I grandi del basket: Vlade Divac

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Nella rubrica I grandi del basket ci occupiamo solitamente di campioni a stelle e strisce, considerando che molti dei migliori cestisti che la storia ricordi sono di nazionalità americana. Vlade Divac non era nato sul suolo statunitense, eppure nella sua lunga carriera seppe farsi apprezzare per il suo gioco e per la sua potenza, risultando uno dei primi europei a farsi largo sui parquet della NBA a suon di prestazioni al limite della perfezione.

A credere in lui furono i Los Angeles Lakers, che nel 1989 si trovavano nella condizione di sostituire quel mito di Kareem Abdul-Jabbar. Un compito non facile per il 22enne serbo, reso ancor più difficoltoso dall’adattamento ad una lingua troppo diversa dalla sua.

L’aiuto di Magic Johnson fu di fondamentale importanza per il giovane Divac, che cominciò a prendere confidenza con l’ambiente, contribuendo all’approdo dei Lakers in finale (poi battuti dai Bulls di Jordan).

Seguirono anni difficili per i Lakers, specie dopo il ritiro di Magic Johnson, ma le prestazioni di Divac erano sempre al di sopra della media e molti dei risultati positivi della squadra passavano dalle sue mani. Il ritorno di Magic nel 1996 diede una scossa alla squadra, ma l’incantesimo durò fino alla prima serie dei play-off, quando i Lakers vennero eliminati e Johnson si defilò per la seconda volta.

L’imminente arrivo di Shaquille O’Neal a Los Angeles convinse i Lakers a liberarsi di Divac, ceduto a Charlotte in cambio di un’opzione su Kobe Bryant. Le due stagioni con gli Hornets furono abbastanza positive per il centro serbo, che riuscì a trascinare la squadra fino ai play-off in entrambe le occasioni.

Seguirono cinque stagioni con i Sacramento King, ricordate soprattutto per le sfide infinite contro i Los Angeles Lakers, durante le quali Divac si ritrovò spesso a contenere la potenza di Shaquille O’Neal colui che gli aveva rubato il posto qualche anno prima. Non mancarono le polemiche in quelle gare di fuoco, né tantomeno le accuse reciproche di antisportività sia in campo che sulle pagine dei giornali.

Nel 2004 Vlade Divac chiese ed ottenne di tornare a vestire la maglia dei Lakers (quando O’Neal era ormai partito per altri lidi), ma in quella stagione il serbo non riuscì a dare il proprio contributo alla causa gialloviola per via di un’ernia che lo lasciò fuori per 67 partite fino a convincerlo al ritiro.

Divac non vinse molto a livello di club, ma resta comunque il ricordo di un grande centro, capace di mettere a segno più di 13.000 punti in carriera. Nella sua bacheca figurano tre ori Europei, due ori Mondiali e due argenti olimpici.

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