Il manuale del bravo telecronista di basket….

Il risultato cambia, eccome!  Per lo meno nelle telecronache del nostro basket. Sinora ho preso in considerazioni vizi e virtù televisive della pallacanestro italica e ho espresso opinioni in merito. Sottolineo “opinioni” con tutto quello che comporta. Sono una persona che lavora in questo campo da 30 anni (meglio non pensarci) quindi con un po’ d’esperienza, ma non è il verbo quello che esprimo, anzi  sono idee e impressioni in libertà condivisibili e non. Per esempio sabato notte ho curato la regia dello studio Nba della prima giornata dei playoff su SkySport 2 e a parte un’invidia smodata per la grande profusione di mezzi e gadget televisivi  dai campi di Chicago e Miami , ho visto anche cose che non mi sono particolarmente piaciute.

Ma cosa, vi chiederete? Tipo stacchi durante il gioco da punti di vista poco ortodossi , tipo la telecamera dietro le panchine della squadra o in mezzo al pubblico. Mentre meravigliose per la lettura delle azioni le telecamere remotate sopra i canestri ad inquadrare la metà campo opposta e addirittura spettacolari le mini-camere remotate con ottiche fotografiche montate alla base dei canestri.

Tv, questo basket di tutti i colori

Questa volta  Acea Roma vs EA7 Milano: unica partita  di basket italiano in onda il 25 aprile in un florilegio di calcio nazionale e non tra un ricupero e l’altro, e son riuscito a vedere pre e post partita, anche perché coinvolto anche come appassionato-tifoso.  La regia ha raccontato quello che è successo e questo per me è la conditio sine qua non  per una buona regia, il commento come sempre quando c’è Fanelli è stato  lineare anche se troppo forzato come tono , mentre Michelini fa bene il suo spiegando quello che va spiegato.

Dov’è il ma? E’ nel titolo “di tutti i colori” e mi riferisco all’impossibilità di fornire, grazie alla situazione ambientale del Palasport romano (leggi luci televisivamente impossibili) immagini qualitativamente decenti.  Nello specifico: l’inquadratura principale della camera che segue il gioco (per me è la uno ma ogni rete e a volte ogni regista adotta numerazioni differenti)  ha più luci contro che a favore e purtroppo le ha con un angolo d’incidenza tale da riflettere sul parquet rendendo impossibile inquadrare i giocatori nell’area centrale del campo.

Il ruolo del piccolo nel basket in tv

A proposito del successo della Coppa Italia dilettanti di Legnano e della A che non sfonda…

Pensate che mi sia trasformato da regista a commentatore tecnico per spiegare i ruoli e quant’altro nella pallacanestro? No, direi che non è il caso, c’è una fila lunga come l’Autostrada del Sole di persone che possono farlo meglio di me.

In realtà ho giocato con il termine come gli autori dei quiz televisivi: mi riferisco non ai playmaker ma ai “piccoli” campionati, le cosiddette minors. Quelli dove trovi dagli ex-campioni agée ma ancora gagliardi ai quasi dilettanti con un sacco di voglia di sbattersi e sudare e spesso più voglia ancora di vincere di diversi pro…C’è stata a Legnano la Coppa Italia di queste categorie ed è andata in onda su SI (Sportitalia). Per onestà devo dire che non ho avuto modo di vedere le immagini e quindi valutarne la qualità, però ho letto i numeri  e sono più che egregi. Anzi direi che danno modo di aprire il vecchio e ritrito discorso sugli ascolti in una chiave diversa. Sinora si era dissertato su qualità (+ o -) delle riprese di quest’anno, sulla capacità (sempre + o -) dei commentatori della stagione in corso, sulla quantità degli ascolti e sulla pertinenza dei numeri rilevati.

Chi mai conosce l’offerta del basket in Tv?

… e  il giornale/ movimento del ’44 di Giannini non c’entra proprio per niente…

In compenso c’entra la mia volontà, approfittando della pausa del campionato per la kermesse dell’All Star Game italico, di mettermi (mentalmente e fisicamente) in pantofole per cercare di capire come lo spettatore sui generis vede la televisione  ed in particolare quella che riguarda la pallacanestro.

Intanto riassumiamo quello che si può trovare sui vari canali digitali , satellitari e quant’altro.

Il campionato italiano , è storia di questi ultimi mesi , galleggia su La7 (prevalentemente d) in orari che  son cambiati diverse volte anche per volontà “mitragliettiane” :troppo a ridosso del tg e troppo bassi gli share per “fare traino”  e su Rai sport 1 (quasi sempre, a volte RaiSport  2).

Basket in Tv, che guaio venire dopo l’All Stare Game!

Ovvero  il campionato professionistico e quello  italiano. O  meglio: Nba Entertainment e l’equivalente italico. Premessa : non potendo spesso assistere in diretta  alle partite televisive e non dello sport che in cuor mi sta, abuso della tecnologia di MySky registrando  finche la memoria regge. E questo Weekend ho messo a dura prova apparecchiature e televisioni.

Oltre il superevento al quale lavoravo, Milan-Juve, ho registrato l’AllStar Weekend, l’anticipo su La 7d e il posticipo di Rai Sport. Da qui il  titolo di quest’articolo, che , attenzione , non vuole essere né cattivo  e tantomeno ipercritico, solo che l’accostamento tra le tre trasmissioni diventa impietoso di suo.

Coppa Italia, il chiaro Tv e il grigio degli arbitri

LO SPETTATOREGISTA: E VISSERO SEMPRE IMPRECISI E SCONTENTI…

Premessa:  è tradizione che qualunque cosa uno dica in ambito sportivo, e il basket non fa eccezione, troverà qualcuno in disaccordo se non in aperta polemica, perché puoi toccare qualsiasi cosa ma la squadra del cuore mai. E’ equiparabile ad una bestemmia. Su questo tema  (apro una parentesi) dovremmo tutti imparare da quel bimbo fenomenale visto sugli spalti di San Siro per Inter – Bologna  con il suo maxi cartello :

“Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro! Grazie, Filippo”

Final Eight Torino Mps-Armani, termometro sullo standard

SPETTATOREGISTA ALLE FINAL EIGHT – Il ritorno su La7 chiaro della partita più attesa ha segnato lo 0,5 di ahare per 146 mila spettatori. Sono più criptato di un segnale digitale, anzi sono più criptato di un dato negativo d’ascolto… Infatti si fa molta fatica a sapere come siano andati gli ascolti delle Final 8 a parte quelle giocate sulla rete principale…

Ma non è questo l’argomento di oggi, ma io sono svagato e divago come tutti gli svagati… Parliamo di aspettative  televisive. Tanto per far vedere che non sono proprio digiuno di citazioni:

“qui si parrà la tua nobilitate”

Divina Commedia, Inferno, Canto II.

Dal Superbowl Tv Show ai nostri piccoli progressi nel basket

IO VEDO POSITIVO…Nonostante questa mattina sia stata la più fredda da anni e nonostante le disavventure per l’auto che non parte bisogna essere positivi, anche se si fa fatica.

Televisivamente oggi non stato è per nulla faticoso, dopo aver visto la migliore tra le dirette sportive mondiali…

Il Superbowl  (la finale del campionato NFL) anche per chi ci capisce poco o nulla di football americano  è televisivamente un appuntamento unico e per gli addetti ai lavori ancora di più. In questa produzione televisiva vedi cose che noi umani italiani e non, per ora, possiamo solo  immaginare o sfiorare da lontano.

Final Eight su La7, il programma della Coppa Italia in tv

Il basket su La7 e La7d: il binomio prosegue anche in vista delle Final Eight della Coppa Italia 2012 per le quali la rete di Telecom Italia ha messo in previsione anche lo streaming sul web di tutti gli incontri all’indirizzo www.la7.it.

Telecronache affidate al duo composto da Ugo Francica Nava e Gianmarco Pozzecco. Il programma dettagliato della competizione:

 

  • Giovedì 16 febbraio

Montepaschi Siena-Banco di Sardegna Sassari alle 17.45 in diretta su La7d (replica alle 2.00 su La7)
EA7 Emporio Armani Milano-Canadian Solar Bologna alle 20.30 in diretta su La7d.

 

  • Venerdì 17 febbraio

Basket in Tv, il vero boom sarà sul web

Affluenza del pubblico da zoccolo duro anche con le 17, il digitale ha penalizzato il basket che puntava al chiaro,  il flop di Roma anche sugli spalti, 1300 presenze in meno. Fra il perché e il parquet…

“Mi piacerebbe cantar, una canzone intelligente, con un suo filo logico portante…” (Cochi e Renato)

Ogni tanto viene voglia di parlare di massimi sistemi e di considerazioni generali… E cosa c’è di più generale dei numeri e di quando vengono analizzati e non solo dati … E interpretati… Se pensiamo che ancora adesso vengono investiti miliardi su un campione di 5200 meter (Auditel) che genera numeri quanto meno discutibili , allora si possono anche trarre considerazioni sui numeri di metà campionato del pubblico  di Legabasket.

La7 manda il Basket sul digitale per scarso auditel?

Il match di cartello Cantù-Bologna seguito dallo 0,67%, solo 30 mila utenze per la domenica sera sul Rai Sport1, ammirevole contributo delle “sorelle minori”. Questa volta per aumentare le difficoltà ho aggiunto anche , oltre al netcasting , alla partita Rai e la registrazione di quella de La 7, anche una diretta di una privata dove andava in onda Biella – Milano. Così per gradire.

Qual è il succo della storia, dove voglio arrivare? Voglio mettere in evidenza una tendenza alla quale si dà importanza, ma neanche tanto: ormai non c’è più solo la televisione e la radio, ci sono altri media a distribuirsi la torta dell’interesse del pubblico. Soprattutto sono tantissimi canali video, tantissimi audio e un infinità sulla rete. Come si fa a concentrare l’interesse del pubblico? Con sistemi tradizionali, nessun artificio strano: la promozione a tappeto, partendo dalle famiglie, le scuole, i social network, il tam-tam su web e sui mezzi tradizionali d’informazione.

Se l’offerta è capillare altrettanto dev’essere l’informazione e la promozione.  I “numeri” sui quali si ostinano a leggere interesse o disinteresse non sono più solo televisivi o radiofonici e poi,  soprattutto,  si deve tornare a considerare una cosa tralasciata da tempo: il gradimento. Perché è vero che il tifoso guarda una partita anche in un videocitofono se il condominio la trasmette ma non è detto che gli piaccia.

Basket e time out tv, nel bene e nel male

Canadian Solar-Montepaschi, perdersi  nel “multitasking” e la polemica scatenata  in Spagna da un time-out energico di Laso tipo quello di Panigiani in Lituania. Oggi ho capito  il concetto di multitasking:  lo sto applicando  al basket sui vari  media. Gli occhi sono impegnati  (anche per la scarsa qualita del segnale) a vedere Canadian Solar vs Montepaschi e con sguardi al netcasting di Lega per seguire le altre partite.

Le orecchie sono del tifoso che stanno ascoltando una radio in streaming sul computer  dove c’è la radiocronaca della mia squadra del cuore. La testa sta cercando di mettere su questa pagina  le idee che voglio esporvi. Recentemente, nella lega ACB spagnola si è riproposta la vexata quaestio sulla legittimità o no della presenza di microfoni e telecamere a documentare espressioni dei protagonisti, L’antefatto è un timeout “energico” di Laso, conosciuto come coach moderato. Parte del web è insorto gridando alla violazione della privacy e sull’illegittimità delle telecamere e dei microfoni ad invadere l’intimità del momento. Altro precedente  quello del nostro Pianigiani nella veste di allenatore della nazionale dove aveva usato una dialettica da Palio per cercare di scuotere una compagine abulica e anche in quel caso qualcuno aveva criticato chi l’aveva fatto vedere e sentire.

Auditel basket Armani Milano la più amata in tv

Nonostante un black out tecnico (e non solo…), l’anticipo di Teramo ha fatto salire gli ascolti: 1,53% con 203.000 ascolti, ma tutto ancora non funziona. Mi piacerebbe potervi riferire la data precisa ma la memoria non arriva così lontano: il tema è il rapporto tra la qualità di un prodotto e gli ascolti. Mi ricordo ,ed è qui che manca il dettaglio ma del fatto sono sicurissimo, che uno dei migliori ascolti di sempre (sempre Auditel non docet) di eventi sportivi in Italia fu un incontro della nazionale di calcio  mandato in onda in deroga ad uno sciopero Rai. Riprese effettuate con una sola telecamera,  senza commento e con l’audio del campo, fece enne milioni d’ascolto. La qualità ve la lascio immaginare eppure le persone , e tante, rimasero lì fino alla fine nonostante la povertà delle immagini.

Perché questo preambolo  modello “c’era una volta”?  Perché su La 7 la partita Banca Tercas-EA7 ha fatto buoni numeri (sempre con il mio perenne dubbio-Auditel), in proporzione con i soliti , non certo in assoluto. E lo ha fatto su una partita che ha avuto ogni sorta di problema tecnico , compresi più di due minuti di segnale a nero (con tanto di cartello modello “ci scusiamo per l’interruzione…” ed il commento radiofonico di Francica Nava e del Pozz.

Basket in tv, consigli per il 2012

Un “chiaro”  ritorno alla Tv di 15 anni fa. Consigli utili per rendere più spettacolare il campionato di basket del2012:

“Non sono cattiva, è che mi disegnano così”.  Jessica Rabbit da “Chi ha incastrato Roger Rabbit”.

  • E’ capitato che qualche amico che mi conosce bene abbia letto qualcuna di queste note di basket televisivo  e sia rimasto stupito che una persona conosciuta per moderazione e mitezza vada giù, spesso, di mannaia anziché di fioretto. In realtà uso il fioretto,  perché il basket, ancorchè in chiaro, viene allegramente massacrato e se usassi strumenti più energici passerei per il cattivo invidioso per non poter più dirigerne le riprese.
  • Cattivo, proprio no. Invidioso (da dizionario: sentimento che si ha nei confronti di persone che possiedono qualcosa che non si può avere) sì,  ma anche frustrazione (stato psicologico dato anche dalla mancata soddisfazione di un bisogno). Nel mio caso di regista televisivo l’invidia è verso i miei colleghi di RaiSport e La 7 che stanno lavorando sui campi dove per 18 anni ho razzolato io, e la frustrazione… bè quella è per i risultati ottenuti. Ci fosse stato un cambio di testimone in positivo mi sarei dedicato serenamente ad altre attività, ma per come viene trattato questo basket che in cuor mi sta.