Nba in tv su Sky Sport, palinsesto dall’11 al 14 aprile 2012

Saranno tre le partite del campionato professionistico americano di basket NBA in onda su Sky Sport 2 HD, tutte in diretta e in Alta Definizione, tra l’11 e il 14 aprile 2012, valide per la Regular Season, oltre alla rubrica del grande basket USA «NBA Action».

Primo incontro, quello che vedrà impegnati a San Antonio i padroni di casa degli Spurs e i Los Angeles Lakers. Questa supersfida si disputerà sul parquet dell’AT&T Center, con diretta alle ore 02.30 della notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 aprile (replica giovedì alle 14 su Sky Sport 2 HD e alle 21 su Sky Sport 3 HD). Poi, sarà la volta di Chicago, per un altro big-match, quello fra i Bulls e i Miami Heat.

Basket in Tv uovo di Pasqua senza sorprese

Quattro telecronache in cerca di …autore

Te ne stai a casa, magari ti vedi una partita o in tv o in qualche palasport,  strafogata pasquale e pasquettale in compagnia dei propri cari e il riposino rilassante per digerire quello che hai mangiato o visto.

Sempre che non approfitti di un raro, lungo weekend per sistemare qualcosa, riordinare un box o una cantina, dimenticarsi di uno dei meeting di basket  come quello di Lissone (mannaggia!), guardare brandelli di partite per un fine settimana che poteva essere di grande impatto promozionale e risultata invece una frammentazione dall’apparenza casuale.

Le ombre della scuola e le luci del PalaLottomatica

Tempo di riflessioni dopo l’uscita di Siena dall’Euroleague.

Oggi , con la poca tv cestistica italiana, leggo e su alcuni quotidiani si parla di argomenti che, da padre e da addetto ai lavori, mi sta particolarmente a cuore: la scuola e lo sport per i giovani secondo una recente inchiesta di mercato. Mi soffermerei soprattutto sul secondo tema. Perché, per chi mi ha letto in altre occasioni, riconduco il problema della stagnazione che subisce il basket al pessimo lavoro che scuola, Stato e autorità locali stanno facendo coi giovani.

Il ruolo del piccolo nel basket in tv

A proposito del successo della Coppa Italia dilettanti di Legnano e della A che non sfonda…

Pensate che mi sia trasformato da regista a commentatore tecnico per spiegare i ruoli e quant’altro nella pallacanestro? No, direi che non è il caso, c’è una fila lunga come l’Autostrada del Sole di persone che possono farlo meglio di me.

In realtà ho giocato con il termine come gli autori dei quiz televisivi: mi riferisco non ai playmaker ma ai “piccoli” campionati, le cosiddette minors. Quelli dove trovi dagli ex-campioni agée ma ancora gagliardi ai quasi dilettanti con un sacco di voglia di sbattersi e sudare e spesso più voglia ancora di vincere di diversi pro…C’è stata a Legnano la Coppa Italia di queste categorie ed è andata in onda su SI (Sportitalia). Per onestà devo dire che non ho avuto modo di vedere le immagini e quindi valutarne la qualità, però ho letto i numeri  e sono più che egregi. Anzi direi che danno modo di aprire il vecchio e ritrito discorso sugli ascolti in una chiave diversa. Sinora si era dissertato su qualità (+ o -) delle riprese di quest’anno, sulla capacità (sempre + o -) dei commentatori della stagione in corso, sulla quantità degli ascolti e sulla pertinenza dei numeri rilevati.

Perché la polemica di Scariolo non arriva in Tv

In altre parole come te la racconto, come te la voglio vendere… In una settimana relativamente tranquilla  dal punto di vista televisivo, dopo l’All Star Game, mi sono messo (metaforicamente) alla finestra  a sentire l’eco e di cosa si parla (e si vede) in televisione e non, riguardo la palla al cesto. Normalmente quando non ci sono programmi  nuovi, si cercano argomenti alternativi, approfondimenti e quant’altro per mantenere alto il livello d’interesse, o addirittura per incentivarlo.

Temi baskettari di grande impatto? La querelle Scariolo – poteri forti  (ed underground) tra le società non ancora chiarita, anche se tutti hanno capito dove si vuole andare a parare . Poi il cambio  ventilato (promosso?, pubblicizzato?, preconizzato?) al termine del mandato Meneghiniano con il candidato “ministro degli esteri” visto e sentito in tutte le salse. Parentesi: essendo io un corpo estraneo a livello basket-politico, non mi permetto di giudicare il contenuto di tutto ciò. Al contrario ne valuto l’impatto mediatico: per fare un paragone ha l’importanza  di uno starnuto in mezzo all’uragano Katrina

Grazie Lucio, perché non coinvolgerti?

Assistere a uno strano Siena-Milano il giorno che tutti ricordavano il nostro Lucio Dalla. Che c’entra col basket non va neanche chiesto, come non va chiesto perché un movimento con un bisogno più che fisiologico di testimonial accattivanti, intelligenti, di grande rilievo, abbia coinvolto questo innamorato del basket in modo marginale, anziché coinvolgerlo come avrebbe meritato e come sarebbe stato intelligente fare.

La dimensione vera di Lucio Dalla è stata  data dal cordoglio globale che ha accompagnato la sua dipartita . Era un genio, modesto e lieve nei suoi molteplici aspetti, vero esperto di tantissime cose tra le quali il basket, dove era in prima fila per comprensione ed amore del gioco. E il massimo dell’interesse che gli ha dato il basket sono state sporadiche (e superficiali) interviste più orientate sul clown che sull’artista. A me, regista televisivo, ex-animatore radiofonico e tuttora appassionato di musica, mancherà tanto anche se la sua musica ne continuerà il respiro.

Basket in Tv, che guaio venire dopo l’All Stare Game!

Ovvero  il campionato professionistico e quello  italiano. O  meglio: Nba Entertainment e l’equivalente italico. Premessa : non potendo spesso assistere in diretta  alle partite televisive e non dello sport che in cuor mi sta, abuso della tecnologia di MySky registrando  finche la memoria regge. E questo Weekend ho messo a dura prova apparecchiature e televisioni.

Oltre il superevento al quale lavoravo, Milan-Juve, ho registrato l’AllStar Weekend, l’anticipo su La 7d e il posticipo di Rai Sport. Da qui il  titolo di quest’articolo, che , attenzione , non vuole essere né cattivo  e tantomeno ipercritico, solo che l’accostamento tra le tre trasmissioni diventa impietoso di suo.

Settimana Nba Sky Sport dal 22 al 26 febbraio 2012

Una settimana eccezionale di grande basket su Sky Sport, con due gare della NBA, il week end dedicato all’All Star Game di Orlando con il prologo della partita delle promesse con Jeremy Lin.

Questo il programma: notte fra martedì 21 e mercoledì 22 Grizzlies-Filadlefia (Fed Ex Forum di Memphis)  live ore 2, repliche mercoledì ore 14 e 21 su SS 2HD, 3 di notte fra mercoledì  22 e giovedì  Mavericks-Lakers, repliche giovedì ore 12 e 21.55 Extra HD.

Giovedì  23 il rotocalco settimanale NBA Action 20.30, SS Extra D.

Infine il wek end dell’All Star di Orlando (Amway Center, 24-26 febbraio) con la doppia partita delle stelle con Parker, Nowitzky e Marc Gasol per l’Europa nella gara maggiore e Ricky Rubio in quella delle “promesse”.

Coppa Italia, il chiaro Tv e il grigio degli arbitri

LO SPETTATOREGISTA: E VISSERO SEMPRE IMPRECISI E SCONTENTI…

Premessa:  è tradizione che qualunque cosa uno dica in ambito sportivo, e il basket non fa eccezione, troverà qualcuno in disaccordo se non in aperta polemica, perché puoi toccare qualsiasi cosa ma la squadra del cuore mai. E’ equiparabile ad una bestemmia. Su questo tema  (apro una parentesi) dovremmo tutti imparare da quel bimbo fenomenale visto sugli spalti di San Siro per Inter – Bologna  con il suo maxi cartello :

“Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro! Grazie, Filippo”

Final Eight Torino Mps-Armani, termometro sullo standard

SPETTATOREGISTA ALLE FINAL EIGHT – Il ritorno su La7 chiaro della partita più attesa ha segnato lo 0,5 di ahare per 146 mila spettatori. Sono più criptato di un segnale digitale, anzi sono più criptato di un dato negativo d’ascolto… Infatti si fa molta fatica a sapere come siano andati gli ascolti delle Final 8 a parte quelle giocate sulla rete principale…

Ma non è questo l’argomento di oggi, ma io sono svagato e divago come tutti gli svagati… Parliamo di aspettative  televisive. Tanto per far vedere che non sono proprio digiuno di citazioni:

“qui si parrà la tua nobilitate”

Divina Commedia, Inferno, Canto II.

Final Eight Torino, Siena-Milano al secondo atto

LO  SPETTATOREGISTA  ALLE FINAL EIGHT n.2: IL RITORNO

Come dicevo ieri, dopo aver fatto, disfatto e rifatto per mettere in piedi le riprese di un super evento come le Final  8 c’è una variabile imprevedibile ed una prevedibilissima. Quella imprevedibile è : che partita sarà? Sarà una di quelle che si fanno da sole, intense, combattute, con tanto spettacolo, episodi e tutto quello che serve per tenere incollati gli spettatori sugli spalti e non? Oppure sarà una di quelle spezzettate , con errori al tiro e palle perse a pioggia, arbitraggi troppo presenti,  zero intensità,  scarti in doppia cifra, una di quelle dove una delle squadre non vede l’ora di andare sotto la doccia?

SPECIAL Final Eight: diario di uno spettatoregista

Se nel campionato, la cosa si era diluita nelle settimane e nei mesi, nella Final 8 che è un evento a parte con un capo ed una coda ,e quindi  la lontananza dai palazzi e dalle regie mobili la sento molto di più. Quando c’è un evento di questo genere tutto comincia settimane prima ed è un crescendo via via che ci si avvicina all’evento. Si parte da discussioni estenuanti con la parte editoriale e quella produttiva mediata dal regista…

Quella editoriale chiede determinate cose, il regista per realizzarle chiede gli strumenti per poter mettere in pratica il tutto e la produzione cerca di ottenere i fondi sufficienti dall’editore venendo il più delle volte ridimensionati.  Risultato? La redazione riduce di qualcosa le pretese, la produzione riduce il budget e alla fine il regista riduce le speranze  di poterlo fare degnamente. Scherzo, così è esasperata la cosa , però diciamo che il principio è quello. Il trucco è chiedere molto di più per  ottenere un meno sufficiente alla bisogna…

Arrivano le Final Eight, sarà lo spot Tv del basket?

Dal Sei Nazioni  di Rugby alla Coppa Italia di Torino (16-129 febbraio): perché bisogna puntare sulla qualità più che sui numeri. Un weekend di sport, come tanti altri e come in tanti altri il basket è protagonista, o meglio, coprotagonista. Questo guardando i numeri degli spettatori che vanno nei palazzi nonostante l’inverno modello “era glaciale”. Però da coprotagonisti passiamo a figuranti speciali  quando dai palasport ci trasferiamo nell’ampio  panorama  televisivo.

In questo momento l’offerta supera abbondantemente la richiesta e quando questo accade bisogna fare in modo che la gente non si limiti a scegliere tramite il semplice zapping, ma sia informata, invogliata a vedere le partite . Poi , però, il fatto solo di andare in video non basta. Bisogna che chi guarda  sia invogliato a rimanere: questo è quello che fa la differenza tra i semplici “contatti” cioè il guardare per poco tempo e l’ascolto medio, in share o numerico cioè l’ascolto globale.

Per fare in modo che la gente continui a guardare è chiaro che devono esserci le condizioni per farlo: che la partita sia avvincente e che sia fatta vedere bene. Premessa lunghissima per considerazioni molto più brevi. Io ho passato questo fine settimana da telespettatore ed ho vissuto sulla mia pelle questa differenza tra ciò che mi piace (il basket) e quello che occasionalmente mi appassiona, tipo la nazionale di rugby nel Sei Nazioni. La differenza era tra una partita (basket) di appeal moderato (anche se molto combattuta), poco propagandata e mandata in onda in un orario difficile ed un’altra (rugby) di uno sport normalmente di nicchia che però ha saputo creare l’evento, pubblicizzandolo il più possibile.

Dal Superbowl Tv Show ai nostri piccoli progressi nel basket

IO VEDO POSITIVO…Nonostante questa mattina sia stata la più fredda da anni e nonostante le disavventure per l’auto che non parte bisogna essere positivi, anche se si fa fatica.

Televisivamente oggi non stato è per nulla faticoso, dopo aver visto la migliore tra le dirette sportive mondiali…

Il Superbowl  (la finale del campionato NFL) anche per chi ci capisce poco o nulla di football americano  è televisivamente un appuntamento unico e per gli addetti ai lavori ancora di più. In questa produzione televisiva vedi cose che noi umani italiani e non, per ora, possiamo solo  immaginare o sfiorare da lontano.