Basket & Tv: no replay, no party…

La seconda puntata dei…Flop Tel, gli oscar annuali della televisione.

Una piccola parentesi per ringraziare sia tutti quelli che hanno partecipato in quel di  Gambolò  a “Gambolò chiama il grande basket” e gli organizzatori che mi hanno coinvolto riuscendo a non farmi sentire “fuor d’acqua”. E’ stata una serata emozionante, grazie ancora.

Perché matti da allegare? Perché come tutti gli allegati a stampa di ogni genere anche i matti in questione spesso finiscono nei rifiuti, raramente servono e ancor meno aggiungono qualcosa al prodotto iniziale. Sostituite ai matti lo scorporo del campionato  televisivo nei tanti pezzi in cui lo potete vedere e capirete che ci troviamo, noi ammalati e appassionati di basket, delle cose di cui non ricorderemo altro che la scarsa qualità delle riprese, la rivedibilità (in questo caso si può scrivere riascoltabilità, direttore?) dei commenti  e la mancanza d’informazione in merito alle singole partite.

Le baruffe cestotte

Questo giro volevo parlarvi di un’immaginaria (ed immaginifica…o inimmaginabile chi lo può sapere?!)  top ten di quelle che una volta mandavo anche in onda dove atletoni spaccavano il canestro con fortissime schiacciate o tiri  “da casa loro” o “dagli spogliatoi” (!!!) . Però ho virato sulla notizia del giorno  che è proprio relativa ad una cosa di cui mi occupo e cioè il baskeTv: forse solo chi si occupa di ricamo acrobatico  o di cucina alternativa non ha sentito del “gran rifiuto” di RaiSport a mandare in onda Cantù vs Siena virando sulla finale di Hockey dopo peraltro averla originariamente programmata. E qui ognuno, giustamente, ha detto e scritto la propria opinione in merito.

Basket in Tv uovo di Pasqua senza sorprese

Quattro telecronache in cerca di …autore

Te ne stai a casa, magari ti vedi una partita o in tv o in qualche palasport,  strafogata pasquale e pasquettale in compagnia dei propri cari e il riposino rilassante per digerire quello che hai mangiato o visto.

Sempre che non approfitti di un raro, lungo weekend per sistemare qualcosa, riordinare un box o una cantina, dimenticarsi di uno dei meeting di basket  come quello di Lissone (mannaggia!), guardare brandelli di partite per un fine settimana che poteva essere di grande impatto promozionale e risultata invece una frammentazione dall’apparenza casuale.

Dal Superbowl Tv Show ai nostri piccoli progressi nel basket

IO VEDO POSITIVO…Nonostante questa mattina sia stata la più fredda da anni e nonostante le disavventure per l’auto che non parte bisogna essere positivi, anche se si fa fatica.

Televisivamente oggi non stato è per nulla faticoso, dopo aver visto la migliore tra le dirette sportive mondiali…

Il Superbowl  (la finale del campionato NFL) anche per chi ci capisce poco o nulla di football americano  è televisivamente un appuntamento unico e per gli addetti ai lavori ancora di più. In questa produzione televisiva vedi cose che noi umani italiani e non, per ora, possiamo solo  immaginare o sfiorare da lontano.

Final Eight su La7, il programma della Coppa Italia in tv

Il basket su La7 e La7d: il binomio prosegue anche in vista delle Final Eight della Coppa Italia 2012 per le quali la rete di Telecom Italia ha messo in previsione anche lo streaming sul web di tutti gli incontri all’indirizzo www.la7.it.

Telecronache affidate al duo composto da Ugo Francica Nava e Gianmarco Pozzecco. Il programma dettagliato della competizione:

 

  • Giovedì 16 febbraio

Montepaschi Siena-Banco di Sardegna Sassari alle 17.45 in diretta su La7d (replica alle 2.00 su La7)
EA7 Emporio Armani Milano-Canadian Solar Bologna alle 20.30 in diretta su La7d.

 

  • Venerdì 17 febbraio

La7 manda il Basket sul digitale per scarso auditel?

Il match di cartello Cantù-Bologna seguito dallo 0,67%, solo 30 mila utenze per la domenica sera sul Rai Sport1, ammirevole contributo delle “sorelle minori”. Questa volta per aumentare le difficoltà ho aggiunto anche , oltre al netcasting , alla partita Rai e la registrazione di quella de La 7, anche una diretta di una privata dove andava in onda Biella – Milano. Così per gradire.

Qual è il succo della storia, dove voglio arrivare? Voglio mettere in evidenza una tendenza alla quale si dà importanza, ma neanche tanto: ormai non c’è più solo la televisione e la radio, ci sono altri media a distribuirsi la torta dell’interesse del pubblico. Soprattutto sono tantissimi canali video, tantissimi audio e un infinità sulla rete. Come si fa a concentrare l’interesse del pubblico? Con sistemi tradizionali, nessun artificio strano: la promozione a tappeto, partendo dalle famiglie, le scuole, i social network, il tam-tam su web e sui mezzi tradizionali d’informazione.

Se l’offerta è capillare altrettanto dev’essere l’informazione e la promozione.  I “numeri” sui quali si ostinano a leggere interesse o disinteresse non sono più solo televisivi o radiofonici e poi,  soprattutto,  si deve tornare a considerare una cosa tralasciata da tempo: il gradimento. Perché è vero che il tifoso guarda una partita anche in un videocitofono se il condominio la trasmette ma non è detto che gli piaccia.