Lockout Nba, si tratta. Fisher (LA Lakers): “Giorno importante”

Spread the love

Ufficialmente ripresi i colloqui tra franchigie e giocatori della Nba: le discussioni, che vengono portate avanti a piccoli gruppi, sono ripartite nella serata di ieri e hanno quale obiettivo quello di stipulare un accordo che consenta di archiviare definitivamente la serrata.

Se tutto dovesse risolversi in maniera positiva e in tempi rapidi, nulla impedisce di partire regolarmente il prossimo 1 novembre,m come da calendario. Ci si ritrova, dunque, dopo lesette ore di camera di gabinetto dello scorso week end, quando gli animi a un certo punto si scaldarono.

Il presidente del sindacato giocatori, Derek Fisher, compagno di squadra di Kobe Bryant nei LosAngeles Lakers, ha definito quella in corso di svolgimento:

“una giornata importante. Ci sarà molta pressione su tutti noi, ci assumeremo le nostre responsabilità e vedremo quello che ne potrà uscire”.

Di ieri l’ennesima riunione fiume (cinque ore) nel corso della quale i proprietari hanno continuato a chiedere il tetto contributivo per i cestisti: forti del fatto che le cifre a bilancio della stagione appena conclusa dicono che solo solo sette o otto dei 30 club dell’Nba hanno guadagnato denaro per oltre 300 milioni di dollari di perdite complessive, chiedono tagli.

Alla richiesta, tuttavia, la replica dei giocatori innesca una partita al rialzo: maggiore quota parte dei redditi generati dall’Nba (stimati in 3,8 miliardi di dollari per il 2010/11). Le parole del patron dell’Nba, David Stern, non sono incoraggianti:

“C’è ancora un abisso tra le posizioni delle due parti”.

Lascia un commento