Basket in Tv, il vero boom sarà sul web

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Affluenza del pubblico da zoccolo duro anche con le 17, il digitale ha penalizzato il basket che puntava al chiaro,  il flop di Roma anche sugli spalti, 1300 presenze in meno. Fra il perché e il parquet…

“Mi piacerebbe cantar, una canzone intelligente, con un suo filo logico portante…” (Cochi e Renato)

Ogni tanto viene voglia di parlare di massimi sistemi e di considerazioni generali… E cosa c’è di più generale dei numeri e di quando vengono analizzati e non solo dati … E interpretati… Se pensiamo che ancora adesso vengono investiti miliardi su un campione di 5200 meter (Auditel) che genera numeri quanto meno discutibili , allora si possono anche trarre considerazioni sui numeri di metà campionato del pubblico  di Legabasket.

Grazie al giochino della squadra in più i calcoli si complicano: più spettatori rispetto la stagione passata però spalmati su 17 squadre anziché 16 abbassando quindi   la media… Però la lettura  va fatta sulle singole squadre e se Bologna continua ad essere in testa alla classifica , lo fa con 250 presenze in meno a partita, c’è Milano che rimane seconda aumentando di mille e cento presenze a partita. Dall’altro capo della tendenza c’è Roma che la crisi la vive in campo e sugli spalti con 1300 spettatori in meno a partita  (oltre che la spedizione di uno dei migliori allenatori in altri lidi, Lino Lardo).

Calano abbastanza  Avellino,  Caserta e  Cremona,  sintomo classico d’insicurezza da campo e in certi casi anche societaria, mentre lo “spread” (?!) di Varese, Sassari e Biella rimane nei limiti.  Pesaro e Cantù che sono città di basket, non migliorano solo in classifica ma anche sugli spalti: anche Montegranaro migliora nettamente avendo scelto di inurbarsi in Ancona, mentre Siena e Treviso aggiustano il tiro in positivo. Treviso con un migliaio di ragazzini che ha portato uno spirito nuovo, il resto grazie alla squadra spumeggiante.

Questa lista della spesa cosa fa pensare? Scusate se torno ad un argomento che mi è caro: per me vuole dire che rimaniamo sugli standard di sempre, il famoso “zoccolo duro” del pubblico del basket con suoi + e – umorali e di classifica. Il movimento insomma  non si muove. E i motivi sono sempre gli stessi: promozione insufficiente, le scuole che tralasciano gli sport,   famiglie che pensano che gli sport per i figli siano una perdita di soldi e di tempo, i media che si occupano quasi esclusivamente di calcio, municipalità che non si preoccupano di creare nuovi spazi di aggregazione per i giovani.

E questo non innesca il celebre “circolo virtuoso” e quindi  rimaniamo dove siamo, con i problemi irrisolti di sempre: società a volte ben organizzate, altre padrone centriche. Strutture  frammentate  con  troppi centri di potere e pochi poteri.  In tutto ciò un dato positivo c’è  ed è il miglioramento  del basket sul web e in particolare dell’organo più importante di comunicazione della Lega Basket, il sito con relativo netcasting. E qui posso parlare a ragion veduta: trattando di comunicazione  fa parte del mio orticello . Inoltre lo faccio anche in quanto appassionato spesso distante dalle partite e quindi utente del sistema che è migliorato molto sia come fruibilità che come velocità di caricamento.

I numeri dei click sono aumentati moltissimo e secondo me ad aiutare  questo boom  ha contribuito molto l’esplosione dei tablet (Ipad e quant’altro)  che consentono su uno schermo molto più leggibile degli smartphone l’accesso ai dati di gioco e le informazioni provenienti dalla rete. Quando la tecnologia consentirà a 360° l’utilizzo dei tablet come terminali video televisivi, e se il basket saprà approfittarne, forse, chissà…

Intanto il basket in tv va come va: nel caso di La 7 emigrata sul d…igitale  e poco reperibile anche per gli ascolti ( sulla maggioranza dei blog e siti che trattano di tv non v’è traccia) e per Rai Sport ( 0,35% con 104.000 spettatori) sempre nello stesso spazio con la solita rotazione di voci e regie. Paradossalmente è un peccato perché entrambe le partite pur non brillando di luce propria sono state televisivamente buone: con buona qualità video Umana – Montepaschi .Mentre Banco di Sardegna vs Bennet Cantù  buona come regia e con un prepartita un po’ più ricco dei soliti 3 minuti 3. Il peccato che le volte che queste partite mostrano qualcosa di più , pochi lo sanno e quindi altrettanti guardano…

  • TAP IN: Prepartita finalmente un po’ più curati con servizi ad arricchire il tutto, grafiche ben spiegate dai commentatori, purtroppo poco supportate dalle immagini.
  • TAP OUT: La clamorosa retromarcia de La 7 che ha “emigrato” il basket su La7d…. Teniamo duro e parafrasando il grande Giovannino Guareschi ne “il Diario Clandestino” il basket “non muore neanche se l’ammazzano”… anche se ci stanno andando vicino.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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