LeBron scatenato, Miami minaccia Chicago

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I vicecampioni a una sola vittoria dai Bulls nella Western Conference hanno vinto la terza gara in trasferta. Terzo successo con Golden State: impreciso Ellis, ci pensa David Lee. I Clippers fermati da Dallas che stanno recuperando. Sono tre gli argomenti principali di questi giorni nella NBA: 1) può Jeremy Lin giocare sempre a questi livelli ed è possible la coabitazione con Melo Anthony nei Knicks?, 2) il problema alla schiena di Derrick Rose può pregiudicare le ambizioni, specie col ritorno di Miami che vincendo anche a Milwaukee hanno avvicinato i Bulls, 3) La famiglia Maloof non firma l’impegnativa per costruire nel cuore di Sacramento la nuova arena, vende la squadra  e si fa avanti Seattle orfana da anni dei Sonics?

In attesa del ritorno in campo dei Knicks stanotte a Toronto, lunedì notte Miami ha raccolto gloria a Milwaukee con una superba partita di LeBron, MVP della Lega, 35 punti, (16-21), 8 rimbalzi, 3 assist, più 22 di Wade e 13 (con 3/4 dall’arco) di Mario Chalmers che cresce nell’economia della squadra. Dopo il ko di Orlando (solo 89 punti),  ha superato i 100 vincendo a Washington, Atlanta (+20!) e Milwaukee (+18)  e va a 22/7, una sola vittoria in meno di Chicago (23/7) che ha tirato un sospiro di sollievo dopo la visita specialistica alla schiena di Derrick Rose, anche se permangono i problemi di recupero mentre la stagione incalza e siamo vicini ormai al giro di boa.

Milwaukee ha pagato la serata-no di Brandon Jennings (12 punti, 2/6 da 3) compensata dalla miglior  partita della stagione  di Carlos Delfino (24 punti) il ragazzo argentino di Santa Fe lanciato dal basket italiano e  tornato starter della franchigia di Milwaukee, mentre coach Scott Skyles preferisce utilizzare il turco Yliasova come cambio.

Monty Wiliams è il coach più jellato della Lega, oltre a Eric Gordon, la star che ha giocato solo 2 gare, gli sono venuti a mancare Jack, Landry, Smith, è scomparso nuovamente  DeJuan Summers , il fuggiasco di Siena, messo in squadra per la prima volta dopo 12 gare. Per questo Marco Belinelli può giocare più di 30 minuti come titolare (13 punti,  male nel tiro 3/13 e 1/5 da 3,  il messicano Gustav Ayon, lasciata la Spagna,  è stato promosso a centro titolare da 3 gare con discreto successo (35’, 13 punti, 9 rimbalzi) e ha dovuto nuovamente bloccare la partenza di Rich Kaman, l’ex Clippers che grazie al passaporto tedesco è stato il miglior rimbalzista agli europei,. Il rosso malpelo degli Hornets è un professionista esemplare, e ha risposto con 27 punti e 13 rimbalzi che hanno permesso a New Orleans di spezzare contro Utah, squadra al di sopra del 50% di, la serie negativa che durava da 8 giornate.

I quattro turni di riposo concessi a Dirk Nowitzky che ha pagato lo sforzo degli europei saltando l’estate sono stati la principale ragione della sua resurrezione, e il tedesco richiamato per l’All Star di Orlando del prossimo fine settimana (domenica 26 febbraio) contro i rampanti Clippers  ha trascinato con 22 punti i Maverick al quarto successo consecutivo e sono con 18/11 al 4° posto nella Western Conference davanti ai Lakers che cercano di risolvere i problemi dell’attacco con Gilbert Arenas messo alla porta da Orlando per i problemi fisici e le 50 partite di sospensione per essersi presentato al’allenamento con una pistola in tasca. I Clippers hanno perso di misura, Chris Paul è apparso nervoso (un tecnico, 5 palle perse) e non sono stati sufficienti  i 23 punti di Caron Butler (7/18, 5 bombe su 10,m 8 rinbalzi) perché il problema di coach Vinnie Del Negro è il sostituto di Chancey Billups, fuori per il resto della stagione. Problema aperto se Randy Foye gioca come a Dallas, vedi lo 0/11, con 0/4 da 3 che ha permesso a Dallas di Chiudersi in difesa.

I top della giornata nelle varie specialità  hanno confermato le loro quotazioni, 35 punti per LeBron James, 15 rimbalzi per Kevin Love e 14 assist di Steve Nash. Sulla scelta del 38enne canadese per l’All Star Game era stata creata una polemica giornalistica approfittando dello scontro con colui che avrebbe dovuto essere chiamato. Ovvero Monta Ellis. Ma l’ex liceale della Bob Lanier School di Jackson, Missisipi,  passato a 19 danni direttamente alla NBA (come n.40 del draft)  ed esploso  con cifre a livello di Lebron e Kobe (25,5, 5,3 assist, 2,3 rimbalzi, 2,3 recuperi) e che pochi giorni prima aveva segnato 48 punti contro Oklahoma e 33 nell’ultima con Houston ha sentito troppo la sfida e la partita n.400 è stata fra le più tormentate, con uno 0/7 iniziale, un 2/12 a metà gara e 5/20 alla fine con 6/6 dalla lunetta e 7 rimbalzi.

Steve Nash non è caduto nella trappola, ha giocato per la squadra, servito  Marcin Gortat, migliore dei Suns autore di una stagione sorprendente,  il quale ha segnato 25 punti (11/17) e preso 12 rimbalzi. Nonostante questo asse di ferro, Golden State ha incassato il 3° successo consecutivo contro una squadra di pari classifica segnando 28 punti e 12 rimbalzi. David è quel centro-ala che i Knicks non hanno capito, un buon attaccante, ambidestro, che due anni fa per un infortunio alla mano non ha potuto vincere il mondiale in Turchia con la maglia Usa.

Risultati lunedì 13 febbraio: Charlotte-Filadelfia, Orlando-Minnesota 102-89, Milwaukee-Miami 96-114, New Orleans-Utah 86-80, Dallas-LA Clippers 96-92, Golden State-Phoenix 102-106.

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