NBA, oramai siamo arrivati al “prendere o lasciare”: stagione appesa a un filo

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Prendere o lasciare“. Saranno ore decisive le prossime per il futuro della stagione Nba, con i giocatori che nella giornata di domani si incontreranno a New York per esprimersi sull’ultima proposta presentata dai proprietari delle franchigie per firmare o meno il rinnovo del contratto collettivo e porre così fine al lock-out. Bill Hunter, direttore esecutivo del sindacato, ha dichiarato che l’offerta sarà messa domani ai voti anche se con qualche modifica: ma il fronte resta comunque spaccato. Da un lato ci sono i giocatori che vorrebbero lo scioglimento dello stesso sindacato, dall’altro quelli che non hanno alcuna intenzione di accettare l’ultima offerta dei proprietari perché la ritengono identica alla precedente anche se il commissioner, David Stern, ha già annunciato che in caso di ennesimo rifiuto la prossima proposta non sarà dello stesso tenore di questa, bensì ancora inferiore. In pratica, a fronte dell’attuale 50% dei ricavi sul tavolo della trattativa (o in alternativa una percentuale oscillante tra il 49 e il 51% legata all’andamento degli affari), i proprietari faranno un ulteriore passo indietro offrendo ai giocatori il 47% iniziale.

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