La NBA ritira il Dream Team dopo Londra

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Annuncio di David Stern a New York: dai Giochi di Rio de Janeiro gli Usa con una squadra Under 23, verso un sì invece per un mondiale come quello del calcio nel 2018. Dopo Londra addio al Dream Team  la NBA ritirerà dal mercato questo brand di successo a 20 anni esatti dall’Olimpiade di Barcellona e riconoscerà, se i proprietari saranno d’accordo, solo la Basket  World Cup, il mondiale, come nel calcio e per i  Giochi la rappresentativa americana dovrà essere una Under 23.

In una conferenza stampa a New York il Commissioner David Stern e il suo vice, Adam Silver, hanno parlato di Olimpiadi e della necessità da parte degli arbitri di punire con attenzione i “ cascatori”(floppers, come li ha definiti Frank Vogel nella polemica con Miami) e  gli “intenzionali” (flagrant fouls).

Stern in persona ha parlato del problema tecnico della salvaguardia del gioco e del fair play per evitare di innescare un meccanismo di violenza (vedi la gomitata a freddo di Artest-Metta a Harden e i falli di reazione di Haslem e Pittman nella gara successiva a quella di Indiana, puniti della NBA con diverse giornate di squalifiche e sospensione dello stipendio), e lasciato la parola al suo vice Adam Silver che ha espresso questa linea che vedrà la Lega Professionistica optare per un disimpegno dai Giochi.

“Dopo una ricognizione fra Mark Cuban e altri proprietari, è emerso che non ha più senso, data la vicinanza, la sovrapposizione fra le Olimpiadi e i mondiali, oltre agli impegni estivi, un problema che riguarda anche la disponibilità dei giocatori”.

“Quello che abbiamo detto più volte alla FIBA e David (Stern) ha  ribadito è che noi  tutti siamo coinvolti in queste Olimpiadi, ma dopo Londra  – ha anticipato  Silver –vogliamo fare un passo indietro con Usa Basketball e il suo presidente Jerry Colangelo e il segretario della FIBA Patrick Baumann, per discutere assieme al Comitato dei Proprietari un progetto a lungo termine che abbia senso per la NBA e il gioco”.

Recentemente a Rio de Jaineiro nella riunione del direttivo FIBA, Baumann aveva presentato un progetto di riforma  mirato al 2017 parlando di un mondiale di basket uguale a quello del calcio, a 32 squadre con 800 gare, ma aveva taciuto sul ritiro della NBA dei propri giocatori e l’invio di una squadra Under come fanno l’Italia e altre formazioni. Nessun commento è arrivato dalla FIBA, mentre Colangelo ha detto che al momento gli USA sono concentrati  sulla partecipazione della squadra olimpica e ogni aspetto del problema sarà discusso dopo i Giochi. Da parte sua Stern ha detto che i ciclo del Dream Team si  concluderà idealmente con questi Giochi e il riconoscimento della Hall of fame della squadra del ’92 di Barcellona con Jordan, Magic, Bird, Malone, Barkley, Stockton e gli altri campioni che hanno aperto una nuova era nel basket.

In una recente intervista il vicepresidente della Fip Gaetano Laguardia ha detto che l’Italia appoggia la riforma dell’attività, per un giusto riequilibrio dell’attività, con un europeo quadriennale e non biennale. E’ chiaro che l’Europeo, senza i giocatori NBA, avrà un  brusco ridimensionato come prestigio e interesse.

Intanto la NBA ha comunicato che la cerimonia delle scelte è prevista il 28 giugno e sceglieranno per primi i New Orleans Hornets che hanno vinto la lotteria e spese dei Charlotte di Michael Jordan , ultima disavventura di una stagione con 7 vittorie e 59 sconfitte, il peggior record nella storia della NBA.  Il nuovo proprietario degli Hornets, il club dove da due anni gioca l’italiano Belinelli, è l’ottantenne Tom Benson. Possiede anche i Saints della NFL, farà le cose in grande, ha confermato il coach Monty Williams.

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