Il Dream Team nella grande arena di Londra

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Un regista nel basket dei Cinque Cerchi – Vediamo se gli inglesi riusciranno a scaldarsi per il  basket di Lebron e soci

…e vediamo come se la cavano nella perfida Albione con la palla al cesto!

Già gli inglesi o “the brits” (per non confonderli con the scots e the iris o north irish…) hanno una delle più belle e moderne arene costruite negli ultimi anni (sorge a Northern Greenvich, si chiama AO2, 22 mila spettatori e sarà anche teatro della prossima Euroleague)  sicuramente non hanno un background cestistico, ma come al solito faranno una buona figura anche dal punto di vista televisivo. Magari qualche cugino americano li aiuta e questo dovrebbe evitare brutte figure. Siamo comunque nella patria dei se e dei ma e siccome  stavo battendo la fiacca in questa rubrica a causa della più totale assenza della pallacanestro dagli  schermi televisivi, mi sono detto: quale occasione migliore delle Olimpiadi per tornare a blaterare di videobasket?

Così scrivo questa nota introduttiva alla vigilia dello spettacolo che verrà dal 29 luglio tra uno studio preolimpico e una passeggiata con il mio cane, ripromettendomi e ripromettendovi di spettegolare sui massimi sistemi televisivi olimpici con retine annesse.

Le notizie dei miei colleghi in quel di Londra sono di entusiasmo ed entusiasmo per non parlare dell’entusiasmo: sperando che a questo si unisca anche l’organizzazione. Un motivo in più per guardarsele per bene in uno dei 12 canali + quello in 3D per chi ce l’ha e soprattutto per noi cestammalati. Per parafrasare Totò : “… e io scrivo!….”

A presto

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