I grandi del basket, Aleksandar Djordjevic

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Il nostro viaggio alla scoperta dei grandi del basket fa tappa ancora una volta in Europa, in particolare nella ex Jugoslavia, terra che vide crescere Aleksandar Djordjevic, uno dei più grandi talenti del Vecchio Continente. Appena diciannovenne venne mandato in campo dal Partizan Belgrado, dove giocò per sei stagioni, mettendo in bacheca 3 scudetti, una Coppa Korac ed una Coppa dei Campioni.

I confini nazionali erano poi diventati troppo stretti per il playmaker, che decise di accettare la corte dell’Olimpia Milano. Due stagioni vissute intensamente, da vero leader della squadra, tanto che al primo tentativo riuscì ad alzare la Coppa Korac. Nessun titolo invece nelle due stagioni successive, quando Sasha indossò la maglia numero 20 della Fortitudo Bologna, nonostante l’altissimo livello delle sue prestazioni.

Venne poi il momento di ritentare l’avventura americana (qualche anno prima aveva fatto parte dei Boston Celtics, senza però giocare neanche un minuto). Nel ’96 a scommettere su di lui furono i Portland Trail Blazers, che – oltre al debutto nel basket stellare – gli permisero di collezionare otto presenze, prima che decidesse di salire sul primo aereo per tornare in Europa. Lo accolse il Barcellona, dove contribuì alla conquista di una Coppa Korac e di un titolo nazionale, prima di passare agli acerrimi nemici del Real Madrid per conquistare ancora uno scudetto.

Dopo l’abbuffata di successi, Sasha Djordjevic scelse di chiudere la carriera in Italia, giocando prima nella Scavolini Pesaro, poi ancora nell’Olimpia Milano.

Appesa la canotta al chiodo, il serbo tentò la carriera di allenatore, guidando per una stagione proprio la squadra milanese. Qualche anno di stop e rieccolo ai bordi del parquet, per guidare nella stagione in corso la Benetton Treviso.

Per concludere, ricordiamo che Sasha Djordjevic ha messo in bacheca anche tre Ori Europei, un Oro Mondiale ed un argento Olimpico con la canotta della nazionale (Jugoslavia e Serbia).

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