Basket & Tv: no replay, no party…

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La seconda puntata dei…Flop Tel, gli oscar annuali della televisione.

Una piccola parentesi per ringraziare sia tutti quelli che hanno partecipato in quel di  Gambolò  a “Gambolò chiama il grande basket” e gli organizzatori che mi hanno coinvolto riuscendo a non farmi sentire “fuor d’acqua”. E’ stata una serata emozionante, grazie ancora.

Perché matti da allegare? Perché come tutti gli allegati a stampa di ogni genere anche i matti in questione spesso finiscono nei rifiuti, raramente servono e ancor meno aggiungono qualcosa al prodotto iniziale. Sostituite ai matti lo scorporo del campionato  televisivo nei tanti pezzi in cui lo potete vedere e capirete che ci troviamo, noi ammalati e appassionati di basket, delle cose di cui non ricorderemo altro che la scarsa qualità delle riprese, la rivedibilità (in questo caso si può scrivere riascoltabilità, direttore?) dei commenti  e la mancanza d’informazione in merito alle singole partite.

L’unica vera novità che poteva portare ossigeno e promozione  al campionato, cioè  la possibilità delle locali di trasmettere le partite quando queste sono fuori casa, si è rivelata un boomerang.

Qualitativo perché la maggioranza delle società o hanno i budget risicati e non possono spendere per quelli bravi a produrre in tv le partite con risultati deprimenti . Inoltre molte tv locali hanno segnali  (DT o non DT) peggiori quasi a confronto con i  VHS in auge 15 anni fa. Quantitativo perché chi è dotato di “pesantezza di sedere “(leggi poca voglia di uscire di casa), si accontenta e la guarda da casa, riducendo le poche entrate in più possibili nei vari palasport.

Ultimamente poi ho avuto un’informazione che mi ha chiarito molte cose: il capitolato imposto alle società che producono  le partite prevede  sì quattro telecamere, ma un solo replay. Quel che significa è facilmente intuibile: se la telecamera che viene assegnata al replay è fuori formato o sta lavorando su altre cose oppure ha dei problemi, non ci sarà il replay. Altro effetto è che, o hai dei cameraman iperadrenalinici oppure avrai delle telecamere inutilizzate il più delle volte , perché il basket televisivo vive nei ritagli di “non gioco”, ovvero quando la palla non è viva e l’unico modo di sfruttare questi tempi è  o sapere chi e che cosa riprendere praticamente in tempo reale , oppure riproporlo con i replay… che non ci sono, quindi…

Riprendiamo  la “Top Tel” (o “Flop Tel”) con la 2.a puntata degli Oscar stagionali della rubrica “Un Regista in regia”:

4° posto : la scelta di affidare le riprese a personale sui generis, senza creare tramite riunioni, stages e quant’altro,  le basi di conoscenza delle regole essenziali per far inquadrare  il protagonista dell’azione anziché l’allenatore o l’arbitro perché non sai chi ha fatto cosa…

3° posto: L’effetto rimbalzo degli appassionati che piuttosto che guardarsi una brutta partita vanno nei (sempre troppo pochi ) campetti a giocare con gli amici o con i figli.

2° posto : le televisioni coinvolte nel nuovo contratto , che invece di contattare i colleghi che hanno già esperienza decennale di riprese del basket televisivo hanno fatto la solita scelta al ribasso. Nel senso: chi costa meno? Quello? Ok! Poi non importa se è un bravo professionista ma non mastica pallacanestro neanche per caso. Oppure , nell’azienda di stato, chiedere tra la molteplicità di registi giovani e non , chi ne sa qualcosa di questo benedetto sport e fargli prendere in mano il prodotto? Difficile?

1° posto (anche se tutte le posizioni di questa classifica sono in realtà ex-aequo): indeciso tra il sottoscritto che non ha avuto il coraggio (forse la fiducia, più che altro) di dire “se volete sono qui” o chi gestisce la baracca che non ha avuto il coraggio (sinora) di mettere in mano ad un vero manager esperto di PR e marketing tutto l’ambaradan…

P.S  io non mi sono proposto perché sono uno stanziale, uno abituato a stare nel proprio nido e sono 21 anni che nel posto dove lavoro mi trovo (tra alti e bassi ma è normale) bene, quindi ci volevano garanzie che tuttora non vedo.

Spero che la prossima stagione sia utile per correggere il tiro…

Giancarlo Fercioni – Regista tv

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