La squadra di Petrucci, Mario Boni eleggibile, Minucci per Legabasket?

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Frenetica corsa alle 10 poltrone per il Consiglio federale, fuori la Puglia fra i 5 federali, per le due leghe la scelta si orienta sul presidente di Siena e l’emergente dott.Marco Tajana di Legnano.

Sappiamo tutti che l’Italia è il paese dei ritardi cronici, tranne l’avviso delle multe (magari per autovelox truccati,  le cartelle esattoriali per funzionari incompetenti, il canone Tv anche se la Tv non ce l’hai e non la vedi) e l’inizio delle… partite di calcio. Ma le prove d’efficienza della Fip per il  ritorno di Gianni Petrucci, un modello di efficienza  proverbiale con la sua supersegreteria dovunque abbia operato, lasciano perplessi alla voce “snellezza burocratica”.

Lo statuto della Fip le candidature per il consiglio federale devono infatti godere di preventiva presentazione di proposta (della candidatura stessa) entro 15 giorni dalla data fissata per l’assemblea (prevista il 12 gennaio, poco più di un mese, all’Erigife di Roma). Tale proposta per essere valida deve essere presentata nel caso delle società appartenenti ai campionati dilettantistici (LNP) da almeno 20 società. Cosi recita l’art. 12 dello statuto federale

Ora siamo al 4 dicembre 2012  e la Fip non ha ancora presentato e divulgato il modulo per raccogliere le candidature ne tantomeno è chiaro che si intende depositarlo  presso la sede  dell’organo federale (sede Fip di Roma, e  se in originale o via mail o fax).

Questa slow-motion oltre che ingiustificata e preoccupante è alquanto strano perchè i 15 giorni scadono il 26 (dicembre ha 31 giorni),  di fatto considerato natale il 21/01/2012 che è di  venerdì: non e’ semplice, soprattutto se in originale, raccogliere le 20 proposte di candidatura e depositarle a Roma (se in originale) considerato che mancano solo 17 giorni, quando si conosce la data dell’assemblea generale già da parecchi mesi.

Mi ha telefonato un lettore dicendo che stava preparando un esposto per un’Associazione Consumatori che si è detta disposta a vederci chiaro, gli ho consigliato di rivolgersi alla segreteria della Fip, e inviare una lettera anche a Gianni Petrucci al CONI nella sua funzione di organo vigilante del CONI. Perché in  questa funzione Petrucci è ben… vigilante, dato che in questi giorni la Fip ha seguito la sua raccomandazione  fatta alle federazioni  come presidente in carica di non procedere all’acquisto di immobili per nuove sedi, quando era già stata individuato un fabbricato con vasto parcheggio nella zona nord di Roma dal costo, sembra di 11 milioni di euro.

La spendig rewiev, politica di Governo in piena recessione (e speriamo non retrocessione…) infatti, va di pari passo anche con i controlli della Corte dei Conti, lenti ma implacabili che potrebbe impugnare l’acquisto,  e lo sport non può essere out of control… o “zona franca”, fosse anche il calcio, figuriamoci il basket che non ha fremiti pòopolari perché da anni non vince nulla e non organizza più nulla da 21 anni, dai tempi degli europei romani pagati dal Gruppo Ferruzzi.

Tornando alla modulistica per l’assemblea, sono sicuro di trovare già una pronta risposta al problema che mi ha precisato di perorare la causa di molte società disorientate da questo ritardo. Inefficienza della burocrazia fip? O supposta azione temporeggiatrice per favorire o sfavorire qualcuno?.

Intanto la GIBA ha nominato il dott.Alessandro Marzoli, 29 anni, che ha studiato in America ed è la figura del nuovo Ceo del management italiano che ha studiato negli States, come Scott Jovane di Rcs che in questi giorni sta preparando il piano di rilancio del grande gruppo editoriale milanese che potrebbe avere ricadute anche sullo sport, perché ad esempio il marketing di via Solferino ha fatto notevoli investimenti nello sport, organizza eventi internazionali, ha partnership come col basket (vedi il prossimo All Star Game) dove cura anche l’immagine di Danilo Gallinari. Grazie a chi se ne va, mandati brevi stimolano il ricambio, il nuovo è sempre utile, non il nuovismo senza programmi o che come credit sbandiera titoli del passato. Nel comunicato, infatti, con la composizione del consiglio e un accenno a volo di rondine alla riforma dell’eliggibilità come Antonio Trevigiani aveva già previsto in una sua nota su Pallarancione.com, si legge a proposito del presidente Mario Boni che “è una leggenda della pallacanestro italiana e punto di riferimento per tantissimi giocatori”. In quelle due righe avrei desiderato però sapere più cosa intende fare, e se intende rappresentare i tantissimi giocatori nella squadra di Petrucci. Io sono il prima a essere felice, Mario è un personaggio aperto, ha posizioni da “grillino” del basket, chiede più posti di lavoro e riqualificazione attraverso le quote del giocatore italianoi, ma bisogna chiarire se è eleggibile essendo a suo tempo squalificato per il caso del  nandrolone, un farmaco che lui disse di aver preso quale ricostituente essendo sotto stress dopo il matrimonio. Successivamente è tornato in campo, ma per le cariche federali si tratta di un’interdizione ai pubblici uffici?

Rimangono anche da designare alcune poltrone, Crotti ha il favore del Palazzo ed  il 60 per cento nei confronti del pugliese Barnaba, passerà il napoletano Del Franco nel quintetto di Petrucci. Per il 6° uomo e 7° uomo, i rappresentanti delle Leghe la scelta dei delegati avverrà per la A1 l’11 dicembre e a gennaio per Lnp con un voto che riguarda anche Legadue perché i 2 campionati si fonderanno in un nuovo soggetto semiprofessionistico.  La scelta dentro Legabasket è spinosa, pochi consensi per Cannella portato da Siena, le Lombarde e le neutrali vorrebbero un candidato neutrale e c’è un gruppo che vorrebbe portare Antonio Cappelari, mentre sarebbe nato un nuovo polo con Milano-Virtus Bologna-Venezia che ha in mente un proprio candidato. Roma fuori dal giochi, per niente scontato che corra con Milano e contro Siena. Il gran cancelliere che sta tessendo la trama desidererebbe uno dei quattro presidenti maggiori,quindi Minucci, Proli, Sabatini e la dott.sa Cremascoli che però ha giù detto no alle neutrali che la volevano in quel ruolo.

Il dott.Minucci, laurea in scienze economiche,  ha  più tempo dei colleghi, la sua attività primaria è il basket, è nel board di Euroleague,  sarebbe una buona scelta, e quindi la Toscana avrebbe anche un posto nel direttivo e sarebbe l’accoppiata giusta per analogia con il dott.Marco Tajana, co-titolare di un gruppo leader di commercialisti dell’Alto Milanese  presidente con portafogli dei Knight Legnano, club emergente e al centro di iniziative-pilote. Per evitare spaccature, perché almeno 100 società, quyelle del cartello dei Nas, e quelle di Legadue si rifiutano di trovare un candidato da “prima repubblica” pronte a formare un proprio consorzio in presenza del nuovo soggetto (A semiprofessionistica) e Petrucci non è uno che tira la corda, e soprattutto è incline ad aprire a volti nuovi e non di sistema per copmpletare il suo direttivo.

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