Virtus Bologna, torna Ginobili?

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Sarebbe quel coniglio dal cilindro in grado di attribuire una fisionomia assai difefrente al prossimo campionato di basket maschile. Se davvero a Bologna tornasse Manu Ginobili – sarebbe soprattutto una scelta di cuore, e quando c’è di mezzo il cuore ogni cosa diventa possibile – potrebbero anche cominciare a preoccuparsi un po’ tutte le squadre di prima fascia allo stesso modo in cui sarebbero accontentati i milioni di appassionati di pallacanestro che chiedono alla stagione ventura di regalare qualche protagonista mancato dell’Nba.

Il sogno dei tifosi delle Vu Nere, a questo punto, inizia a essere meno fioco anche perchè ad alimentare le speranze di un ritorno nella città felsinea è stato lo stesso argentino, il quale ha ammesso i contatti in corso con la dirigenza bolognese e ribadito la volontà di attendere in Italia la fine del lockout americano. La guardia in quota ai San Antonio Spurs proietterebbe di rimando Bologna tra le favorite di stagione anche se – nel caso in cui davvero Ginobili arrivasse – l’altra incognita sarebbe quela di capire fino a quando potrà fermarsi in Italia. Le parole dell’ex virtussino sono emblematiche:

“La telefonata che ho ricevuto da Bologna – ha ammesso Ginobili – mi ha colpito, ho ricordato tante cose belle, come sono stato bene lì e per un secondo mi è passata per la mente l’idea di tornare”.

Opzione possibile solo se il basket americano non dovesse dare segnali di ripartenza, lo ribadisce il play con chiarezza. La stessa con cui Ginobili si augura che l’Nba non debba prepararsi a una stagione in stand by:

“Spero in ogni caso che la situazione in Nba si risolva: non posso che dire che a inizio ottobre prenderò una decisione”.

Le dita incrociate sono d’obbligo ma già dopo queste brevi dichiarazioni pare impossibile non tornare con la memoria a quegli anni là. Era il periodo compreso tra il 2000 e il 2002 e Bologna era una grande Bologna: capace di dettare legge e di metterle tutte dietro di sè. Con Ginobili vinse uno scudetto, un’Eurolega e due Coppe Italia. Poi, quel fenomeno che è si guadagnò un contratto stellare con San Antonio: ingaggio fino al 2013 e 27 milioni di dollari all’anno. Ne hanno comprato il cartellino, vero, ma a strappargli il cuore – ancora – non ci sono riusciti. E il cuore di Ginobili batte ancora sotto le due Torri.

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