Bryant-Bologna, Montegranaro in soccorso della Virtus

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Essere tanto piccoli – 13 mila abitanti e la necessità di disputare le gare di casa al PalaRossini di Ancona, vi basta? – eppure così saggi. Lungimiranti. Grandi.

Basti la cortesia della gente di Fermo, vi si aggiunga l’incredibile capacità gestionale che ha consentito alla Sutor di disputare le ultime sei stagioni di basket nella massima serie, si includa poi il gesto di cavalleria – fatto così, senza pensarci su due piedi – che (forse forse) potrebbe garantire alla Virtus Bologna di fiondarsi in quello spiraglio spalancatosi in direzione di Kobe Bryant. Che resta in attesa.

Arriva dalla Fabi Shoes la disponibilità a scambiare il turno di riposo previsto dal calendario della A1, invertendolo con Bologna: la Virtus, che dovrebbe fare pausa alla seconda giornata ha infatti avanzato la richiesta di modificare il proprio turno di stop per incastrare in maniera certosina le dieci gare utili affinchè l’affare Bryant possa garantire a Claudio Sabatini un rientro economico che legittimi l’operazione.

Un cavillo – pensiamo seriamente- non può mandare a monte un disegno di cui beneficerebbe l’intero movimento. Intanto, se Cremona pare propensa a un ripensamento, Varese resta ferma sulle sue posizioni: nessun passo indietro. Kobe Bryant, nel frattempo, è giunto a New York con la garanzia di tornare in Italia non appena la situazione si riesca a sbloccare. Altrimenti, cuore in pace e – per vederlo ancora qui – si attenderà. Forse le vacanze estive, forse l’ennesima pubblicità della Nike.

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