Olimpiadi 2012 la Lituania perde capitan Javtokas

Brutta tegola per la nazionale di basket della Lituania a pochi giorni dal via delle Olimpiadi 2012 in programma a Londra. I lituani, infatti, perdono il loro capitano per il torneo olimpico: Robertas Javtokas è costretto a rinunciare alla competizione a causa di un infortunio a un piede.

Evidentemente costernati i referenti della nazionale, a partire dal tecnico Kestutis Kemzura che non nasconde l’amarezza:

“È una grossa perdita per noi”.

Il Dream Team soffre il Brasile ma Obama è sicuro dell’oro

Con 30 punti di Lebron gli Usa dopo aver battuto 80-69 il Brasile sono volati a Londra, e giocheranno con Argentina e Sppagna prima del debutto il 29 contro la Francia.

Barack Obama ha lasciato il Verizon Center  di Washington a 31” secondi dalla fine sul rassicurante canestro di LeBron contro il Brasile, con molto entusiasmo e una  bella cornice di folla. Oltre al presidente era presente anche Biden, e il vedere in tribuna  questi grandi  personaggi sembra sia una delle ragioni della non facilissima vittoria del Dream Team contro il Brasile per 11 punti, 80-69. James è stato il trascinatore con 30 punti, ancora dunque  una grande partita in questo suo straordinario 2012.

Amichevole Usa-Brasile 80-69, Lebron fa 30

Si è trattato di un test amichevole in vista delle Olimpiadi 2012 di Londra ma la fase di avvicinamento della squadra di basket degli Stati Uniti pare ancora in periodo di rodaggio se è vero che nella sfida contro il Brasile, a ben figurare sono stati proprio i verde oro, capaci di dare del filo da torcere agli americani.

Poi, certo, è bastato un abbozzo del vero Lebron James per tenere a bada i carioca, i quali paiono già in condizione di forma brillante. La sfida si è conclusa con il punteggio di 80-69 in favore del quintetto a stelle e strisce che è stato lusingato della presenza del presidente Barack Obama.

Con Usa-Francia fra due settimane si aprono i Giochi

Fra due settimane cominciano le Olimpiadi di Londra, il torneo di basket  maschile scatta il 29 luglio, il giorno dopo l’inaugurazione con i miti del Dream Team a sfilare fragli atleti di sport diseredati.

Con le qualificazioni di Caracas di Russia, unica imbattuta,  Lituania e Nigeria le 12 squadre sono state divise in 2 gironi di 6. Si ritrovano di fronte Lituania e Nigeria e le due rappresentanti africane Tunisia e Nigeria, mentre la Russia schiva gli Stati Uniti campioni olimpici uscenti che presenteranno a 20 anni di distanza dalla nascita del Dream team l’ultima versione, con LeBron, Bryant, Anthony,  e 7 new star  rispetto al successo di Pechino. La NBA ha infatti mandato alla Federbasket Usa un messaggio chiaro: dalle prossime Olimpiadi  la rappresentativa sarà una under 23, magari con un paio di fuori-quota come per il calcio, per puntare invece sulla World Cup  che diventerà dal 2014  a Madrid l’evento del basket numero uno.

Parla Kobe Bryant e Michael Jordan se la ride

Una dichiarazione che è parsa sinonimo di sicurezza per molti è poi significata per alcuni sfrontatezza. E se tra gli alcuni vi è anche un certo Michael Jordan, ecco che le parole in questione assumono un peso specifico ancor più significativo. La frase incriminata è quella di Kobe Bryant:

“Non ho dubbi che la squadra olimpica del 2012 potrebbe battere il Dream Team del 1992 in un singolo match”.

Questa frase di Bryant, protagonista annunciato del torneo di basket olimpico a Londra, ha provocato la replica stizzita di Michael Jordan, il Mito, che Bryant raggiungerà come vincitore di due ori ai Giochi in caso di successo degli Usa a Londra.

Londra 2012 Usa senza Griffin per infortunio

Amichevole in grado di preparare al meglio il percorso di avvicinamento a Londra 2012 per le Olimpiadi ma con strascichi amari per un infortunio occorso a Blake Griffin che non sarà della competizione. Il Dream Team Usa di basket ha sconfitto per 113-59 la Repubblica Dominicana in un’amichevole di preparazione a Londra 2012 giocata a Las Vegas.

Il coach Mike Krzyzeski ha schierato un quintetto titolare formato da Tyson Chandler, LeBron James, Kobe Bryant, Carmelo Anthony e Chris Paul e dopo pochi minuti ha mandato in campo Kevin Durant al posto di Chandler.

Olimpiadi di Londra con più Africa

Dopo la Tunisia, anche la Nigeria targata Usa ai Giochi. Bocciate le squadre balcaniche Grecia e Macedonia e sudamericane, premiate la Russia, la più forte e la regolarissima Lituania negli ultimi 20 anni fa il 3° e 4° posto. Riparte l’Italia dopo Londra.

Bocciate le squadre balcaniche. Sono loro le grandi deluse delle qualificazioni olimpiche, forse ancor più – anche se si giocava a Caracas – delle  tre sudamericane Venezuela, Repubblica Dominicana e Portorico forti di giocatori NBA: i vari Greivis Vasquez degli Hornets, Al Horford e Francisco Garcia degli Hawks e dei Kins di Sacramento, Josè Barea ex campione con Dallas ceduto a Minnesota. Pollice verso per la Grecia, squadra di grande tradizione e vincitrice quest’anno dell’Euroleague grazie al ceppo nazionale, e  la Macedonia-Fyrom che ha sciupato l’opzione di Bo McCalebb. Grande sorpresa degli ultimi europei, non si è ripetuta perché i gemelli Stojanovski e Cegeski sono stati la brutta copia di se stessi  e l’ex senese Vlado Ilievski e Pero Antic, pilastro dell’Olympiacos vincitore dell’Euroleague, hanno pagato in un colpo solo lo stress di una stagione pesantissima. Da qui le deludenti prestazioni di tiro di una squadra che fonda soprattutto la sua forza sul tiro pesante. Stavolta il rischio ha avuto il suo prezzo perché il tiro dall’arco è un boomerangm, e la Macedonia ha pagato pedaggio ai rimbalzi e fin dalla prima gara persa con l’Angola è stata in difficoltà.

Olimpiadi Londra 2012 Russia e Lituania qualificate

Dopo l’incredibile eliminazione della Grecia, non tradiscono le nazionali maschili di Russia e Lituania che si sono qualificate per il torneo olimpico di Londra 2012, dove si scontreranno nel girone A con la Francia e gli Stati Uniti.

I russi hanno conquistato il pass battendo la Nigeria 85-77 nella semifinale del torneo di qualificazione in corso in Venezuela, mentre la Lituania si è imposta nell’altra semifinale sulla Repubblica Dominicana con un ampio 109-83.

La Nigeria, che nei quarti ha eliminato a sorpresa la Grecia, e i dominicani si affronteranno oggi a Caracas per disputarsi l’ultimo posto disponibile per i Giochi. Il vincitore sarà inserito nel girone B, con Spagna e Brasile.

Londra 2012, ecco il Dream Team Usa made in Nba

Finalmente annunciata la lista definitiva del roster che difenderà i colori degli Stati Uniti nel corso delle Olimpiadi 2012 di Londra nel tentativo di bissare l’oro olimpico conquistato a Pechino nel 2008. LeBron James e Kobe Bryant guidano il gruppo destinato a schiacciare ogni avversario nel torneo a cinque cerchi. Ecco il gruppo a disposizione del coach Mike Krzyzewski: Carmelo Anthony (New York Knicks), Kobe Bryant (Los Angeles Lakers), Tyson Chandler (New York Knicks), Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Blake Griffin (Los Angeles Clippers), James Harden (Oklahoma City Thunder), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), LeBron James (Miami Heat), Kevin Love (Minnesota Timberwolves), Chris Paul (Los Angeles Clippers), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) e Deron Williams (Brooklyn Nets).

Il mosaico ha preso forma con l’ufficializzazione delle ultime 3 convocazioni: gli ultimi a salire sull’aereo, dopo gli allenamenti degli ultimi giorni a Las Vegas, sono stati Griffin, Harden e Iguodala. A casa restano Rudy Gay, Eric Gordon e Anthony Davis, prima scelta assoluta del recente draft. Il 19enne è stato penalizzato da un infortunio alla caviglia che, di fatto, gli ha imedito di allenarsi. Il suo forfait priva Krzyzewski di un lungo: gli Usa probabilmente avranno meno centimetri rispetto a qualche avversario, ma nessun rivale può vantare le qualità della corazzata a stelle e strisce.

La Grecia non si qualifica per Londra 2012

La notizia ha del clamoroso anche perché lo squadrone ellenico è da sempre una corazzata che si sposa in maniera simbiotica al basket che conta.

Invece, la Nigeria elimina di fatto la Grecia dalla presenza alle Olimpiadi 2012 di Londra dopo la sconfitta rimediata dalla squadra di coach Vassilis Spanoulis nei quarti di finale del torneo di qualificazione a Caracas, in Venezuela.

I nigeriani si sono imposti con il risultato di 80-79 e quel punto è amarissimo da digerire non solo per lo scarto minimo ma anche perché tiene lontano la Grecia dalle Olimpiadi.

Ora proprio la Nigeria può centrare la qualificazione per Londra in caso di successo contro la Russia o vincendo la sfida per il terzo posto con la squadra che uscirà sconfitta nell’altra semifinale.

Dream Team, solo 3 posti per Londra

Sono 5 i candidati , Rudy Gay, Eric Gordon, Andre Iguodala, Blake Griffin e James Harden, la selezione olimpica al lavoro dal 6 al 13 luglio a Las Vegas con un una selezione  dei migliori prospetti NBA. Ancora 3 posti liberi per il passo d’addio del Dream Team che avverrà a Londra dopo 20 anni di quello di Barcellona, una leggenda trasferita ufficialmente nella Hall of Fame col nome e cognome di tutti i protagonisti di quell’impresa.

Sono sicuri 9 giocatori, e precisamente Lebron James (Miami), Koby Bryant (LA Lakers), Carmelo Anthony (New York),  Deron Williams (New Jersey), Chris Paul (LA Clippers), Kevin Durant (Oklahoma), Kevin Love (Minnesota), Russel Westbrook (Oklahoma) e Tyson Chandler (New York). Gli altri candidate sono Rudy Gay (Utah), Eric Gordon (New Orleans), Andre Iguodala (Boston), Blake Griffin (LA Clippers, James Harden (Oklahoma).

Da Caracas le ultime 3 squadre per Londra

Dal 2 all’8 luglio il torneo di qualificazione maschile per i Giochi con molti bigs, fra i quali il dominicano Al Horford di Atlanta, il russo Kirilenko, il “macedone” McCalebb e i senesi Zisis e Kaukenas.

Tutto è pronto a Caracas per il torneo di qualificazione maschile che qualificherà le ultime 3 squadre per i Giochi Olimpiadi dal 27 luglio a Londra. Sono 12 le formazioni che tentano la fortuna: 4 per l’Europa Grecia, Lituania, Macedonia,  Russia, 3 per l’America Portorico, Venezuela, Repubblica Dominicana, la Giordania  e la Corea del Sud per l’Asia, la Nigeria  e l’Angola per l’Africa e la Nuova Zelanda per l’Oceania. Sono già qualificate Stati Uniti campione uscente con l’ultimo show del Dream Team di Lebron, Kobe Bryant, Anthony, Kevin Durant e Paul, la gran Bretagna paese organizzatore, Spagna e Francia per l’Europa, Argentina e Brasile per le Americhe, Australia per l’Oceania, Tunisia per l’Africa e Cina per l’Asia.

Nato l’imbattibile Dream Team per Londra 2012

Scelti i 20 della formazione Usa di basket che fa riferimento a coach Krzyzewski in vista delle Olimpiadi 2012 di Londra. Due sole novità tra cui l’ingresso dell’emergente Blake Griffin dei Clippers, con i suoi 22 anni la nuova star. Mike D’Antoni vice allenatore. Mentre la vecchia conservativa Europa riparte mercoledì 18 gennaio con 3 italiane  (Siena apre con Bilbao, giovedì Armani-Panathinaikos e Barcellona-Bennet) nelle Top 16 che dal prossimo anno cambieranno formula e alcune formazioni hanno grattato nelle ultime ore  il barile  del modesto mercato (lo sloveno Nachbar all’Unics Kazan, l’american-svizzero Brunner a Cantù, l’americano Mallet al Maccabia, l’americano supertatuato Acie Law dal Partizan all’Olympiacos)  la notizia più importante arriva dagli Stati Uniti, e riguarda la nascita del Dream Team  ultima versione, perché non è il caso di parlare di nuovismo con 18 giocatori sperimentati e diversi over 30.

La grande selezione per le Olimpiadi di Londra (27 luglio 12 agosto)  comprende 20 giocatori, e precisamente:

Olimpiadi 2012, i 20 preconvocati del Dream Team

L’appetito vien mangiando e la nazionale di basket a stelle e strisce non è ancora sazia di successi. E’ con questa logica che la Usa Basketball ha stilato una lista di venti giocatori tra i quali verranno scelti tra qualche mese i 12 che rappresenteranno gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Londra.

Gli americani vogliono evitare brutte figure in terra inglese e – soprattutto – contano di conquistare il terzo oro nella kermesse dei cinque cerchi. Di qui la decisione di puntare sulla “crema” della NBA, su quei giocatori che possono fare la differenza qualunque sia l’avversario da affrontare.