Il Dream Team soffre il Brasile ma Obama è sicuro dell’oro

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Con 30 punti di Lebron gli Usa dopo aver battuto 80-69 il Brasile sono volati a Londra, e giocheranno con Argentina e Sppagna prima del debutto il 29 contro la Francia.

Barack Obama ha lasciato il Verizon Center  di Washington a 31” secondi dalla fine sul rassicurante canestro di LeBron contro il Brasile, con molto entusiasmo e una  bella cornice di folla. Oltre al presidente era presente anche Biden, e il vedere in tribuna  questi grandi  personaggi sembra sia una delle ragioni della non facilissima vittoria del Dream Team contro il Brasile per 11 punti, 80-69. James è stato il trascinatore con 30 punti, ancora dunque  una grande partita in questo suo straordinario 2012.

Il Brasile è andato in vantaggio di 10 punti, 17-7 grazie ad Alex Garcia e alla doppia di Anderson Varejao, ex compagno di squadra di LeBron a Cleveland autore di 12 punti e 13 rimbalzi. Il Brasile si è difeso con le unghie e coi denti con la sua pattuglia NBA della quale fanno parte oltre a Varejao (Cavaliers) anche Leandro Barbosa (Indiana Pacers), Tiago Splitter (San Antonio) e Nenè Hilario (Washington).

Stuzzicato dai giornalisti come appassionato di basket sulla sua preferenza fra questo Dream Team e quello di Barcellona,  Obama ha parlato di scelta generazionale “perché quello del ’92 era del mio tempo”. E’  convinto che gli Stati Uniti  vinceranno anche stavolta  “perché non c’è nessun motivo per dubitare che questa squadra porterà a casa l’oro” offrendo anche una chiave tecnica di lettura come appassionato.  “L’importante è essere concentrati sul gioco”, ha detto per far capire che le troppe stelle devono rispettare questa priorità fondamentale nello sport, sacrificarsi e pensare al collettivo.

Ha poi  elogiato la figura di Kobe Bryant il quale, da parte sua, ha detto che  lascerà il basket entro 2-3 anni. Kobe ha riguadagnato in popolarità grazie alla riappacificazione con Vanessa, la madre delle due figlie, che aveva chiesto ufficialmente il divorzio per le troppe scappatelle di Black Mamba.

Finito il match test, il secondo dopo la facile vittoria con la Repubblica Dominicana (113-59), la formazione ha lasciato Washington col volo notturno per Londra e  lì concluderà la preparazione per le Olimpiadi con un’amichevole con la Gran Bretagna questo giovedì. E’ prevista  una puntata a Madrid per affrontare a Madrid l’Argentina, ex campione olimpico, e la Spagna nell’ultimo test prima dell’inizio dei Giochi che  prevede il debutto alle 14.30 del 29 luglio contro la Francia e nei giorni successivi gli altri incontri del girone per  raggiungere i quarti con Tunisia (31 luglio, 22.15), Nigeria (2 agosto 22.15), Lituania (4 agosto 14.30) e Argentina (6 agosto 22.15).

Intanto sul fronte del mercato, Carmelo Anthony  ritrovatosi a lavorare con l’ex coach Mike D’Antoni, assistente di coach Kryszewski, ha definito ridicola   l’offerta di 25 milioni di dollari che Houston ha fatto a Jeremy Lin. L’ uscita della star del Madison  significa che i Knicks non pensano lontanamente di pareggiare questa cifra pereferendo Jason Kidd, Raymond Felton e Pablo Prigioni , mentre i Lakers hanno preparato il “piano B” nel caso non riuscissero a chiudere l’operazione  Dwight Howard mandando  Andrew Bynum  a Orlando con  un bel  pacchetto di giocatori. Per questo viene dato per sicuro l’arrivo dell’esperto ma affidabile  Antwan Jamison che Mike Brown ha allenato ai Cavaliers, e autore di un’ottima stagione, con 17,2 punti e 6,3 rimbalzi, davvero un bel traguardo considerati i suoi 34 anni. Scartata l’ipotesi di Jermaine O’Neal (ex Boston) per i problemi al ginocchio.

In Europa anche i ricchi piangono, è fallita per 148 mila euro di debito Valladolid e anche la Liga ACB torna a 16 squadre come la Spaghetti League, fa bene il Partizan a lanciare i giovani, per questo ha richiamato come allenatore Dule Vujosevic  il quale dopo Leo Westermann, la guardia francese del Villeurbanne e della under 20, e Danilo Anjusic, 1,97,20 anni, lacvorerà anche su Djordja Gagic, centro  di 21 anni, 2, 10, dell’Hemofarm Stada messosi in luce nella Lega Adriatica il campionato serbo. “Sonoentusiasma – ha detto Gagic  che ha firmato per 4 anni – di giocare nel ruolo che ha consentito a molti giocatori di diventare delle stelle”. Da Vlade Divac a Nikola Pekic.

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