Chi mai conosce l’offerta del basket in Tv?

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… e  il giornale/ movimento del ’44 di Giannini non c’entra proprio per niente…

In compenso c’entra la mia volontà, approfittando della pausa del campionato per la kermesse dell’All Star Game italico, di mettermi (mentalmente e fisicamente) in pantofole per cercare di capire come lo spettatore sui generis vede la televisione  ed in particolare quella che riguarda la pallacanestro.

Intanto riassumiamo quello che si può trovare sui vari canali digitali , satellitari e quant’altro.

Il campionato italiano , è storia di questi ultimi mesi , galleggia su La7 (prevalentemente d) in orari che  son cambiati diverse volte anche per volontà “mitragliettiane” :troppo a ridosso del tg e troppo bassi gli share per “fare traino”  e su Rai sport 1 (quasi sempre, a volte RaiSport  2).

L’Eurolega è stabile (ancora per quest’anno) su Sport Italia ed è sicuramente il prodotto più regolare sia per palinsesto che per format (peraltro richiesto e preteso dall’organizzazione). Il suo calendario è pianificato con largo anticipo e le (poche) variazioni sono sempre state comunicate nei tempi e nei modi giusti.

L’NBA  prevalentemente si vede su Skysport , Espn  e Sport Italia, con una vasta scelta delle partite di cartello. Mentre per i cacciatori d’immagini c’è lo zapping selvaggio durante la March Madness sempre su questi ultimi canali e su satelliti diversi d’oltreoceano. Poi per i “feticestofili” ci sono la Tv Svizzera,  Koper (con il grande Tavcar), tutte le televisioni satellitari delle varie  nazioni con relativi campionati , coppe e via palleggiando.

Caspita, però, ma quanto basket c’è in giro! Allora dov’è il problema? Il problema è che chi sta scrivendo è un ammalato cronico di questo sport e come tale cerca di non perdersi una virgola se c’è di mezzo una palla arancione(….) .

Ma “l’uomo qualunque” come viene informato, o meglio, come gli viene proposto il basket attraverso i mezzi d’informazione? Basta fare un giro sulle rassegne stampa e ci si fa subito un’idea : durante la settimana , se non succede qualcosa di eclatante, lo spazio dedicato è quello dei cosiddetti “pallini”, cioè note quasi a piè di pagina, dove se non le cerchi è difficile che si possano leggere.

Un esempio di questi giorni? Che esposizione ha avuto e ha l’All Star Game Italiano? Quante persone al di fuori di noi inguaribili della kosarka (pallacanestro per gli slavi) sono informate e coinvolte in questo evento? Poche e per il solito errore nel quale incorrono spesso le televisioni (nessuna esclusa): fanno produrre dei promo stupendi, delle vere opere d’arte , creativi, fantasiosi, di grandissimo impatto e dove vengono trasmessi? Sulle stesse reti che li producono. Sono come le radio degli ipermercati , che ti suggeriscono i prodotti da comprare… Ma io sono già nell’ipermercato, e sono venuto per comprare, tu, radio, devi convincermi ad entrare  mica altro…

Spendiamo qualche soldino, o convinciamo qualcuno a spenderlo , per fare promozione sulle varie reti, magari tramite chi è più interessato, gli sponsor.  Invitiamo le scuole, le associazioni di genitori, gli oratori, le società sportive . Ridisegniamo l’idea dell’aggregazione tramite lo sport, il nostro sport: ridiamo linfa e vigore alla circolazione di questo “ipoteso” movimento. Il meccanismo non è complesso: tu informi. Se la gente lo sa e se quello che gli proponi è interessante ti segue. Certo che se conti sulla lettura del pensiero per saperlo e sul “teletrasporto”per portare gli spettatori davanti ai televisori, Huston abbiamo più di un problema.

«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»,

cominciò Pluto con la voce chioccia;… E mi spiace tornare su argomenti già trattati. L’All Star Game pesarese è stata una bella festa e ha avuto anche una degna cornice di pubblico: Pesaro è sempre una garanzia se si parla di basket. Per l’occasione La 7 ha impegnato mezzi migliori del solito con un paio di telecamere in più e un JimmyJibb (la telecamera remotata montata su un braccio mobile di diversi metri) importante per la gara delle schiacciate e per quella dei tre punti. Unico neo nell’audio, intendo il commento, spesso  inutilmente forzato e caricato anche quando non c’era nulla da sottolineare.

…E per ricollegarmi al discorso della promozione, questo momento di grande spettacolo ha fatto 1,09%  con 187.000 telespettatori…Che dire??

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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