Arriva l’All Star Game, la partita dello spettacolo

Linea di galleggiamento raggiunta. Mi riferisco al fatto che con i mezzi a disposizione dei miei colleghi che stanno lavorando sulle partite del campionato, quelli tecnici, non organizzativo-giornalistici, ora le partite sono mediamente comprensibili. Si vede quello che succede e questo, rispetto a quelle d’inizio, che tra commento e riprese, sembrava di giocare a nascondino, é veramente un buon livello.

L’unico rischio é che sia in casa Rai che in quelle del Simulcast ( la7d) c’é un turnover di registi, anche se per motivi differenti e questo puó provocare cali e differenze nelle riprese. In casa Rai per la seconda volta a dirigere le riprese é stato Spoletini, che ha mantenuto lo stesso standard, pulito, senza particolari picchi ma anche senza grandi errori, narrando correttamente la partita nel rinnovato cupolone del Taliercio a Mestre.

L’effetto che fa “vedere” il basket in TV, domenica mezzogiorno a Roma

Altro successo della contropropaganda del campionato attraverso i teleschermi per Acea-Cimberio, le TV private ringraziano per l’autogol.

L’autostima di prima mattina…o quasi! Seduto a mezzogiorno  sul divano a vedere (….) cercare di vedere Acea-Cimberio. Ce ne vuole tanta di autostima, e sopratutto di passione per il basket e di affetto per la propria squadra. Ricordate quando dicevo che alcune private non avevano nulla da invidiare alle riprese prodotte per La7d e RaiSport? Vedendo questa partita (come, dove e a che ora viene ripresa, non come viene giocata), si potrebbero preferire le tv private.

Perché il basket in Tv manda solo deboli segnali?

Partite-no stop fra la domenica sul divano col cane e “scanalando” e il lunedì sera col big match Cantù-Siena di “casa Rai” con 47.500 contatti, e questo purtroppo siamo.

La rivoluzione digitale ovvero il digitale terra-terra: la domenica che mi vede come regista a riposo (vera rarità) la televisione torna al suo uso normale, davanti ad un divano insieme alla famiglia e il cane, scanalando(!!!). Alle 18 e 15 da buon tifoso, approfittando del benefit concesso alle private di trasmettere in diretta le partite fuori casa, mi sintonizzo su quella che trasmette Milano alle prese con una Montegranaro sicuramente non remissiva, al punto che, fino a quando é durato l’ossigeno, se l’é giocata. Questo più che vederlo, l’ho sentito dai due commentatori di MilanoW, uno dei quali é anche un amico oltre che uno dei coach più vincenti in assoluto, Franco Casalini.

Pittis e le telecronache zero virgola qualcosa

Con Cremona-Armani  Riccardo Pittis è tornato sugli schermi per il commento tecnico al posto di Pozzecco.

Come prima più di prima… Non cambia nulla. Mi piacerebbe essere positivo, dare buone notizie e soprattutto riceverne ma  se uno dei personaggi più personaggi (trasversale per interessi e attendibilità) degli ultimi 15 anni di basket ritorna sulla panchina e oltre a fare spettacolo (come faceva  da giocatore) vince come ha fatto  Pozzecco e non si muove un filo d’aria nei e dai media vuole dire che la calma non è piatta, siamo proprio nel più pneumatico dei vuoti.

Ultima giornata di basket con segnali ben definiti : Varese la sorpresa che batte l’altra sorpresa Sassari e crea il primo break degno di tal nome in classifica e con un finale vietato ai cardiopatici. Mike Green vince il premio ghiaccio nelle vene con due liberi tirati con palla medica da venti chili a pochi secondi dalla fine. Ma questa è cronaca e non è il mio mestiere . In compenso gli ascolti di questa bellissima partita alle 20 e 30 segnavano lo 0,25% pari circa a 52.000 spettatori. Se vogliamo trovare una scusa all’ennesimo numerino c’è da dire che il popolo sardo era sintonizzato sul prepartita e la partita Inter-Cagliari,  perché normalmente tutta la Sardegna sportiva avrebbe virato sulle performances dei ragazzi di Meo Sacchetti, quasi profeta in patria…

Che confusione in Tv se Dan Peterson entra su Pozzecco…

Nella calma piatta della programmazione televisiva  col simulcast c’è adesso anche il rischio della  duplicazione dell’audio e non sai più chi è il commentatore

Calma piatta, questo è quello che appare e sembra a chi ha a che fare (casualmente, perché promozione  siamo sotto zero) con il mondo del basket.

Ma non è la calma serena del mare alla mattina quando le brezze non increspano ancora le acque, piuttosto sembra  quell’assenza di movimento che c’è all’interno  dell’occhio di un ciclone prima che si scateni.

Nulla si muove e se si muove nessuno se ne accorge: nel campionato succede di tutto e il suo contrario. La squadra che ha dominato negli ultimi sei-sette anni  alla ricerca di una nuova fisionomia. Quella che con budget molto consistente ha assemblato la squadra , a detta di tutti destinata a dominare i prossimi anni è in piena sindrome bipolare: grandi prestazioni alternate a pessime figure. E le ultime dopo una vittoria a Siena che mancava da 9 anni.

La calma piatta di Armani Milano-Umana Venezia

Calma piatta, questo è quello che appare e sembra a chi ha a che fare (casualmente, perché promozione  siamo sotto zero) con il mondo del basket.

Ma non è la calma serena del mare alla mattina quando le brezze non increspano ancora le acque, piuttosto sembra  quell’assenza di movimento che c’è all’interno  dell’occhio di un ciclone prima che si scateni.

Nulla si muove e se si muove nessuno se ne accorge: nel campionato succede di tutto e il suo contrario. La squadra che ha dominato negli ultimi sei-sette anni annaspa alla ricerca di una nuova fisionomia. Quella che con budget molto consistente ha assemblato la squadra , a detta di tutti destinata a dominare i prossimi anni è in piena sindrome bipolare: grandi prestazioni alternate a pessime figure.

La “cattiva” Tv di Siena-Milano è solo un caso?

Il big-match del campionato ha riproposto il modello Anni ’70,  converrebbe parlarsi e stabilire un format comune.

Come per un buon vino i giudizi vanno fatti decantare, sopratutto quando, di primo acchito, la tentazione sarebbe di sparare ad alzo zero. É facile capire che mi riferisco alla partita più importante di questa giornata, Siena vs Milano, giustamente selezionata per il posticipo televisivo e ingiustamente maltrattata in video ed in audio.

Ricordate che scrivevo di un miglioramento su standard accettabili da parte delle partite mandate in onda da RaiSport? Ecco, vedendo questa partita potete cancellare quasi tutto: persino Coach Michelini che fa da trait d’union nel turnover di registi/conduttori/bordocampisti non si é espresso con la solita capacità narrativa…

Campionato Tv al ribasso, ecco il simulcast

Con Reggio Emilia-Pesaro ennesima rivoluzione su “numerini” d’ascolto: la partita nelle case contempranemente  su due canali, chi vuole Pozzecco e chi vuole Peterson…

C’é crisi, c’é crisi….

Il principio é quello di distribuire un prodotto in più negozi. Normalmente lo si fa quando c’é  molta richiesta… Mi riferisco all’accordo di rinunciare all’esclusiva da parte de La7 e di trasmettere in contemporanea (il termine tecnico é simulcast) su Sportitalia la stessa partita, la prima,  Reggio Emilia vs Pesaro, è andata  in onda domenica sera alle 20.30. Ma questa richiesta é la stessa che genera solo numerini come quelli che purtroppo accompagnano le dirette da diverso tempo. Una richiesta che sarà accompagnata dalla stessa fonte, a scanso di variazioni dell’ultima ora, stessa produzione, regia, service e distribuzione di segnale low quality ? Ci metto un punto di domanda perché spero di essere smentito, spero che tutto vada bene, che si ribalti questa tendenza al ribasso che accompagna questo secondo anno in chiaro “poco chiaro”. Anche perché non dirigendone più le riprese divento un utente, un tifoso ed un appassionato di questo sport e spero che le cose tornino a girare.

Il basket su La7d fa lo 0,23%

40.300  casalinghe veramente disperate. O lo 0,23 % come preferite …

Questo, numericamente è l’esito del primo mezzogiorno in casa La7d. Anche a credere ai fantasmi delle statistiche , non è un bel credere,  preferisco Babbo Natale o la Befana se proprio devo. Oltre a fare fatica a dar credito a formazioni  super accreditate , figuriamoci certe iniziative come diventano credibili, soprattutto seguite da certi rilievi statistici. Addirittura a questo punto archiviamo i dettagli di un commento più o meno attendibile e gradevole, di riprese più o meno accurate, di segnali più o meno da matrimonio o alta  indefinizione. Il problema è generale: è il prodotto basket che così pubblicizzato, promosso e confezionato non viene né recepito e tantomeno amato.

Luci e ombre del basket in Tv a mezzogiorno

Il trucco delle tre carte, ovvero come risolvere i problemi di visibilità del basket partendo dal fondo

Il gioco delle tre carte, ovvero, dove vai a scegliere comunque é una fregatura.

Sto parlando di palliativi, trucchi di prestidigitazione da baraccone, quelli appunto  che fai presto a scoprire il trucco. Come insistere a partire dal fondo per risolvere i problemi. Come se spostare una partita in un orario  (mezzogiorno) che già aveva mostrato limiti da molti punti di vista in tempi in cui non c’erano ancora gli anticipi del calcio possa essere la panacea per ogni male.

Basket in tv, tanto agitarsi ma nessuna proposta visibile

Questo basket sempre più  difficile da seguire aumenta i canali d’informazione e disperde le notizie…

“…e vedere di nascosto l’effetto che fa! Vengo anch’io? No,tu no!…”

Perché Jannacci? Perché é l’effetto che mi fa in questo momento il campionato di basket. E chi scrive, é un datato (vecchio non mi piace) appassionato. Cerco di guardare da fuori il mondo nel quale ho lavorato per piú di vent’anni con dirette e non, televisive, e faccio fatica.

Faccio fatica ad esserne informato, perché con l’aumentare dei canali d’informazione, invece che focalizzarsi le notizie si disperdono.

Armani Milano-Boston Celtics tu chiamale se vuoi emozioni

É facile cominciare con una citazione del grande Lucio Battisti, che tra l’altro era la seconda passione dopo il basket di quello che considero uno dei più grandi cantori della pallacanestro e un amico, scomparso dodici anni fa, Tullio Lauro. Tu chiamale se vuoi, emozioni…

É quello che ho vissuto, nel weekend Nba, al Forum e dintorni. Tutto é stato emozionante: nonostante sia dal ’89 che ci lavoro, col basket e con l’Nba dal McDonald di Roma, con Seattle e la Milano D’Antoniana, é sempre qualcosa di speciale che travalica sia la pallacanestro “normale” che le riprese televisive “normali”. Un po’ per il carrozzone anche circense che circonda l’evento Nba ed un po’ per la suggestione ( e soggezione) che trasmette a chi ci lavora. Poi c’é il fatto, dopo la pausa forzata, di tornare a dirigere le riprese di basket, il motivo per il quale faccio questo mestiere. Rivedere volti, persone, amici e non, colleghi… Tutta gente con la quale ho diviso questi vent’anni, il passo da colleghi ad amici diventa sottile se non inesistente.

Reggio Emilia-Siena, l’Auditel ha detto 0,17%!

Solamente 42.000 presenze  per la prima domenicale Tv delle 20.30 di Rai Sport, fervono le contrattazioni per l’anticipo della domenica mezzogiorno (La7) e il lunedì sera (Rai Sport).

42.000  questo  il  numero  di  presenze che l’inAuditel desume dai soliti (pochi per me)  meter che governano le campagne pubblicitarie e giustificano acquisti o mancati  tali ,  per la partita d’apertura su RaiSport1 (ore 20.30). Parliamo di Trendwalker-Montepaschi.

Se guardiamo le percentuali,  per scaramantici e superstiziosi in genere c’è da fare gli scongiuri, mentre per chi ne valuta il valore numerico c’è da preoccuparsi : 0,17% .

La Tv olimpica ha bocciato le giurie

Non è piaciuto a nessuno l’arbitraggio della finale di basket Usa-Spagna, bisogna guardare al merito e non alla nazionalità.

Parentesi olimpica chiusa, e per noi che seguiamo anche televisivamente la pallacanestro, è veramente una parentesi. Perché pur nella normalità di mezzi televisivi non esagerati nella quantità ( in molte partite Nba ed Europee si sono viste dotazioni molto superiori), si é vista una qualità ed un’attenzione ai dettagli molto lontane dalle nostre. Paradossalmente, dopo aver implementato il numero di punti di vista mediante aggiunte di telecamere remotate e non ed altrettanti replay, nella finale si sono viste pochissimo. Questo perché, e lo abbiamo detto enne volte, se la partita é bella ed intensa non c’é bisogno ( e il tempo) di esagerare con stacchi e replay. Devi essere bravo a cogliere i tempi giusti, se vuoi far vedere qualcosa oltre al “live”.