Nba, Bargnani sbanca Memphis, LeBron e Kobe affossano Philadelphia e Minnesota

Undici gare nel corso della Regular Season Nba del 16 marzo 2012 con occhi nuovamente puntati sul decisivo Andrea Bargnani che, rientrato e tornato in condizioni fisiche dignitose dopo l’infortunio, ha preso per mano i Toronto Raptors e li ha condotti verso una importante vittoria in casa dei Grizzlies acciuffata dopo l’overtime. Il Mago ha messo a referto 18 punti mentre i canadesi hanno sbancato Memphis con il punteggio di 114-110.

Per Bargnani, numeri non ancora vicini al potenziale che garantiva prima dello stop ma in crescendo rispetto alle uscite recenti: titolare per 39 minuti, ha chiuso con 4/17 al tiro (2/5 da 3) e 7 rimbalzi; top scorer di serata Jerryd Bayless e Marc Gasol che hanno piazzato in tabellone 28 punti a testa.

Bryant sfida i medici, Oklahoma sorpassa Miami!

“E’ una cosa seria,non si può prendere alla leggera, credetemi! In queste circostanze bisogna andare cauti, ed essere sicuri prima di giocare”.

Questa la dichiarazione rilasciata da Kobe Bryant uscendo dalla visita medica dell’ultimo minuto, prima di andare in campo mascherato dopo il serio infortunio dell’All Star Game: frattura del naso, botta al collo e lieve commozione cerebrale. Mica uno scherzo, ma la sua determinazione e la  sua classe hanno avuto la meglio in una prestazione storica e …stoica che rimarrà negli annali  della NBA per aver voluto giocare a tutti i costi, e rispondere sul campo alla polemica con il suo club riguardo le continue voci di mercato riguardanti il trasferimento di Pau Gasol. Voci  che  secondo Koby disturbano la squadra troppo legata ai suoi canestri e rientrata  Top ten in questo momento.

All Star Game 2012, vince la West Coast

Riflettori puntati sull’Anway Center di Orlando, dove nella notte si è disputata la 61esima edizione dell’All Star Game, appuntamento imperdibile per gli appassionati del basket a stelle e strisce.

La vittoria finale va alla West Coast, capace di ribaltare un risultato che sembrava scritto per tre quarti e di salire sul tetto più alto. Partita emozionante, combattuta, viva, come nella migliore tradizione dell’All Star Game, con l’East che imponeva il ritmo, facendo registrare vantaggi considerevoli sugli avversari.

Due nome su tutti, Kobe Bryant e Kevin Durant, il primo capace di polverizzare il record di Michael Jordan come marcatore principe della manifestazione (Black Mamba ha tagliato quota 271, lasciando Air Mike e 262), il secondo nominato MVP dell’All Star Game, con i suoi 36 punti finali.

Bryant quinto marcatore Nba fa pace con Shaq

I 28 punti messi a referto da Kobe Bryant nel corso della sfida persa dai Los Angeles Lakers contro Philadelphia, sebbene non siano serviti a regalare il successo alla franchigia californiana sono bastati affinché il 24 di Los Angeles diventasse il quinto marcatore nella storia Nba. Nel dettaglio, Bryant ha raggiunto il traguardo dei 28.601 punti e superato nella graduatoria di tutti i tempi l’ex compagno Shaquille O’Neal (28.596). Allo stato attuale, davanti a Kobe ci sono solo Wilt Chamberlain (31.419), Michael Jordan (32.292), Karl Malone (36.928) e Karim Abdul-Jabbar (38.387). Immediate le parole del record man a fine gara:

“È tanto basket. Sono stato fortunatissimo per la carriera che ho avuto”.

Non solo: giungono forse un po’ inattese – ma giungono – anche le dichiarazioni di Shaquille O’Neal: tra i due, soprattutto negli ultimi anni, pare non corresse buon sangue tant’è che lo stesso O’Neal lasciò i Lakers proprio per divergenze e inconciliabilità con Bryant. Dice l’ex campione a Espn:

I grandi del basket, Kobe Bryant

Nella rubrica dedicata ai grandi del basket difficilmente ci occupiamo di giocatori in attività, ma l’eccezione è d’obbligo, di fronte alle immense qualità di Kobe Bryant, uno dei più forti cestisti della pallacanestro a stelle e strisce di tutti i tempi.

Tecnica straordinaria, capacità di “leggere” la gara con pochi eguali nella storia dell’NBA, ottimo tiro da qualunque posizione ed un’abilità particolare nel rubare palloni sia in fase d’attacco che in difesa. Questo e molto di più è Kobe Bryant. che già ai tempi del liceo si metteva in mostra tra i coetanei, quando trascinava la Lower Merion High School alla conquista del titolo statale, polverizzando un record dietro l’altro.

Nba, Gallinari rilancia Denver e Kobe replica lo show

Più di uno spunto di riflessione dopo le partite di regular season Nba dell’11 gennaio: conferma dei progressi di Danilo Gallinari (16,7 di media) che punta in alto e trascina Denver alla vittoria contro New Jersey; con 40 punti di Kobe Bryant i Lakers vincono la prima gara esterna a UtahChicago e Oklahoma arrivano a 10; ancora stop per Miami. Notiziola di mercato: Dwight Howard ai Bulls?

Andrea Bargnani ha concluso anzitempo,  per uno stiramento al polpaccio, la peggior gara in attacco  della sua ottima stagione nel corso della quale è arrivato al top fra i marcatori (7° assoluto, 23,8 di media). Ma adesso rischia di essere superato da LaMarcus Aldrige avendo segnato coi Kings  solo 10 punti, 2 canestri e 6 tiri liberi su 6, 2/13 al tiro e 0/3 in 28’. Platonica quindi la  nuova doppia-doppia del Mago,  che ha catturato  10 rimbalzi segnando miglioramenti in questo settore. Dopo aver cambiato allenatore (Keith Smart per Paul WestphalSacramento si è presa la prima vittoria esterna a Toronto grazie ai 19 rimbalzi (e 21 punti) di DeMarcus Cousins in disaccordo con l’ex coach e sfruttando la libertà concessa dalla difesa canadese  ai tiratori avversari: Tyreke Evans (29 punti, 14/14 liberi e 7 rimbalzi) in continua crescita e i 12 punti nel finale del rookie  Isiah Thomas scelto all’ultimo giro del draft dai King. Fra i Raptors non  è stato sufficiente il positivo ritorno, dopo l’operazione al ginocchio, del cecchino lituano Linas Kleiza e i 24 punti del brasiliano Leandro Barbosa.

Nba, Kobe fa 48 contro Phoenix

Nel corso delle gare Nba del 10 gennaio, Miami è sconfitta al supplementare nella tana dei Golden State mentre annotiamo la prima vittoria in trasferta di Dallas. Chicago e Oklahoma sono intanto le prime squadre ad arrivare alle nove vittorie. Poi, incredibile Kobe Bryant!

Da 3 mesi i medici insistono per un’operazione al polso, e nonostante il dolore ha portato nuovamente al successo i Lakers contro Phoenix segnando 48 punti ai Suns di Steve Nash, ovvero il 50 per cento dei totali nello show allo Staples Center.

Un rilancio in grande stile, anche se ai Los Angeles Lakers manca un grande play e se devono ancora dimostrare di saper vincere fuori casa. Inoltre, c’è appunto l’incognita del polso di Kobe mentre per quanto riguarda i centri, Paul Gasol è ormai il pilastro e ha chiuso con l’ennesima doppia-doppia. Kobe ha dunque segnato 48 punti, high di questa stagione, in 39 minuti, con 18/31, 0/3 dall’arco, 12/13 liberi, 5 rimbalzi, 3 assist.

Nba risultati 3 gennaio 2012

Sei gare di regular season della Nba martedì 3 gennaio, con occhi su Kobe Bryant che trascina i Lakers contro Houston. Il 24 di Los Angeles sembra aver messo da parte i problemi al polso e, nel 108-99 con cui i californiani liquidano i Rockets, contribuisce in modo significativo: 37 punti, 8 rimbalzi e 6 assist.

Ottimo anche il contributo di Bynum (21 punti e la bellezza di 22 rimbalzi), Gasol fa il suo (14 a referto). Il solo Lowry (22 punti e 10 rimbalzi) non è bastato a Houston che, soprattutto nel finale, ha mollato ogni resistenza.

Bene Chicago in rimonta contro Atlanta, dopo aver toccato uno svantaggio di 19 punti: stratosferico Derrick Rose (30 punti). Vince Memphis contro Sacramento, Cleveland (Irving 20, Jamison 19) liquida Charlotte (Augustin 26 a referto).

Nelle altre due gare, vittorie per Portland (Aldridge 30 punti e 8 rimbalzi) su Oklahoma City e per gli Utah Jazz su Milwaukee.

Risultati Nba regular season 3 gennaio 2012:

Nba risultati 27 dicembre 2011

Cinque gare di Nba disputate nel corso del 27 dicembre 2011. Annoveriamo, tra gli altri, il successo dei Lakers che, in casa contro Utah, riescono finalmente a mettere a referto la prima vittoria della stagione. A referto, i 26 punti di un dolorante Kobe Bryant (che chiude anche con 8 rimbalzi) e i 22 (con 9 rimbalzi) di Pau Gasol.

Seconda sconfitta su due gare per i Boston Celtics, ancora all’asciutto e reduci dalla debacle di Miami, dove gli Heat liquidano Rondo e compagni con un +8 figlio della prova maiuscola di uno scatenato Norris Cole, matricola 23enne che chiude con 20 punti all’attivo (14 nell’ultimo quarto).

Natale Nba Lakers-Bulls con Bryant e Rose

Scusate se è poco: la Nba a Natale con Kobe e Derrick in campo per la prima sfida della stagione regolare 2011-2012. Qualcuno leggerà meglio di me che tra gli spunti dell’incontro vi è il passato glorioso più o meno recente di due squadre – i Los Angels Lakers e i Chicago Bulls – che hanno scritto la pallacanestro americana degli ultimi due decenni.

Vero, per carità: io però, che sono legato a Rose per tutto l’alone di fascino che porta con sé la storia di un nativo di Chicago a cui viene chiesto di incarnare il dopo Michael Jordan, e che sono legato a Kobe perché i Lakers sono i Lakers vado oltre.

La Nba parte senza Bryant

O senza Kobe Bryant o con il 24 dei Los Angeles Lakers a meno di mezzo servizio: l’infortunio al poslo del più forte giocatore in attività preclude la presenza di Bryant nel giorno dell’esordio della Nba stagione 2011-2012: a Natale, quando la franchigia californiana sarà impegnata contro i Chicago Bulls di Derrick Rose, l’uomo da 100 milioni di dollari.

Il fastidio al polso destro continua a essere forte: Bryant salterà la sfida di pre season di stasera contro i Clippers (rivincita della gara di qualche giorno fa in cui i cugini dei Lakers hanno vinto a sorpresa) e, con ogni probabilità, il primo match di Regular Season.

Retroscena del divorzio tra Kobe Bryant e Vanessa

Il divorzio dell’anno sotto canestro: Kobe Bryant infedele, la moglie se ne va

  • di Enrico Campana

Vanessa Bryant, moglie di Kobe Bryant, stella guardia dei Los Angeles Lakers in NBA, ha presentato istanza di divorzio. L’anticipazione l’ha data un sito specializzato di gossip molto famoso, ‘TMZ.com’. Vanessa Bryant ha presentato tramite il suo avvocato una richiesta motivandola con la ragione di “differenze inconciliabili”.

Fonti vicine alla coppia hanno detto che Vanessa si è  decisa a fare questo passo a causa delle infedeltà del marito:

 

Kobe Bryant divorzia dalla moglie

Un idillio di dieci anni, oltre i quali il matrimonio tra per Kobe Bryant e la moglie Vanessa è naufragato fino al punto che la donna ha avanzato la richiesta di divorzio e dato il via al percorso di allontanamento dal cestista dei Los Angeles Lakers.

I due, sposati nel 2001, hanno due bambine, Natalia di 8 anni e Gianna di 5 ma stando alle prime indiscrezioni, la 29enne sarebbe arrivata al punto di avviare le pratiche del divorzio per Inconciliabili divergenze.

Va ricordato che  nel corso degli anni Bryant e sua moglie erano riusciti a non lasciarsi condizionare nè dalla denuncia di stupro contro Bryant presentata nel 2003 da una cameriera del Colorado (poi archiviata) nè dalle scappatelle di ciui il giocatore ha fatto pubblica ammenda chiedendo perdono alla moglie.

In realtà, sono episodi che – sebbene non fosse sembrato – hanno inciso sicuramente sull’equlibrio della coppia.

Bryant furioso per la cessione di Odom

Si rischia di aprire un caso che potrebbe alterare gli equilibri di uno spogliatoio che, al contrario, dopo la serie di sconfitte inanellate nel corso della stagione passata ha tutta l’esigenza di ricompattarsi. Il problema è che a Kobe Bryant non è affatto piaciurta la scelta dei Lakers di allontanare da Los Angeles Lamar Odom. L’aggravante, come non bastasse già questo, sta nel fatto che l’ala è andata a rinforzare la squadra detentrice del titolo, i Dallas Mavericks. Kobe non le manda a dire e pare furioso:

“Non mi piace, non mi piace per niente. Stiamo parlando del sesto uomo dell’anno nella scorsa stagione. Ha giocato alla grande. L’ultima stagione è stata la migliore per lui, non era affatto distratto e ha dato tutto in campo. Conosco Lamar da tanti anni, la sua versatilità e la sua personalità hanno significato tanto per la squadra. La sua presenza è importante nello spogliatoio, anche solo se pensiamo alla chimica. Lui è speciale quando si tratta di fare gruppo”.