Basket in Tv, che guaio venire dopo l’All Stare Game!

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Ovvero  il campionato professionistico e quello  italiano. O  meglio: Nba Entertainment e l’equivalente italico. Premessa : non potendo spesso assistere in diretta  alle partite televisive e non dello sport che in cuor mi sta, abuso della tecnologia di MySky registrando  finche la memoria regge. E questo Weekend ho messo a dura prova apparecchiature e televisioni.

Oltre il superevento al quale lavoravo, Milan-Juve, ho registrato l’AllStar Weekend, l’anticipo su La 7d e il posticipo di Rai Sport. Da qui il  titolo di quest’articolo, che , attenzione , non vuole essere né cattivo  e tantomeno ipercritico, solo che l’accostamento tra le tre trasmissioni diventa impietoso di suo.

Da  uno dei più importanti prodotti sportivo-televisivi del palinsesto mondiale a delle  dirette  di routine nei palinsesto nazionale privato e non. Dalla quintessenza del basket spettacolo (forse è meglio dello spettacolo applicato al basket)  al minimalismo italico. Purtroppo il minimalismo è di tutto quello che non è calcio e se ci lamentiamo (giustamente) che non se ne può più di tutto quel fumo rispetto al misero arrosto che producono i nostri  stadi, dovremmo rivolgerci alle autorità, alle scuole, e a noi stessi come famiglie, per insegnare quali sono i veri valori dello sport e da lì ripartire per  creare diverse strutture e bacini d’interesse per distribuire l’interesse nei vari sport.

Tornando al gioco “dov’è la differenza” , diventa più facile individuare i pochi elementi uguali. Per farvi un esempio su come intendiamo il lavoro in modo differente vi racconto un aneddoto che risale  al McDonald Open del ’99 che vide protagonisti i San Antonio Spurs  e la scudettata e stellata  Varese di allora, con protagonisti il Pozz, Andrea Meneghin, Galanda, De Pol, Cecco Vescovi ,Santiago allenati da Charlie Recalcati.

Giorno prima dell’evento, montaggio impianto, prove e quant’altro,arriva la notizia della morte di Wilt Chamberlain: immediatamente si mobilitano tutti . Noi prepariamo immagini e filmati di repertorio per il “coccodrillo” e gli americani cosa s’inventano? Dopo aver provato, l’ingresso delle squadre, tutti i numeri in scena nelle pause, gli inni e contorni vari cosa fanno?

Provano il “minuto di silenzio”! Con tanto di vari assistenti nelle parti dei giocatori, con le facce contrite di circostanza schierati e così via. E’ un’esagerazione? Sono americani? Ok, vere entrambe le cose, però spiegano tante cose. Noi ci vantiamo spesso della nostra capacità di affrontare d’istinto le cose e risolverle. Spesso però sconfiniamo nel pressapochismo e questo , in una realtà importante ma non grandissima come il nostro basket , si sente ancora di più.

Parlando delle due partite di questa settimana, devo dire che La7d , aumentato il minutaggio del prepartita,  ha arricchito il tutto con servizi di buona qualità. La partita è rimasta sugli standard soliti: ieri le telecamere viravano al verdino e i giocatori  sembravano tutti aver mangiato qualcosa di pesante  per il fegato. Rai Sport sul solito livello con commento accettabile, né più né meno.  Questo è quanto mostriamo e se lo vedi dopo l’All Star Week End lo mostriamo  molto di più.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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