Parla Kobe Bryant e Michael Jordan se la ride

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Una dichiarazione che è parsa sinonimo di sicurezza per molti è poi significata per alcuni sfrontatezza. E se tra gli alcuni vi è anche un certo Michael Jordan, ecco che le parole in questione assumono un peso specifico ancor più significativo. La frase incriminata è quella di Kobe Bryant:

“Non ho dubbi che la squadra olimpica del 2012 potrebbe battere il Dream Team del 1992 in un singolo match”.

Questa frase di Bryant, protagonista annunciato del torneo di basket olimpico a Londra, ha provocato la replica stizzita di Michael Jordan, il Mito, che Bryant raggiungerà come vincitore di due ori ai Giochi in caso di successo degli Usa a Londra.

L’immediata replica di Jordan, evidentemente in disaccordo con l’ex collega:

“Una frase del genere mi fa ridere, è ridicola, e credo che fra le due squadre non sia possibile neppure un paragone. Bryant lo ha fatto, ma certo non è stata una delle cose più intelligenti che potesse dire. Ho sentito dire a Kobe che noi non eravamo abbastanza atletici ma invece lo eravamo. Ha detto anche che eravamo vecchi, e gli faccio notare che nel 1992 io avevo 29 anni ed ero all’apice della mia carriera. Scottie Pippen ne aveva 26 o 27, Charles Barkley 29 e così pure Pat Ewing e Chris Mullin. Quasi tutti avevano meno di 30 anni”.

L’unico vero Dream Team, quello dei Giochi di Barcellona 1992, ha riunito autentiche leggende del basket americano, visto che ne facevano parte, tra gli altri, anche Magic Johnson, Larry Bird, John Stockton, David Robinson e Clyde “The Glide” Drexler.

In tutto su dodici giocatori a disposizione di coach Chuck Daly, 11 sono entrati a far parte della Hall of Fame. Il Dream Team, di cui quest’anno ricorre il ventennale con tanto di divise commemorative prodotte dallo sponsor tecnico di ‘Usa Basketball’, vinse tutte le partite giocate in quell’Olimpiade, infliggendo alle squadre avversarie una media di 43 punti di scarto.

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