Reggio Emilia-Siena, l’Auditel ha detto 0,17%!

Solamente 42.000 presenze  per la prima domenicale Tv delle 20.30 di Rai Sport, fervono le contrattazioni per l’anticipo della domenica mezzogiorno (La7) e il lunedì sera (Rai Sport).

42.000  questo  il  numero  di  presenze che l’inAuditel desume dai soliti (pochi per me)  meter che governano le campagne pubblicitarie e giustificano acquisti o mancati  tali ,  per la partita d’apertura su RaiSport1 (ore 20.30). Parliamo di Trendwalker-Montepaschi.

Se guardiamo le percentuali,  per scaramantici e superstiziosi in genere c’è da fare gli scongiuri, mentre per chi ne valuta il valore numerico c’è da preoccuparsi : 0,17% .

EA7, en plein Armani negli ascolti Tv!

Nel report sulla stagione Rai Sport-La7 Mps Siena non figura fra le Top Five, la sorpresa è Teramo-Milano 8maggior share), la più vista la classica  Varese-Milano (268.981). Questa la stima ufficiale sull’andamento del primo anno con la doppia telecronaca, chiaro e digitale, in un report interno inviato ai club.

“Nel girone di andata del campionato di Serie A 2011/12 secondo lo studio effettuato da Stage-Up per conto della Lega, le 32 gare trasmesse in diretta tv hanno avuto 130.619 spettatori di ascolto medio per un aumento rispetto alla stagione precedente del 265%, in coincidenza del passaggio dalla pay-tv alle emittenti in chiaro. Lo share medio è stato dello 0.72%, con un incremento del 300%. I contatti netti 744.700, ovvero il 289% in più”.

Ecco le prime 5 ( gara e fra parentesi televisione, audicence, share, contatti: EA Armani-Cimberio   (RaiSport1,   268.981,   0.98%,  935.773 ),  Banca Tercas Teramo-EA Armani  ( La7,  219.359,   1.61% ,  1.129.406 ), Scavolini-EA Armani  ( La7,   216.049 ,  1.34% , 1.479.777),    Sidigas Avellino-Benetton   (La7 ,  215.603 ,  1.48% ,  1.042.934) , Bennet-EA Armani  ( La7,   215.031,   1.24% ,  1.196.382).

Perchè il basket in tv non cresce

L’Auditel falsa un giudizio sulle telecronache riguardanti il basket, ma  il problema parte dall’offerta “low profile”. Come tradizione vuole il sarto veste male , il medico non si cura più di tanto e il barbiere ha la barba lunga ed ha un inizio di calvizie. Io faccio il regista, ho studiato al liceo scientifico e sono scarsino anzichenò in matematica.

Però quando le cifre degli ascolti televisivi del girone d’andata  mi sono  fatto subito un idea complessiva. La prima cosa che salta agli occhi è che se si voleva dare una maggiore cassa di risonanza  rispetto agli anni precedenti la cosa non è stata così macroscopica, anzi.  Un’altra è che i numeri sono stranamente vicini e simili a gruppi.

In che senso? Nel senso che , operando su un campione poco esteso (5200  meter)  per circa 14.000 e spicci persone,  le variazioni sono date dal numero globale (in statistica universo)  divise  per le unità campione Auditel.  Da lì vedete quei numeri stranamente vicini : Esempi: i 484mila contatti di Pesaro – Avellino del 27/11 con i 485mila di Biella-Venezia oppure i 91.941 di audience media di Venezia-Siena  del 29/1  e i 91.316 di Bologna vs Siena  concludendo (perche non c’è cosa che annoi come i numeri) con i 215.031 di Cantù – Milano del 26/12 e 215.603 di Avellino – Treviso.

Basket in Tv, il vero boom sarà sul web

Affluenza del pubblico da zoccolo duro anche con le 17, il digitale ha penalizzato il basket che puntava al chiaro,  il flop di Roma anche sugli spalti, 1300 presenze in meno. Fra il perché e il parquet…

“Mi piacerebbe cantar, una canzone intelligente, con un suo filo logico portante…” (Cochi e Renato)

Ogni tanto viene voglia di parlare di massimi sistemi e di considerazioni generali… E cosa c’è di più generale dei numeri e di quando vengono analizzati e non solo dati … E interpretati… Se pensiamo che ancora adesso vengono investiti miliardi su un campione di 5200 meter (Auditel) che genera numeri quanto meno discutibili , allora si possono anche trarre considerazioni sui numeri di metà campionato del pubblico  di Legabasket.

La7 manda il Basket sul digitale per scarso auditel?

Il match di cartello Cantù-Bologna seguito dallo 0,67%, solo 30 mila utenze per la domenica sera sul Rai Sport1, ammirevole contributo delle “sorelle minori”. Questa volta per aumentare le difficoltà ho aggiunto anche , oltre al netcasting , alla partita Rai e la registrazione di quella de La 7, anche una diretta di una privata dove andava in onda Biella – Milano. Così per gradire.

Qual è il succo della storia, dove voglio arrivare? Voglio mettere in evidenza una tendenza alla quale si dà importanza, ma neanche tanto: ormai non c’è più solo la televisione e la radio, ci sono altri media a distribuirsi la torta dell’interesse del pubblico. Soprattutto sono tantissimi canali video, tantissimi audio e un infinità sulla rete. Come si fa a concentrare l’interesse del pubblico? Con sistemi tradizionali, nessun artificio strano: la promozione a tappeto, partendo dalle famiglie, le scuole, i social network, il tam-tam su web e sui mezzi tradizionali d’informazione.

Se l’offerta è capillare altrettanto dev’essere l’informazione e la promozione.  I “numeri” sui quali si ostinano a leggere interesse o disinteresse non sono più solo televisivi o radiofonici e poi,  soprattutto,  si deve tornare a considerare una cosa tralasciata da tempo: il gradimento. Perché è vero che il tifoso guarda una partita anche in un videocitofono se il condominio la trasmette ma non è detto che gli piaccia.

Auditel basket Armani Milano la più amata in tv

Nonostante un black out tecnico (e non solo…), l’anticipo di Teramo ha fatto salire gli ascolti: 1,53% con 203.000 ascolti, ma tutto ancora non funziona. Mi piacerebbe potervi riferire la data precisa ma la memoria non arriva così lontano: il tema è il rapporto tra la qualità di un prodotto e gli ascolti. Mi ricordo ,ed è qui che manca il dettaglio ma del fatto sono sicurissimo, che uno dei migliori ascolti di sempre (sempre Auditel non docet) di eventi sportivi in Italia fu un incontro della nazionale di calcio  mandato in onda in deroga ad uno sciopero Rai. Riprese effettuate con una sola telecamera,  senza commento e con l’audio del campo, fece enne milioni d’ascolto. La qualità ve la lascio immaginare eppure le persone , e tante, rimasero lì fino alla fine nonostante la povertà delle immagini.

Perché questo preambolo  modello “c’era una volta”?  Perché su La 7 la partita Banca Tercas-EA7 ha fatto buoni numeri (sempre con il mio perenne dubbio-Auditel), in proporzione con i soliti , non certo in assoluto. E lo ha fatto su una partita che ha avuto ogni sorta di problema tecnico , compresi più di due minuti di segnale a nero (con tanto di cartello modello “ci scusiamo per l’interruzione…” ed il commento radiofonico di Francica Nava e del Pozz.

Il basket in tv nel trenino di Carlo Conti

L’Auditel  boccia il Capodanno Rai e si conferma nemico del basket, anche se ci si esalta  persino se la Spaghetti League fa l’1 per cento di share. Risveglio sonnolento dai festeggiamenti di fine anno, più vicini al mezzogiorno che all’ora di colazione. Si accende la tv per sapere cosa è successo e, tra le notizie di botti, vittime, feriti , feste con più o meno Vip, danno (ovviamente su mamma Rai) la notizia che chi è stato a casa ha guardato la diretta Rai con i trenini di mezzanotte. Bella forza, praticamente non c’erano alternative: è da quando ci lavoravo io che il Biscione non fa più dirette vere a Capodanno e soprattutto non ci provano neanche…

L’orgoglio di aver “vinto” la serata con un prodotto che di buono aveva solo il conduttore fa pensare a quando l’Auditel aveva quasi un senso perché i canali erano pochi e i numeri essendo più grandi erano attendibili. Che c’entra però con il basket televisivo? Nel turno infrasettimanale c’è stata solo la Rai a produrre una partita: EA7 contro Acea, cioè “lo scontro tra metropoli” di Bianchiniana memoria, solo con nuovi protagonisti. Colpo d’occhio quasi passabile per una Milano che normalmente il 3 gennaio è spesso in vacanza e ancor più di frequente impigrita dai succhi gastrici e dalle nottate festaiole. L’anello grande del Forum era discretamente pieno (quello superiore aveva i suoi bravi teli neri a schermare le persone vestite da seggiolino) e la qualità delle immagini era leggermente migliore del solito. E gli ascolti?

Baskondominio: il flop in tv. Ecco perché

Ecco le ragioni che hanno determinato il flop della partita  del sabato su La7, con 104 mila telespettatori.

In questi giorni gira tra le varie pubblicità anche quella di una pubblicazione che spiega come affrontare le riunioni di condominio, i suoi problemi, le beghe tra condomini, le risse con l’amministratore e via battibeccando.

Potrebbe essere distribuita tra le varie aree di potere che gestiscono questo povero basket: sballottato tra diritti legali e diritti sportivi, decisioni prese e non applicate, decisioni evitate e comunqe applicate ,poca promozione mal gestita e peggio  proposta. Una televisione che si doveva  fare veicolo di promozione e che si auto evira con prodotti che sarebbero stati scarsi 15-20 anni fa creando un rimbalzo  degno  di Dennis Rodman (con auto canestro, però…).

Perché l’Auditel boccia il basket

UN REGISTA IN REGIA – I palazzetti pieni smentiscono i dati d’ascolto del campionato precipitati al minimo

  • Com’era l’acronimo? CVD? Come Volevasi Dimostare? Sbandierare gli ascolti che arrivano dopo Crozza come traino è come aver  attaccato un triciclo ad una Ferrari e poi dire che si è andati a 200 all’ora… Ma dai! Il risultato vero, è sulla partita e lì i numeri sono più attendibili (e nella quarta di campionato molto vicini a quelli di Sky che però è una Pay Tv,  vedi lo 0,67% di La7 per 104.000 spettatori di media  sul chiaro e lo 0,53% di Rai Sport per 143.000 sul digitale, ndr).
  • Per citare Totò e Peppino : “apriamo una parente…”.
    Parliamo di Auditel. Parere mio, con l’attuale situazione della televisione non è più funzionale e si presta più ad essere inattendibile che il contrario . Cito da Yahoo Answers :
  •  “la società AGB Italia, per conto di Auditel, ha istallato nella casa di circa 5.200 famiglie italiane (corrispondenti a 14.000 individui) un piccolo apparecchio, detto meter, collegato ad ogni televisore della casa e alla linea telefonica, che registra su quale canale è sintonizzato il televisore. (….) Il meter è composto da 3 unità: il monitor detection unit (MDU), che rileva lo stato di accensione e spegnimento dell’apparecchio televisivo, il canale su cui esso è sintonizzato; l’handset (“telecomando”), attraverso il quale la famiglia-campione seleziona il numero di persone che guardano la televisione; il meter vero e proprio, unità centrale di memoria, che trasmette i dati degli MDU provenienti dai vari televisori della famiglia-campione alla centrale attraverso la linea telefonica. I dati vengono poi elaborati al computer centrale di Milano e pubblicati la mattina seguente poco dopo le ore 10.”