Banchi dopo il -31 in Israele: “Imparare da questa lezione”

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Ecco come hanno commentato le pesanti sconfitte nella prima di ritorno delle Top16 gli allenatori italiani Simone Pianigiani e Luca Banchi, il suo ex assistente,  che si troveranno di fronte giovedì 28 febbraio a Siena per il 2° turno . Siena ha 6 vittorie e 2 sconfitte, è imbattuta in casa e vinto sul campo del Fenerbahce e dell’Olympiacos, e il saldo negativo col Maccabi ma 3 vittorie  in più degli israeliani. Sull’orlo dell’eliminazione Pianigiani, con 2 vittorie e 6 sconfitte che deve vincere a Siena e almeno 5 partite per sperare.

Pesantissimo il -39 casalingo contro il Barcellona, uno degli scarti più pesanti nella storia della competizione, i giocatori turchi non hanno risposto, soprattutto Onan e Karaman.

Pianigiani tira in ballo anche gli arbitri che per la verità hanno lasciato correre sui duelli sotto canestro.

“Sbagliati alcuni canestri facili e subite alcune chiamate arbitrali ci siamo abbattuti mentalmente e fisicamente, come non ci è mai successo nella Lega turca e nella Coppa Nazionale.” “Abbiamo perso però   – ha aggiunto il tecnico senese – con una squadra che ha perso solo due volte   in questa stagione, e se trovano una squadra arrendevole come la nostra non c’è partita. I nostri giocatori hanno combattuto, ma quando sono andati sotto hanno perso energia. La nostra percentuale di tiro dentro l’area è stata disastrosa, noi dobbiamo accettare questo risultato ed essere pronti per il prossimo incontro col Besiktas”.

E si prevede un match acceso perché il Besiktas si è rafforzato ingaggiando Ricky Minard fra lo sconcerto dei tifosi della Virtus Bologna che vedono la loro squadra indebolita.

Se il Fenerbahce ha segnato solo 60 punti, Luca Banchi uno solo in più.E’ il minor punteggio della stagione, 2 punti in meno dei 63 che avevano dato la vittoria casalinga ai senesi col Besiktas (63-57) La squadra non aveva mai perso con più di 10 punti, poi nelle ultime due trasferta ha subito un passivo di 50 punti, 19 a Barcellona e 31 a Tel Aviv, due campi fra i più difficili anche se gli israeliani erano reduci da un paio di passi falsi e non avevano il loro centro titolare Lior Eliyahu.

Luca Banchi ha giocato con quintetti piccoli e Brown in regia nel primo quarto, tardare l’ingresso di Hackett è stato un lusso e  i cocktail di difese non sono servite, non si giustifica il crollo finale.

“Ci hanno dominato in tutti i punti del campo, hanno fatto ottime cose e giocato con molta energia. Complimenti al Maccabi per la grande vittoria, sapevamo che era una trasferta difficile, temevo questa reazione perché volevano battere una squadra d’alta classifica. Se giocheranno così anche la prossima partita, diventeranno una squadra pericolosa. Abbiamo subito la pressione, all’inizio dl quarto abbiamo avuto un piccolo recupero, ma poi è stato tutto molto difficile. Il nostro viaggio nelle ultime partite si fa difficile, per la posizione acquisita siamo un bersaglio per tutte le squadre. Dobbiamo prendere questo risultato come una lezione per il futuro”. Un concetto quest’ultimo ribadito anche da Bobby Brown  che ha trovato di fronte il sorprendente Ohaynon, l’ultima scoperta del basket israeliano che è stato eccezionale pur non avendo un bagaglio eccezionale

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