Come aiutare la legge di Murphy

Invasione di campo della politica, l’anticipo di La7 sul digitale

Sul fatto che la “strega dai denti verdi”, la sfortuna, come la descriveva Aldo Giordani, abbia 10/10 e ci veda quindi benissimo non ci sono dubbi ma se ci mettiamo anche noi ad  aiutarla…

  • Antefatto:  la partita Caserta – Pesaro viene anticipata  alle 16 e 10 ,  per il doppio motivo di cercare di migliorare di qualche decimo di punticino lo share e di ridare al Tg di La 7 un traino dignitoso. Nel frattempo, dopo averci pensato anche troppo il Governo chiude i battenti , si apre la crisi e quindi i tg si mobilitano con specialoni fiume per documentarne fatti e misfatti. Se mettiamo insieme le due cose succede che anche il tg di Mentana occupa La 7 e la partita viene spostata su La 7 digitale e fin qui tutto regolare (a parte la reperibilità del canale in questione). Il problema è che questo spostamento non è stato segnalato con i metodi usati abitualmente  e cioè una grafica che dice “…la partita la potete vedere sul canale 229 del digitale terrestre…” oppure sull’EPG  cioè le indicazioni che appaiono quando selezionate un canale televisivo . Effetto della cosa,  straniamento, vertigini, irritazione e rush cutaneo  (da un bugiardino di un noto ansiolitico). E soprattutto la probabile rinuncia a vedere una partita che è stata bella nel contenuto  e scarsa  nelle  immagini.

Basket, delude il sabato in tv. Si cambia orario!

  • IL PUNTO – Poco più di 104 mila spettatori e lo 0,7, il basket  inferiore alle attese  e La7 per  questo  La7 anticipa alle 16.10  dal prossimo sabato volendo un traino forte per il suo Tg. E scende in campo Petrucci: “Basket, devi cambiare!”
  • Ammucchiata in testa. Sarà vero equilibrio?  Solo squadra ancora al palo, la neo-promossa Casale,  anche se accarezza  il sogno di battere una Milano  che trattandosi di Armani è ancora “imbastita”, senza contropiede e intanto si rafforza con Oliver Stevic, 25 anni, 2,05, sloveno di confine in arrivo da Oldemburg.
  • Chi sale al vertice della classifica, soffre della sindrome della “palla avvelenata”.  Nei ranghi era rientrata subito  Cantù a 30 anni dall’ultima volta che aveva guardato tutti dall’alto, è successo altrettanto a Caserta, perché  a Varese  Carlo Recalcati ha sconfitto l’allievo Pino Sacripanti  al quale affidò la Under 20, l’unica squadra azzurra ad aver portato due medaglie nell’ultimo lustro, quello del declino.
  • Caserta è stata perciò  defraudata da un legittimo diritto di figurare come la vera  capolista dopo 4 giornate, colpa non solo del  campionato dispari, della A con 17 squadre, alla faccia del codicillo della discussa Convenzione Lega-Fip che specificava che mai questo sarebbe successo.   Avendo l’Alta Corte di Giustizia Sportiva ammesso a tavolino  in extremis Venezia  – facendo saltare il principio del diritto sportivo acquisito sul campo –  di fronte al pericolo di  una “prospettiva falsata” era scontato che la Lega fornisse per questa stagione il ranking stile America. Puntualmente  sempre in ritardo sui tempi, troppo incardinata su logiche  assai lontane da una “par condicio” a suggello dell’equilibrio competitivo, magari un salary cap che le bigs però non vorranno mai con la scusa della minor rappresentatività nelle Coppe,  questa Legabasket  dovrebbe provvedere opportunamente  a fornire una classifica reale , basata sulle percentuali vittorie-sconfitte. Come fanno gli americani. Si sarebbe evidenziata che  la vera   capolista del campionato dei giganti   dopo 4 turni era  la  Juve del basket, e cioè Caserta. Fatto promozionale di non poco conto. Diritto e premio  rimasto purtroppo  sotto traccia col sistema della classifica legata ai 2 punti,  e  che in  un sistema basato sul valore dell’immagine e il rapporto con gli sponsor, sempre più carenti di questi tempi, contribuire a creare anche un indotto, un valore aggiunto.

Raisforz porta in terra i marziani di Siena

Eccomi, o lettore dei miei sproloqui:

questo giro di commenti è stato più teso a capire come la pensa la gente di questa “nouvelle vague “ televisiva più che delle partite in onda questa settimana, però due righe vanno scritte.

  • La7. Questa volta a scontrarsi con le luci (ed ombre …) del PalaDelMauro (Avellino, n.d.R) è stata la regia de La 7, maggiore attenzione evidenziata dal fatto che chi era in campo non sembrava più sceso da marte o uscito dall’area 51. La partita si è vista, ma poco rivista , nel senso che la gestione dei replay è stata comunque “casual” e poco mirata. Non ci sono clip dedicate, i replay spesso sono tagliati “corti” lasciando fuori parti significative dell’azione. Attenzione: questo non è colpa del regista ma dal fatto che non c’è nessuno che collabora con lui e seleziona le azioni da rimandare  e come rimandarle. Questo è il passo successivo. Il live, bene o male,  viene fatto vedere (poi su cosa e come è questione di gusti e conoscenza): il vero problema è superare la schizofrenia tra video e audio. Ancora vediamo le gare tra video e commento a chi si insegue di più, non si riesce ad andare insieme e questa cosa  fa molta  differenza …

Più Tv per il basket, l’occasione giusta

Ciao, eccomi.

Io e il mio collare da cervicale…lui mi ha aiutato a stare sveglio nei (pochi, devo essere onesto) momenti noiosi delle partite viste in tv.

La seconda settimana il menù del capionato proponeva un antipasto tradizionale come Pesaro-Milano e la pietanza era novelle cuisine Avellino – Bologna Virtus. Sulla carta un buon pasto, e sul video?

Danno d’immagine

Questa settimana La 7 batte Rai sport grazie anche alla differenza dell’immagine data dai palazzi. L’Adriatic Arena di Pesaro è un bellissimo impianto nato quando la Scavolini faceva sold out fisso nel vecchio Palazzetto con tanto (forse troppo a sentire il tifoso pesarese medio) spazio, tantissima luce e quindi immagini più dettagliate. Il PalaDelMauro per quanto adeguato in tempi di coppe europee rimane un impianto ottimo per chi va al palazzo ma (eufemismo) poco televisivo: luci poche e a macchia di leopardo con “buchi neri” in diversi punti del campo di gioco rendono difficili riprese omogenee. In più il palazzo  è stato verniciato con il colore sociale della squadra, verdone scuro, che non aiuta. Se poi ci mettiamo il service che accentua il contrasto delle telecamere (perché?) invece di attenuare l’effetto maldifegato/verdino sui volti dei giocatori…

Le due partite

ESCLUSIVA Pallarancione: Giancarlo Fercioni, un regista in regia

Da questa settimana Giancarlo Fercioni  di Sky cura la rubrica “Un regista in regia” dedicata alle due dirette televisive del campionato di A1 di basket.

  • Massima novità di questo campionato è il ritorno delle telecronache in chiaro, ben due settimanali sabato dalle 17.50 su La7 e domenica alle 20.30 su Rai Sport. Questa settimana parte venerdì verso mezzanotte anche il rotocalco de La7 dove Valerio Bianchini spiega tatticamente la partita del giorno dopo. Il basket in Tv, che consente anche alle Tv territoriali la diretta live nelle trasferte, ambisce a crescere facendo spettacolo. Vedremo se ne sarà capace, o perderà anche questa occasione o coltiverà i localismi e i mercantilismi. Non si poteva, con questa novità, non dedicare una rubrica  sull’argomento.
  • Magari a cadenza settimanale, perché già dalla programmazione si punta a replicare con le stesse squadre, invece di dedicare l’inizio alla scoperta delle varie realtà. Per “PallArancione” una firma prestigiosa. La rubrica che si chiamerà “Un regista in regia” è curata da Giancarlo Fercioni che abbina il suo amore, il basket, alla competenza, e che professionalmente è il regista della scalata di Sky favorita dal binomio immagini-commenti uguale creatività. Sky proprio in questi giorni ha toccato i 5 milioni di abbonati, ma la Spaghetti League ha deciso di fare altre scelte. Vedremo se riuscirà a sfruttare il solco  tracciato con passione, intelligenza e innovazione di stile americano, o se un’abbondante programmazione diventerà un contro-spettacolo. Errore imperdonabile, specie in questo momento che bisognerebbe approfittare del lock-out della NBA.