Bologna da playoff grazie a Ray

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Allan Ray era un po’ di tempo che non si sentiva e non si vedeva in giro ma adesso potrebbe essere etichettato come il miglior ritorno dell’anno nella  massima serie italiana. Ha trent’anni, arriva dal Brox e sta disputando quella che tutti gli esperti descrivono come la migliore stagione della sa vita. 

La Virtus che lo accoglie nella sua rosa, era partita quest’anno con l’obiettivo di salvarsi e invece adesso ci è mancato poco che non partecipasse alla Final Eight. Per il momento è nel gruppo delle ottave e non si sa mai che la situazioni non migliori proprio grazie ad Allan Ray che rispetto alla sua prestazione dice:

Sono maturato rispetto a 5-6 anni fa. Prima mi facevo condizionare da quanto mi accadeva attorno, ora non più. Siamo una squadra giovane, ogni allenamento è come una partita di campionato e in questo modo ci siamo resi conto di essere migliori di quanto pensassimo. Il prossimo mese ci dirà se possiamo davvero pensare ai playoff.

Molto del successo in campo e fuori dal campo di Ray si deve alla sintonia con l’allenatore Valli. Una combinazione che va avanti da parecchi anni. Allo stesso modo da neopromossa arrivò a sfiorare i playoff anche la Carife di Valli quando Ray dalla Roma lo raggiunse a metà del campionato, ormai più di 5 anni fa.

E poi il bello di questo giocatore è tutto nella sua storia, nella sua carriera difficile, tutta in salita, a partire dal Villanova con cui disputò 4 stagioni da incorniciare, per poi essere messo sotto contratto dai Celtics, per poi arrivare a Roma, cambiando ogni cosa:

Fu uno choc culturale, tutto un altro mondo rispetto a quello a cui ero abituato, è stato difficile adattarsi. Non farò mai più una scelta solo per i soldi, qualche volta mi fermo a pensare cosa sarebbe successo se fossi rimasto in Nba, però non si può vivere di rimpianti.

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