C’era una volta il basket, c’era una volta la tv

Once-upon-a-timeDi Giancarlo Fercioni – Regista tv

C’era una volta il basket… e c’era una volta la tv: non era un matrimonio molto consumato ma neanche ai limiti del divorzio. Non vivevano felici e contenti ma come molte vecchie coppie sapevano l’uno dei difetti dell’altro e cercavano di sistemare le cose. Magari qualche volta lei (la tv) se ne usciva prima della fine della partita, magari lui (il basket) non ti metteva in condizione di lavorare e se ne andava per i fatti suoi. Ora com’è la situazione? Intanto è un caso conclamato di poligamia e le mogli (Raisport, La 7d e Sportitalia) nemmeno trattate con ugual rispetto come nella tradizione araba: una prima scelta e le altre a mo’  di concubine.

Davanti alla Tv 9 milioni di baionette pronte per i playoff…

telecomando tvOpere di bene… Comincio sempre con la frase che mi viene suggerita da qualcosa che mi ha colpito in questo fine settimana. Oddio, se dovessimo spaziare oltre il pianeta basket, di  cose che hanno colpito, purtroppo ce ne sono quotidianamente, ma visto lo spessore minimissimo dei miei commenti  già sullo sport, non oso pensare dove potrei andare a parare spaziando nell’attualità.

Continuano nel silenzio le trattative per i contratti Tv

Basket TVCerco di capire”, è una specie di mantra, è un’abitudine, è essenziale… E questo vale anche per quello che succede nel mondo dello sport ed in particolare in quello che amo da sempre, il basket. Il fatto che cerchi non vuol dire che tutte le cose saltino agli occhi nella loro evidenza: continuo per esempio a non capire perché non si fa nulla per tornare a promuovere il basket-movimento, limitandosi a comunicati del tipo autoreferenziale “il basket è bello, il basket è amato, siamo forti e vinceremo…” .

Faccio un esempio che mi coinvolge, l’asta per i diritti televisivi

battitore astaRibaltiamo la logica: dallo svolgimento risaliamo al tema. Lo svolgimento racconta come si propone, è organizzato e pubblicizzato il basket. Come si svolge è la parte più facile, basta vedere come sono andate le partite quest’ultima settimana e le precedenti: la (teorica) favorita passa da asfaltate altrui a quelle proprie senza proferir verbo. La squadra campione in carica galleggia tra color che son sospesi, in attesa che tribunali ed annessi  facciano il loro corso, mentre in testa, alla faccia dei gufi e dei profeti di sventure, le due outsider tengono duro, riprendendo in mano le redini del campionato.

Basket in Tv, ovvero “del doman non v’è certezza..”

basket tvCi avviciniamo sempre di più al “redde rationem” (dal Vangelo di Luca, il giorno della resa dei conti o del giudizio ) per quanto riguarda i diritti televisivi delle prossime stagioni.

Per quanto mi riguarda, come regista  vorrà dire e capire come si svolgeranno le mie prossime stagioni, Padreterno permettendo.

Per quanto riguarda il movimento della pallacanestro invece comprendere in che direzione si vuole andare, se aggregarsi ad un treno comodo che però non garantisce né la destinazione né il tempo di percorrenza, cioè le tv generaliste non appoggiate da nessuna campagna d’informazione e promozione, oppure un lavoro più mirato, con promozioni, iniziative collaterali, marketing ed un’esposizione più “infiocchettata” e appetibile.

Avellino-Siena in Tv ha ricordato i film psichedelici

Tripla di Lakovic,…..meno di quaranta secondi  da giocare e…. Nero, poi barre, poi cartello “interruzione sul collegamento video”.

Questo un flash di Avellino – Siena (finirà 75-70, 10° insuccesso mensanino stagionale), e mentre sto scrivendo queste righe il cartello e l’interruzione continuano con una sostituzione di cartello che ora recita ” le trasmissioni riprenderanno al più presto”.

Ecco i pacchetti Tv di Legabasket, è come il Superenalotto…

Extracorporeo: quando vedi tutto e te stesso dal di fuori del tuo corpo. E’ la posizione che devo prendere per valutare i “pacchetti” proposti dalla Lega per i diritti televisivi del prossimo contratto.

Visto che sono parte coinvolta (anche se non nella scelta, sono solo un povero regista…), mi sembra giusto fare le mie valutazioni, in modo quanto più possibile oggettivo, anche se è difficile…

La novità è l’inserimento , oltre ai pacchetti  Gold e Silver, di un pacchetto Bronze.

Con Sassari-Varese ecco che la Tv riporta il sorriso

Ho scoperto perché si chiama Tesi la fine del ciclo accademico di una persona… Hai mai visto qualcuno rilassato prima della fine? (….) Citazione dovuta alla mia bambina che si è laureata magna cum laude. E poi mi serve per sottolineare lo stato di stress di chi vive questi ultimi mesi di contratto tv con il terrore che possa cambiare ancora e non si sa ancora in che modo.

Da che cosa si deduce che sono tesi? Da piccoli escamotages dialettici usati nel descrivere gli ascolti, in questo caso di Banco di Sardegna Sassari vs Cimberio Varese.

Sky e il basket, un bene o un male?

Oplà, mi rivesto per un giorno da regista di basket per rispondere ad una cortesissima lettera che,  per rendere comprensibile la mia risposta, pubblico per intero:

“Salve, scopro ora il sito e in particolare il blog “Un regista in regia“.
Da accanito sostenitore del basket in chiaro devo ammettere comunque l’equilibrio nelle parole del Sig Fercioni e la sua capacità di andare oltre il suo ruolo “istituzionale” nell’analizzare le tematiche del prodotto basket.

Esultiamo per il record, Milano-Siena fa 0,57% in Tv…

Premessa: oggi non avrò modo di parlare del posticipo Siena-Roma, perché impegnato a fare il regista su altro mentre quello andrà in onda, però ho modo di accennare alle produzioni delle private, la novità epocale di questi due anni di contratto, visto che sto guardando Venezia vs Milano su una rete lombarda. Parlare della qualità di queste partite è rubare le caramelle ai bambini: vengono fatte con quattro telecamere ed un replay, ma non è questo il problema. Se hai bravi operatori, mezzi tecnici decenti e soprattutto conoscenza del basket e di televisione, si può fare benissimo. Se invece la produci con due euro e poco altro, non puoi fare niente che assomigli  ad una normale produzione televisiva. D’altronde se il trend è risparmiare nelle partite che vanno sulle reti nazionali, non si può pretendere che le piccole private facciano exploit particolari. Se devo accontentarmi di immagini dove faccio fatica a riconoscere i giocatori, scusate, preferisco la radio, così me la immagino come voglio.

L’inutile antieconomico intervallo del tele-basket…

Durante l’intervallo… normalmente si fa la pipí, chi fuma se ne accende una, l’affamato compulsivo apre e svuota il frigo, l’adolescente finisce di whatsuppare quello che aveva iniziato e via riempiendo.

Questo quando non c’é niente d’interessante durante la pausa lunga. Io ho  scritto queste righe, nell’intervallo di Milano vs Siena, e l’intervallo, purtroppo, é vuoto cosmico: ci sono interviste, tabellini, clip, piú o meno quello che ti aspetti, solo in ordine sparso e molto ” di superficie “.

La mia idea di intervallo é qualcosa che mantiene interesse e tensione per la partita, oppure qualcosa che dichiaratamente ti dice: ok, ci vediamo tra dieci minuti, fai quello che vuoi, ma fra dieci minuti, qui!.Ricarichiamoci!

Il basket in Tv fra la forbice di La7 e Sportitalia….

E’ difficile razionalizzare quanto e quali numeri  siano attendibili: sto parlando di quelli prodotti da quell’incerta fabbrica d’incertezze che è un certo tipo di statistica. Mi riferisco a quella nata nel 1984, l’Auditel , vero termometro a mercurio (quindi da tenere lontano dai bambini) degli ascoltoni… Gli ascoltini invece sono un fritto misto, un qualcosa nel quale è difficile distinguere il polpo dal calamaro o da altri ingredienti.  E il basket, purtroppo, appartiene a  questi ultimi. Fare un analisi seria su questi mini numeri è come dire chi sarà eletto tramite gli exit-poll: attenzione, ho detto chi sarà eletto non chi vincerà, è ben diverso.

Soprattutto è facile dire che i numeri sono stati superiori ai precedenti  (mi riferisco ai trionfalismi post Final 8): è come dire , visto che siamo in periodo elettorale , che un candidato eletto a Milano ha ottenuto  più voti di un altro eletto, che so, a Sondrio. Differenza? Il bacino di utenza di Milano è di 3 milioni e passa , mentre Sondrio ne ha 183 mila. Ho esagerato nella proporzione , ma è per far capire com’è il discorso. E poi non si usa più la valutazione del gradimento, e qui di asini ne cascano tantissimi. Se poi queste valutazioni si danno producendo dati che veramente difficile reperire (provate a fare una ricerca su Google o simili, e poi sappiatemi dire), La7d c’è mentre Sportitalia, scusatemi, non l’ho trovata…

Dove ripartire per avere successo in Tv

Perché Sanremo é Sanremo. Cosa c’entra ? Ovviamente nulla, peró mi serve per agganciare due cose: la vostra attenzione e il fatto che spesso vengono fatte cose senza senso a tutti i livelli. Parliamo di osservazione dei fatti e valutazione degli stessi.

Siamo al termine di un contratto televisivo per il basket che doveva rimettere in moto, a detta dei critici di allora, un basket “criptato”. Parentesi, visto che sono parte in causa, in quanto regista di quel basket e qualcuno griderà al conflitto d’interessi, invito chi avanza dubbi in merito, a leggere questi due anni di scritti e verificarne l’onestà…

La Tv come Varese, Coppa Italia “premiata” da La7 col 0,35%

La regia come Varese: e qui i maligni diranno “ecco, Fercioni spara a zero sulla regia..”. In realtà è esattamente il contrario: Varese ha cominciato la finale contratta, beccandosi un 16-0 tramortente da Siena e le Final 8 sono televisivamente cominciate con telecamere di tutti i colori che andavano come andavano. Poi Varese, da vera squadra qual è quest’anno, impara dai propri errori e si rimette in carreggiata e così le riprese televisive si danno una raddrizzata e poco alla volta vanno a regime. Infine Varese quasi ce la fa lasciando solo per un incollatura la coppa a Siena … E la televisione? Molto meglio, con un uso più costante nei primi piani  con le telecamere basse, maggiore attenzione ai protagonisti e alle reazioni…