’incipit di una barzelletta da raccontare per stimolare ilarità, è in realtà il ricordo più genuino di chi – col tempo – ha fatto strada.

  • Kobe Bryant, da ragazzo,seguiva papà in capo al mondo. E quello spicchio di universo che appartenne alla famiglia Bryant qiuando Kobe era a cavallo tra l’infanzia e l’adolescenza – dai 6 ai 13 anni – si chiamava allora Rieti, Reggio Calabria, Pistoia, Reggio Emilia. Se quel che impari da piccolo poi non lo scordi più, allora pare lienare il fatto che il più grande giocatore di basket in attività abbia portato con sè quella porzione di Italia coincidsa con un frammento di vita vissuta. Torna, la passione del 24 LA Lakers nei confronti della penisola, in tanti piccoli dettagli che poi dettagli – se li metti in fila a uno a uno – non sono più. Palate di ricordi, si diceva, ma anche il significato pregnante di scelte importanti. Come lo è il fatto che due figlie di Kobe, Natalia Diamante e Maria Onore, portino addosso un marchio made in Italy riconoscibile fin dal nome. Scelte importanti, si diceva, ma anche desideri che si insinuano con cadenza regolare:

IneBRYANTe Sabatini: “Dear Obama, we have a dream”

Claudio Sabatini, presidente della Virtus Bologna, ha pubblicato sul sito online del club bolognese la lettera inviata al presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Lo stesso Obama aveva infatti auspicato un epilogo imminente del lockout: ma secondo Sabatini proprio questa presa di posizione di Obama avrebbe intralciato la trattativaVirtus-Bryant, visto che la scorsa notte è saltata la conference call con Rob Pelinka, agente della stella dei Los Angeles Lakers. Ecco il testo sul sito Virtus:

Avremmo voluto mantenere confidenziale e riservato il messaggio inviato questa notte al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ma onde evitare interpretazioni errate, pubblichiamo il contenuto della lettera sopracitata.

“Dear Mr. President, We have a dream: to see Kobe Bryant playing for our Team Virtus Pallacanestro Bologna, the Italian town wellknown in the world as basket City. According to your wishes we hope that the Nba lockout will shortly stop but in the meanwhile let us have the chance to see at least for one game the great Kobe Bryant playing with our black and white jersey and be part of our history“.

La traduzione:

Armani, Proli: “Bryant a Milano? E’ solo showbusiness, non ci interessa”

La presentazione della EA 7 Milano, la squadra griffata da Giorgio Armani, è avvenuta a ridosso dell’inizio della serie A1 di basket e ha calamitato l’atenzione di tutti. Non solo per la presenza – a mo’ di garanzia di successo – di uno come Sergio Scariolo sulla panchina meneghina; non solo per un rinnovamento del parco giocatori che somiglia molto a una rivoluzione nè soltanto perchè il calendario pone di fornte – alla prima gara utile – l’Olimpia e i rivali storici della Cimberio Varese in quello che è derby dal sapore storico succulento.

Tutto ciò, vero, a cui va aggiunta la presenza a tempo determinato di Danilo Gallinari, a conti fatti uno dei colpi di mercato meglio riusciti a un club della massima serie ma anche la sensazione – è una percezione che l’ambiente Olimpia riesce a trasmettere al meglio – che lo strapotere della Montepaschi Siena possa essere finito. Proprio ai toscani, Milano ha strappato la guardia (all’occorrenza ala) classe 1987 Malik Hairston e anche da lui si ripartirà con l’obiettivo di fare grandi cose. All’insegna della concretezza e della progettualità a tavolino, nel corso della presentazione della squadra è stato patron Livio Proli a intervenire per fare il punto della situazione e allontanare l’idea che Milano possa per qualche motivo intraprendere il percorso della Virtus Bologna, attenta allo show business. Lo dimostra il caso Kobe Bryant, uno che tutti vorrebbero ma a condizioni ovviamente precise:

Petrucci su Bryant: “Va a Bologna? Bene. Resta in America? Amen”

Ancora non si sa di che morte morire: lo sapremo nei prossimi giorni, anche perchè l’affare tra la Virtus Bologna e Kobe Bryant si può chiudere solo ora. A meno che l’Nba davvero prenda un anno sabbatico.

Nell’attesa di capire e conoscere i destini del 24 dei Los Angeles Lakers, chi si assume la responsabilità di riportare ordine nel cotesto della pallacanestro italiana è Gianni Petrucci che, da presidente del Coni, cerca di riportare l’attenzione su binari tricolori che prescindono dalla presenza o meno in Italia del campione Usa ma tengono semmai conti della visione di insieme del basket nazionale.

Kobe Bryant? Petrucci sembra volerlo dire – ma chissene – salvo esternare il concetto ina maniera più istituzionale e formale:

Bologna – Treviso, notte Bryant: botta e via il 12 ottobre?

Bryant-Bologna: notte Kobe contro la Benetton

Io, almeno io, ho fatto la fine di quello che si è consumato con i preliminari. Avrebbe potuto essere amore, sarebbe stata bella anche la storiella stile “estate”, pare che alla fine ci si debbba accontentare di una botta e via. Per carità, ben venga pure quella ma mentre scrivo ancora fatico a capire come sia possibile incrociare a più riprese la buonasorte che in simultanea 1) rende sempre più nebuloso l’avvio di stagione dell’Nba, 2) ha sistemato gli eventi facendo in modo che il cuore del più grande giocatore di basket batta per l’Italia, 3) messo nella condizione di studiare l’affare del secolo fino ai minimi dettagli e poi.

Poi trovarsi a fare i conti con un fallimento (annunciato?) per questioni che certo erano sembrate fin dal primo istante facilmente risolvibili.

Bryant in Italia: one night show il 12 ottobre

Allora, Kobe Bryant alla Virtus Bologna dovrebbe saltare, questa è la vera notizia di giornata. E dovrebbe saltare per le difficoltà insorte al fine di trattenere il Lakers per un mese a Bologna. Fatti due conti, Bryant avrebbe finora concesso una disponibilità breve che tiene conto della serrata in corso e dei tentativi in atto per sospendere il lockout. Claudio Sabatini, in questo caso, è già pronto a sventagliare il piano di riserva: investimento da due milioni di euro per una sola partita.