Anche la Tv ha vinto l’oro dei Giochi

Per chi vorrà godersi la finale Usa-Spagna, una serie di novità tecniche che hanno reso spettacolari le gare e reso giustizia alla bellezza del basket

Pim,pum,pam…. Onomatopeico ma efficace. Più ci si avvicina alla fine dei Giochi (anche in senso lato) e piú aumentano i fuochi artificiali e questo vale sia per il gioco e la sua importanza, quanto per il modo di farla vedere. É vero che tutto questo viene fatto “all’inglese”, senza esagerare e con discrezione ma comunque viene fatto. Mi riferisco a come l’host broadcaster produce le partite, cosa impiega per riprenderle e con che logica lo fa. Sinora pochissime sbavature, al punto che probabilmente a dirigere le riprese sarà stato ingaggiato qualche collega americano, gli unici che hanno i tempi e la conoscenza giusta per realizzare correttamente una partita di basket.

Il poco sapore del biscotto spagnolo del basket

Le Olimpiadi che fanno televisione: dalle riprese sott’acqua al naufragio della Spagna, dal Schwarzer positivo a allo spettacolo di Kevin Durant.

Sono un regista prestato alla scrittura e quindi quando vedo e leggo cose che non mi tornano, non riesco ad ignorarle. Un aforisma non so di chi dice: “se un cane morde un uomo non fa notizia, mentre se é l’uomo a mordere il cane… “.

Oggi vediamo ovunque messo in pratica, quest’ultimo caso. Il fatto cade il 6 agosto, giornata olimpica come poche altre: un oro, un argento e un bronzo, tutte medaglie arrivate con atleti e persone meravigliose. In serata arriva la notizia di Schwarzer trovato positivo, e di chi si parla? Dell’esempio positivo di questi ragazzi che vivono il loro sport in modo pulito forse… Certo che no, doping, il torbido, lo “sfruculiare” per dirla alla napoletana, la fa da padrona.

La buona scuola Tv del basket esalta l’Olimpiade

Attraverso Sky arrivano da Londra le belle immagini delle varie discipline, ma il torneo dei giganti di livello medio ci fa rimpiangere l’assenza della nostra nazionale.

Filosofia molto spicciola… Sono considerazioni sui generis, ma vengono spontanee: perché  gli sport importanti, quelli con tanti praticanti (e dirigenti….) stanno toppando alle Olimpiadi e gli sport minori, quelli con federazioni quasi a gestione familiare stanno dando fior di soddisfazioni?

Il calcio non si é qualificato, anzi grazie alle magagne di molti tesserati si sta squalificando. A proposito di qualifiche, noi baskettari siamo ancora a piangere la non qualifica olimpica che, dato il livello medio delle partite di Londra, avrebbe potuto anche riservarci qualche bella immagine e soddisfazione.

Come raccontare in Tv un match da record

E’ finita con i nigeriani che chiedevano autografi e scattavano fotografie dopo aver perso 156-73 dagli Usa.
Eccomi…
Come ti trasformo il pupo… Dato il punteggio, Usa vs Nigeria, oltre ad essere una partita dal doppio record, quello dei punti realizzati e quello del distacco, secondo me é stata anche la più palese dimostrazione di come un match senza alcuna storia, diventa qualcosa da vedere e raccontare grazie alla televisione.

Tutto parte dal voler raccontare una storia, che se all’inizio era quella del miracolo degli “underdog“, si é tramutata in quella dello spettacolo per lo spettacolo. Difese per modo di dire e attacchi scatenati.

Ottima Tv aspettando le medaglie “sicure”…

Continuiamo ad andare a scuola di tv. Non perché gli inglesi siano mostruosamente bravi. O stradotati di gadget tecnologici. O perché le immagini siano tecnicamente perfette.

“Scuola” significa che ci insegnano come affrontare il modo di riprendere, di far vedere quello che succede in campo, sapendo le regole e conoscendo i vari sport.
La maggioranza degli sport, basket compreso, non appartengono alla tradizione britannica eppure sono raccontati “bene” in questa olimpiade.  Si vede che c’é un grosso lavoro di studio e preparazione anche in quelli meno conosciuti.

USA superbi “cucinati” come roast-beef

I Cinque Cerchi del basket con un gruppo di campioni che non voglio chiamare Dream Team e un report sul lavoro pulito della televisione inglese.

E quindi saltabeccando tra una medaglia d’oro a sorpresa e la sorpresa di non aver vinto un oro, grazie all’interattività Sky ho visto le prime giornate di basket (canale 6, o 206 come preferite) femminile e maschile.  Ovvio che la curiosità era per la prevedibile ripassata data ai francesi dalla nazionale USA e scusate se non uso la parola Dream Team, per me quello rimane il primo e l’unico. Cosa avvenuta anche per l’atteggiamento da vittime sacrificali offerto dai transalpini. In compenso l’impressione data dagli americanoni è stata, a sorpresa quello si, di essere veramente una squadra e non un assembramento di star del parquet. Giochi e difese strutturate, uno contro uno non esasperati ed esasperanti e pressione a mille sin dalla rimessa. Certo non per tutti i minuti di gioco, però quasi.

Il torneo olimpico su Sky e Smartphone

Grazie alle nuove tecnologie il Dream Team e il basket saranno l’evento di Londra più seguito nei cinque continenti, ecco una piccola guida per gli appassionati italiani.

L’Olimpiade della palla al cesto, del Professor Naismith, di tutti quelli che in un modo o nell’altro non riescono a stare lontani da un anello (con retina o no) dove buttarci una palla, magari fissato con due chiodi ad un muro o in una palestra super tecnologica. Di quelli che se non possono se la guardano in tv, su computer, iPad, smartphone o su vecchie videocassette VHS con le immagini di Dr.J,  Jordan,  Bird, i Bad Boys,  Magic e Jabbar.

Il Dream Team nella grande arena di Londra

Un regista nel basket dei Cinque Cerchi – Vediamo se gli inglesi riusciranno a scaldarsi per il  basket di Lebron e soci

…e vediamo come se la cavano nella perfida Albione con la palla al cesto!

Già gli inglesi o “the brits” (per non confonderli con the scots e the iris o north irish…) hanno una delle più belle e moderne arene costruite negli ultimi anni (sorge a Northern Greenvich, si chiama AO2, 22 mila spettatori e sarà anche teatro della prossima Euroleague)  sicuramente non hanno un background cestistico, ma come al solito faranno una buona figura anche dal punto di vista televisivo. Magari qualche cugino americano li aiuta e questo dovrebbe evitare brutte figure. Siamo comunque nella patria dei se e dei ma e siccome  stavo battendo la fiacca in questa rubrica a causa della più totale assenza della pallacanestro dagli  schermi televisivi, mi sono detto: quale occasione migliore delle Olimpiadi per tornare a blaterare di videobasket?

Basket, non sei la fucina dell’innovazione?

C’è la volontà di ricostruire, esploriamo dunque il mondo delle “App” per uscire dallo scontato sistema televisivo. Invidia del direttore, e di chi può trattare argomenti concreti: per esempio il mercato Nba, le baruffe federal-legaiole, i preparativi delle Olimpiadi.

Io mi trovo a parlare di tv, quindi di una cosa molto vicina al mondo impalpabile  delle idee. E sopratutto di basket televisivo e quindi assolutamente di quasi nulla, viste le recenti magre. Mi piacerebbe poter scrivere di fatti legati al basket tv  e di come viene proposto, ma il problema é che non ce n’é in questi giorni nè del primo e quindi anche del secondo.

Ultimo evento mediatico cestistico sono stati i draft Nba che non mi rsulta ci abbiano visto protagonisti e in prospettiva futura lo Europe Live Tour Nba che vedrà Boston vs Milano al Forum e….. di quelli non parlo per scaramanzia! Per il resto l’attenzione mediatica é concentrata su Europei di calcio e le Olimpiadi di Londra e poco sfugge a questo “buco nero” mediatico. Ma anche se non ci fossero stati questi due supereventi, sono convinto che le televisioni avrebbero continuato a sfornare repliche della stagione passata, filmoni di ogni genere, con rare eccezioni “fuori orario” di programmi intelligenti ( che quindi non fanno ascolto) e poco altro.

Come va a finire quando si sfida il calcio….

Una piccola eco locale dopo lo scudetto senese, lo show di LeBron e l’attenzione Tv per gli europei. CVD: Come Volevasi Dimostrare….

Nelle ultime note tirava aria di fine della scuola e i compiti delle vacanze si fanno la settimana prima di ricominciare, e così é successo.

In America hanno chiuso con un imprevisto 4 a 1 ( anche se a bocce ferme c’é sempre quello che l’aveva detto) che porta sugli altari un LeBron stranamente umile. Riprese straordinarie nella serie finale come i budget , la conoscenza dello sport che hanno e le capacità di promuoverlo. Noi abbiamo chiuso la settimana prima e a parte una echína (piccola eco) poco oltre la stampa senese, nulla si muove. Certo, ci sono i primi movimenti di mercato, che se fossero stati  nel calcio, avrebbero avuto pagine e pagine e sdottoramenti di illustrissimi e meno illustri. Un Pianigiani partente, e alzi la mano chi non lo sapeva,  con Luca Banchi subentrante (idem). L’arrivo di un centro vero a Milano (Hendrix), anche se piú vicino a Rocca come statura e attitudine difensiva che al grecone…

Come non spegnere l’interesse per il basket

La debole eco della serie scudetto, alla fine della scuola è tempo di fare nuovi progetti.

IL GIORNO DOPO LA FINE DELLA SCUOLA: é sempre cosí, sia gli anni scorsi, dopo l’ultima diretta dei playoff con Sky, che quest’anno nella veste per me poco consueta di grillo scrivente…

Ti guardi attorno, leggi tutto il leggibile dove compare la parola basket, pallacanestro, palla al cesto, pok ta pok e poi cerchi nei notiziari di tutte le reti, televisive e radiofoniche e da lí valuti. Valuti quanti echi ha lasciato in giro e già il giorno dopo ti rendi conto di quanto sia grama la situazione. Sulle reti nazionali solo citazioni ( quando ci sono), mentre interviste e approfondimenti chi li ha visti?

La Tv e lo scudetto, non basta l’arrivo di Jimmy

La finale fra Siena e Milano si allunga per la prima volta, la Rai ci prova con la telecamera d’alta quota ma gli ascolti sono sotto l’1 per cento

Tra una stoccata e l’altra… Nel bel mezzo degli Europei di scherma continuo a scrivere, a modo mio, di sport in televisione ed in particolare di quello che amo di più: le freccette… Scherzavo, anche se mi diverto un sacco a vederle in tv. Ovviamente il basket, che si é allungato per la prima volta oltre al tradizionale 4 a 0 tre Siena e Milano, nella prima partita dove alcuni giocatori milanesi si sono svegliati dal torpore e RaiSport (o la Lega visto chi tira i fili) si é decisa a dare un gadget in piú alla sin qui risicata configurazione telecamere stagionale dei registi Rai/La7: il Jimmy Jib.

Per la Tv i secchioni sono una gran noia

Bisogna essere onesti: i meriti di Siena vincitutto, la fenomenologia “perversa” del tifo contrario e il caso Ferrari-Schumacher.

Mi devo riprendere (essendo regista mi è facile…!!!) dalla 3° partita che preconizzavo decisiva  tra le finali, e che lo è stata purtroppo nel modo più antitelevisivo possibile. Come? La partita è stata emozionante, combattuta, intensa e io dico che è stata antitelevisiva? Lo dico e lo ribadisco:  se c’è stato interesse per il riproporsi della squadra che storicamente  fa gli ascolti migliori, Milano, questo verrà abbattuto in gara quattro.  Quando Schumacher e la Ferrari  davano mezza pista a tutti, si tifava per i secondi, terzi e a seguire…

Redde rationem per il basket della TV

Si sparano le ultime cartucce, salotti e doppia conduzione: è come arrivare a fine mese con i soldi contati. Ormai siamo alla resa dei conti o al conto della resa: quello che intendo é che sia sportivamente che televisivamente stiamo per chiudere la stagione e come nelle partite gli allenatori si limitano a fare aggiustamenti tecnici lasciando che sia la volontà e l’energia residua dei giocatori a fare il resto, cosí in televisione si sparano le cartucce rimanenti.

Magari mischiando un pò le carte in tavola ( anche se sono novità solo per la rete che le manda in onda), inventandosi salotti prepartita, doppia conduzione e interventi da bordo campo. L’unico neo in mezzo a questo rutilare di interventi é che la persona che deve cucire tutto questo per mandarlo in onda, cioé il regista, lo fa con la stessa dotazione di telecamere, o quasi, ( ci sono due microcamere sui canestri in più) della regular season e, per fortuna, qualche canale per i replay in più.  E come si arriva a fine mese con i soldi contati, anche qui sul finire l’apnea imperversa:tratteniamo il fiato e vediamo come va a finire.