Olimpiadi, col biscotto la Spagna crolla, Dream Team ok

Due sorprese nell’ultima giornata, l’Australia batte i russi già sicuri del 1°posto, la Lituania rischia con la Tunisia ma si qualifica. Spagna rinunciataria nell’ ultimo quarto. Terzo quarto show con LeBron, Durant e Paul.

Quarti di finale all’insegna delle grandi rivalità, a parte Usa-Australia, con Francia-Spagna, Russia-Lituania, Brasile-Argentina, il basket dell’Olimpiade si infiamma col Dream Team che regala un 3° tempo spaziale che mette ko (42-17, 25 di scarto) un’Argentina vibrante che ha condotto per 3 volte nel primo tempo sotto la spinta di Manu Ginobili, fino a quando hanno martellato Durant (28 punti, 8 triple su 10), Paul (17 punti, 7 assist, 4 triple su 6) e Lebron (18 punti, decisivo dopo l’intervallo con 4 canestri da cineteca). Fanno parte dello spettacolo le 20 triple su 29 tentativi, i 47 rimbalzi, una decina di schiacciate e anche l’irritazione di Lebron per l’arbitraggio, specie sul 4° fischiato mentre scivolava a metà campo sui piedi di Ginobili.

Perché trema il mito del Dream Team

Dopo 3 giornate la squadra Usa di Londra ha polverizzato il record del maggior scarto dei celeberrimi  parenti di Barcellona e altri 10 primati, e  Anthony e c. vincono con uno scarto superiore (51,4 punti contro 44) degli immortali.

La querelle fra l’Original Dream Team di Barcellona e quello dell’addio alle Olimpiadi è solo una vivacissima querelle giornalistica utile per far rifulgere la dimensione dell’azienda NBA e il prodotto basket. Nella trappola  è rimasto coinvolto  persino il presidente  Obama e si è fatto trascinare Koby Bryant il quale ha sempre sostenuto che  sia più forte  la squadra attuale, soprattutto in virtù della sua marcatura su Jordan. Polemica stonata e della quale Black Mamba  non aveva certo bisogno.

Basket Olimpiadi 2012 Usa-Francia 98-71

Gli Stati Uniti debuttano nel torneo olimpico di basket superando la Francia per 98-71 nel match valido per il Gruppo A. Buona la prima, gli Stati Uniti travolgono la Francia 98-71 senza strafare. Team Usa, guai a chiamarlo Dream Team, difende come una squadra e in attacco funziona a sprazzi: se e quando troverà continuità su entrambi i lati del campo, la medaglia d’oro sarà in cassaforte. Per quello che conta, il top scorer all’esordio è Kevin Durant (22 punti con 9 rimbalzi), seguito nel tabellino dei marcatori da Kevin Love (14) e Kobe Bryant (10).

Addio Dream Team, godiamoci l’ultimo show

Il senso d’appartenenza di Koby Bryant e LeBron che ad Atene non arrivò all’argento del prode Rombaldoni… I dubbi sulla Spagna di Scariolo che pensando a conquistare l’oro potrebbe perdere dagli altri… Magnifica Olimpiade  per un… secondo posto da ricordare… Il Dream Team va in pensione, colpa del CIO dicono i falchi della NBA.

Ma il Dream Team è davvero imbattibile, si chiede la gente? Beh, Monsieur Delapalisse direbbe che il risultato delle partite si conosce solo al termine. Se in uno dei tanti programmi  delle nostre Tv a base di quiz venisse chiesto al concorrente se Rombaldoni  ai Giochi Olimpici è stato più bravo di  LeBron James, il concorrente si tufferebbe a pesce convinto dell’assurdità della domanda. Sbagliato, circola su You Tube un video che immortala i 10 punti segnati dal nostro “Rambo” nella finale olimpica del 2004 contro l’Argentina.  In quella edizione il Dream Team si classificò al 3° posto,  unica sconfitta nel ventennio, nonostante schierasse LeBron, Iverson, Duncan,  Wade, Anthony.

Il Dream Team marca le distanze dalla Spagna

Alla vigilia di Londra con Carmelo Anthony “falso 5” i favoritissimi dell’Olimpiade londinese hanno sconfitto gli spagnoli di 22 punti. Belinelli in maglia Bulls, Kirilenko a Minnesota?

Con una vittoria tonda, 22 punti (100-78),  con la Spagna a Barcellona che da 15 anni non ospitava la nazionale e  festeggiava il “suo”  Juan Carlo Navarro per le 200 partite, il Dream Team ha concluso la preparazione per Londra.

Con la  maglietta speciale, di fibra riciclata,  a forma di freccia o di cuspide, gli Usa hanno battuto nella frase di preparazione Repubblica Dominicana, il Brasile a Washington, l’Argentina e la Spagna che da parte sua ha chiuso i 12 test-match con 11 vittorie.

Obama vuole l’oro nel basket a Londra 2012

Alla vigilia delle Olimpiadi Barack Obama applaude la squadra di basket americana impegnata in un amichevole con il Brasile di cui abbiamo rendicontato nel corso della giornata di ieri: gara vinta dagli Usa ma non senza qualche difficoltà.

Intanto, le parole del presidente degli Stati Uniti sono state di incoraggiamento alla squadra e di ferma convinzione rispetto all’assioma che nessuno potrà impedire al team americano di accaparrarsi l’oro nel corso delle Olimpiadi 2012. Le frasi di Obama sono state riprese dal quotidiano Repubblica edizione odierna:

Il Dream Team soffre il Brasile ma Obama è sicuro dell’oro

Con 30 punti di Lebron gli Usa dopo aver battuto 80-69 il Brasile sono volati a Londra, e giocheranno con Argentina e Sppagna prima del debutto il 29 contro la Francia.

Barack Obama ha lasciato il Verizon Center  di Washington a 31” secondi dalla fine sul rassicurante canestro di LeBron contro il Brasile, con molto entusiasmo e una  bella cornice di folla. Oltre al presidente era presente anche Biden, e il vedere in tribuna  questi grandi  personaggi sembra sia una delle ragioni della non facilissima vittoria del Dream Team contro il Brasile per 11 punti, 80-69. James è stato il trascinatore con 30 punti, ancora dunque  una grande partita in questo suo straordinario 2012.

Amichevole Usa-Brasile 80-69, Lebron fa 30

Si è trattato di un test amichevole in vista delle Olimpiadi 2012 di Londra ma la fase di avvicinamento della squadra di basket degli Stati Uniti pare ancora in periodo di rodaggio se è vero che nella sfida contro il Brasile, a ben figurare sono stati proprio i verde oro, capaci di dare del filo da torcere agli americani.

Poi, certo, è bastato un abbozzo del vero Lebron James per tenere a bada i carioca, i quali paiono già in condizione di forma brillante. La sfida si è conclusa con il punteggio di 80-69 in favore del quintetto a stelle e strisce che è stato lusingato della presenza del presidente Barack Obama.

Obama incorona il Dream Team Usa 1992

La diatriba era nata in seguito alle dichiarazioni di Kobe Bryant che, in vista delle Olimpiadi 2012 in programma a Londra, ha avanzato il titolo di Dream Team per la squadra Usa rivendicando la possibilità di essere come – se non più forte – dello squadrone americano del 1992. Aveva fatto seguito il pronto distacco di Michael Jordan, emblema di quella squadra, il quale ha immediatamente rimesso i puntini sulle i e ora è il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a dare man forte all’ex Chicago Bulls, ribadendo che come il team del 1992 non ve ne sono più stati.

Obama, spettatore d’eccezione del basket a stelle e strisce, era sugli spalti del Verizon Center ad assister al match di preparazione ai Giochi di Londra 2012 del quintetto Usa, che ha battuto, senza convincere troppo, il Brasile 80-69, con 30 punti messi a segno dal solo Lebron James. Accompagnato dalla moglie Michelle e dal vicepresidente Joe Biden, Obama ha detto che il Dream Team del ’92, quello dei Giochi di Barcellona i cui undici giocatori figurano nella Hall of Fame, avrebbe battuto la Nazionale Usa 2012. Le dichiarazioni di Obama:

“Il vero Dream Team è quello originale, l’attuale è una grande squadra composta di talenti incredibili. Non c’è alcun motivo per cui noi ci dovremmo prendere l’oro a Londra, basta essere concentrati su questo obiettivo. Complimenti al Brasile (che ha dato filo da torcere agli americani nell’amichevole) ma non ci dimentichiamo che molti di loro giocano in Nba, sono una buona squadra e i nostri ci hanno messo un pò a entrare nel ritmo”.

Londra 2012, ecco il Dream Team Usa made in Nba

Finalmente annunciata la lista definitiva del roster che difenderà i colori degli Stati Uniti nel corso delle Olimpiadi 2012 di Londra nel tentativo di bissare l’oro olimpico conquistato a Pechino nel 2008. LeBron James e Kobe Bryant guidano il gruppo destinato a schiacciare ogni avversario nel torneo a cinque cerchi. Ecco il gruppo a disposizione del coach Mike Krzyzewski: Carmelo Anthony (New York Knicks), Kobe Bryant (Los Angeles Lakers), Tyson Chandler (New York Knicks), Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Blake Griffin (Los Angeles Clippers), James Harden (Oklahoma City Thunder), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), LeBron James (Miami Heat), Kevin Love (Minnesota Timberwolves), Chris Paul (Los Angeles Clippers), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) e Deron Williams (Brooklyn Nets).

Il mosaico ha preso forma con l’ufficializzazione delle ultime 3 convocazioni: gli ultimi a salire sull’aereo, dopo gli allenamenti degli ultimi giorni a Las Vegas, sono stati Griffin, Harden e Iguodala. A casa restano Rudy Gay, Eric Gordon e Anthony Davis, prima scelta assoluta del recente draft. Il 19enne è stato penalizzato da un infortunio alla caviglia che, di fatto, gli ha imedito di allenarsi. Il suo forfait priva Krzyzewski di un lungo: gli Usa probabilmente avranno meno centimetri rispetto a qualche avversario, ma nessun rivale può vantare le qualità della corazzata a stelle e strisce.

Nel Dream Team di Londra assenti quattro star

Dopo Howard, Rose e Aldridge, anche Dwayne Wade dopo il titolo di Miami rinuncia ai Giochi per farsi operare al ginocchio. Mercato: Odom ai Clippers, Mo Williams a Utah. Dwayne Wade ha comunicato personalmente al presidente di USA Basketball Jerry Colangelo e all’allenatore Mike Krzyzewski che a causa di un’operazione al ginocchio non potrà mettersi a disposizione della squadra statunitense per le Olimpiadi. Il ginocchio sinistro l’ha fatto molto soffrire durante le partite dei playoff, non ha mai fatto pubblicità a questo problema per cui i 22,6 punti di media rendono ancora più grande il suo contributo alla conquista del titolo.

La NBA ritira il Dream Team dopo Londra

Annuncio di David Stern a New York: dai Giochi di Rio de Janeiro gli Usa con una squadra Under 23, verso un sì invece per un mondiale come quello del calcio nel 2018. Dopo Londra addio al Dream Team  la NBA ritirerà dal mercato questo brand di successo a 20 anni esatti dall’Olimpiade di Barcellona e riconoscerà, se i proprietari saranno d’accordo, solo la Basket  World Cup, il mondiale, come nel calcio e per i  Giochi la rappresentativa americana dovrà essere una Under 23.

In una conferenza stampa a New York il Commissioner David Stern e il suo vice, Adam Silver, hanno parlato di Olimpiadi e della necessità da parte degli arbitri di punire con attenzione i “ cascatori”(floppers, come li ha definiti Frank Vogel nella polemica con Miami) e  gli “intenzionali” (flagrant fouls).

Stern in persona ha parlato del problema tecnico della salvaguardia del gioco e del fair play per evitare di innescare un meccanismo di violenza (vedi la gomitata a freddo di Artest-Metta a Harden e i falli di reazione di Haslem e Pittman nella gara successiva a quella di Indiana, puniti della NBA con diverse giornate di squalifiche e sospensione dello stipendio), e lasciato la parola al suo vice Adam Silver che ha espresso questa linea che vedrà la Lega Professionistica optare per un disimpegno dai Giochi.