Lockout Nba, Dwyane Wade e LeBron James al tavolo delle trattative

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La serrata in essere nell’Nba potrebbe subire una svolta nel corso del week end: trattative serrate tra giocatori e proprietari di franchigie per porre fine al lockout dovuto alla mancanza di accordi sul contratto dei cestisti. Loro, i players della pallacanestro, chiedono un adeguamento; quelli, i referenti dei club vorrebbero piuttosto ragionare al ribasso.

//Mentre scrivo arriva l’annuncio: KOBE BRYANT E BOLOGNA, INTESA RAGGIUNTA Oh mamma!! Oh mamma!!!//

Oggi a New York sono in programma altri colloqui: dovrebbero essere risolutori e nell’aria si respira cauto ottimismo. Billy Hunter, direttore esecutivo della NBPA, si sarebbe mosso al fine di dare una sterzata agli eventi: convocati i membri dell’comitato esecutivo del sindacato oltre ad alcuni tra i giocatori più rappresentativi. Tra essi, anche Dwyane Wade, pezzo da novanta dei Miami Heat, che ha già confermato la presenza e potrebbe portare con sè il compagni di squadra, LeBron James. Intanto, il commissioner Nba, David Stern, annuncia che si è giunti a un punto di non ritorno: o ci si accorda oppure la stagione rischia di saltare in maniera definitiva.

Nel frattempo, giunge come una salassata la notizia, resa nota dal Los Angeles Times, secondo cui il lockout potrebbe lasciare senza lavoro migliaia di persone: si tratta degli addetti delle 29 arene nelle quali si disputano i match di campionato. Nelle sole arene californiane (Staples Center a Los Angeles, Oracle Arena a Oakland e Power Balance Pavilion a Sacramento), si tratta di oltre mille lavoratori cion stipendio di 11 dollari all’ora.

Lockout, i motivi della contesa

I punti che pongono in disaccordo proprietari delle franchigie e giocatori sono nel dettaglio i seguenti: i primi non hanno intenzione di concedere ai secondi il 57% degli introiti da destinare ai contratti: la fetta offerta loro si fermerebbe al 46% che potrebbe diventare 48%. Inoltre, si fa sempre più difficile l’individuazione di un punto d’incontro in relazione al salary cap, monte ingaggi a che ciascuna squadra non può sforare. Rispetto ai tagli agli ingaggi, i proprietari chiedono una riduzione progressiva: del 5% nel 2011-2012, del 7,5% nel 2012-2013 e del 10% nel 2013-2014.

Bryant – Bargnani: “Vogliamo giocare”

Chi, intanto, si è pronunciato esprimendo la speranza di poter finalmente cominciare a giocare è il duo di cestisti che ieri ha calamitato l’attenzione di Roma e dei romani: Kobe Bryant e Andrea Bargnani, infatti, si sono pronunciati circa l’eventualità che il lockout giunga al termine e lo hanno fatto eswprimendo la voglia di tornare a giocare al più presto. Bryant, determinato e sicuro, ha detto:

“Sono già pronto. Ora aspetto di capire se la stagione Nba partirà o meno. Ho voglia di riscattare l’ultimo campionato e voglio vincere il sesto anello”.

Gli ha fatto eco Bargnani:

“Non sappiamo ancora nulla -ha detto il ‘magò- e noi speriamo che si possa iniziare presto a giocare”.

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