Il basket in Tv fra la forbice di La7 e Sportitalia….

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E’ difficile razionalizzare quanto e quali numeri  siano attendibili: sto parlando di quelli prodotti da quell’incerta fabbrica d’incertezze che è un certo tipo di statistica. Mi riferisco a quella nata nel 1984, l’Auditel , vero termometro a mercurio (quindi da tenere lontano dai bambini) degli ascoltoni… Gli ascoltini invece sono un fritto misto, un qualcosa nel quale è difficile distinguere il polpo dal calamaro o da altri ingredienti.  E il basket, purtroppo, appartiene a  questi ultimi. Fare un analisi seria su questi mini numeri è come dire chi sarà eletto tramite gli exit-poll: attenzione, ho detto chi sarà eletto non chi vincerà, è ben diverso.

Soprattutto è facile dire che i numeri sono stati superiori ai precedenti  (mi riferisco ai trionfalismi post Final 8): è come dire , visto che siamo in periodo elettorale , che un candidato eletto a Milano ha ottenuto  più voti di un altro eletto, che so, a Sondrio. Differenza? Il bacino di utenza di Milano è di 3 milioni e passa , mentre Sondrio ne ha 183 mila. Ho esagerato nella proporzione , ma è per far capire com’è il discorso. E poi non si usa più la valutazione del gradimento, e qui di asini ne cascano tantissimi. Se poi queste valutazioni si danno producendo dati che veramente difficile reperire (provate a fare una ricerca su Google o simili, e poi sappiatemi dire), La7d c’è mentre Sportitalia, scusatemi, non l’ho trovata…

Prontissimo a fare una compilation di mea culpa, ma è così. Posso capire che la forbice tra La7d e Sportitalia, per chi ama il basket, sia nettamente a favore dell’emittente di Bogarelli (commento migliore, color idem) mentre le riprese in Symulcast sono ovviamente le stesse.  Immagino che alla fine di questo campionato, con i diritti in scadenza, verranno prodotte cifre iperboliche per magnificare il prodotto televisivo.

Non voglio fare lo scettico, ma ho avuto modo di tastare la situazione durante entrambi gli anni e se si dovesse produrre un grafico, somiglierebbe di più ad una discesa libera che ad un free climbing, magari con dei falsi piani e pochi schuss. Poi c’è stato il pro e contro contemporaneo delle direttine delle private: qualche volta prodotti egregi, il resto inguardabili. E’ vero che rispetto a nessuna notizia vanno bene anche i “pallini” a piè di pagina o i tabellini, ma il basket deve pretendere di più: una diffusione più capillare va bene, ma di questi tempi anche uno streaming da pc ha spesso una qualità migliore di certi segnali tv.

Il primo anno di basket su Sky, facemmo degli stage con le tv private che avrebbero prodotto le partite dicendo come e perché fare certe scelte in diretta, e imponendole come obblighi per poter andare in onda.

Volete mandare in onda la pallacanestro? Deve essere fatta così. Punto. Qualcuno che monitora il tutto e controlla… Ma ci vorrebbe un Commissioner che ne sa di basket oltre che di politichese e con il potere per imporre certe decisioni… Dopo le elezioni?

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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