Perché la polemica di Scariolo non arriva in Tv

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In altre parole come te la racconto, come te la voglio vendere… In una settimana relativamente tranquilla  dal punto di vista televisivo, dopo l’All Star Game, mi sono messo (metaforicamente) alla finestra  a sentire l’eco e di cosa si parla (e si vede) in televisione e non, riguardo la palla al cesto. Normalmente quando non ci sono programmi  nuovi, si cercano argomenti alternativi, approfondimenti e quant’altro per mantenere alto il livello d’interesse, o addirittura per incentivarlo.

Temi baskettari di grande impatto? La querelle Scariolo – poteri forti  (ed underground) tra le società non ancora chiarita, anche se tutti hanno capito dove si vuole andare a parare . Poi il cambio  ventilato (promosso?, pubblicizzato?, preconizzato?) al termine del mandato Meneghiniano con il candidato “ministro degli esteri” visto e sentito in tutte le salse. Parentesi: essendo io un corpo estraneo a livello basket-politico, non mi permetto di giudicare il contenuto di tutto ciò. Al contrario ne valuto l’impatto mediatico: per fare un paragone ha l’importanza  di uno starnuto in mezzo all’uragano Katrina

Il fatto che l’allenatore italiano più vincente fuori dai patrii confini spari a zero sui “poteri forti “nel piccolo sistema solare (universo mi sembrava eccessivo) della pallacanestro italiana ha sollevato un polverone  che nemmeno mia moglie, molto attenta alla pulizia della casa avrebbe visto. Idem la vexata quaestio Meneghin/Petrucci, che se fosse accaduta  nel mondo del calcio  o dell’ automobilismo, o della Rai o di qualsivoglia argomento più “visibile” e “visto” avrebbe, si, sollevato polvere e commenti. Adesso al massimo questi temi vivono per un lieve tam-tam sui social network e poco altro, con scambi di opinioni molto sui generis. Insomma, il discorso va a finire sempre sullo stesso tema.

Se non si crea  visibilità, tramite la promozione,  la pubblicità,  l’informazione in tutte le sue forme, cavalcando anche gli strumenti mediatici che via via si evolvono, quali web, telefonia mobile,  interattività in tutte le sue forme , ma anche i canali tradizionali quali  scuole , stampa, cartellonistica e soprattutto il coinvolgimento delle famiglie, faremo sempre la figura del petardo di fianco all’esplosione di una bomba.  E litigheremo perché saremo convinti che il nostro petardo è sempre meglio di quello dell’altra parrocchia…

Parliamo di basket tv, và! Il Pianella su La7 d  è sempre un piacere, per il colpo d’occhio (se le immagini sono di buona qualità, cosa che ieri non si è manifestata particolarmente) e per il volume del tifo, che rende  quasi inintellegibile il commento… Da un paio di settimane non vedo più in regia il mio collega Eric Valsecchi  e devo dire che non è un bene. Eric lavorandoci su si era creato un format comprensibile , mentre chi è in regia adesso deve prendere ancora le misure.

Seconda visone,ovvero il posticipo su RaiSport 1:  coppia Michelini – Dembinski al commento , regia Barone, qualche buona vecchia faccia tra gli operatori di ripresa che lavoravano al Forum, la tecnica sempre al limite dell’accettabile. Partita (AE7  Milano vs Otto Caserta) che sembrava avviata al ventello o più per Milano poi Collins è letteralmente esploso mettendo una serie impossibile di triple. Risultato finale punto a punto ma Milano gestisce bene le ultime battute. Perché ve lo racconto, dato che lo avrete visto o letto? Per dimostrarvi che sono riuscito a vedere (e sentire) tutta la partita senza troppi problemi “registici” e quindi tutto ok , o quasi, ma va già bene.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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