Esultiamo per il record, Milano-Siena fa 0,57% in Tv…

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Premessa: oggi non avrò modo di parlare del posticipo Siena-Roma, perché impegnato a fare il regista su altro mentre quello andrà in onda, però ho modo di accennare alle produzioni delle private, la novità epocale di questi due anni di contratto, visto che sto guardando Venezia vs Milano su una rete lombarda. Parlare della qualità di queste partite è rubare le caramelle ai bambini: vengono fatte con quattro telecamere ed un replay, ma non è questo il problema. Se hai bravi operatori, mezzi tecnici decenti e soprattutto conoscenza del basket e di televisione, si può fare benissimo. Se invece la produci con due euro e poco altro, non puoi fare niente che assomigli  ad una normale produzione televisiva. D’altronde se il trend è risparmiare nelle partite che vanno sulle reti nazionali, non si può pretendere che le piccole private facciano exploit particolari. Se devo accontentarmi di immagini dove faccio fatica a riconoscere i giocatori, scusate, preferisco la radio, così me la immagino come voglio.

In ogni modo, un’altra annotazione : sul sito della Lega Basket nelle news viene segnalato il record di ascolti per partita di questa stagione. Come era  facile immaginare è corrisposto a EA7 vs  Montepaschi, e fino a qui, fa parte dei dati di fatto. L’altro dato di fatto corrisponde ai numeri di questo record: share 0.57% con 168.191 spettatori.

Tralascio i 700.174 contatti, cosa che  racconta che 531.983, sono passati di lì e non sono rimasti affascinati al punto di rimanere fino alla fine, oppure, pigri hanno cercato la partita sul finale, come leggere un giallo dalle ultime pagine. Ho contribuito, sono il 168.191esimo… Un po’ per passione e un po’ per curiosità.

La cosa positiva, come ho scritto nell’ultimo commento è stata la regia che nelle mani di Barone, a parte i problemi di replay e della tecnica in generale, ha fatto quello che è il dovere primario di un regista, cioè far vedere quello che succede nel momento in cui capita, e non è poco. Poi è vero che se ne hai i mezzi e la capacità puoi arricchire il prodotto, ma senza perdere di vista la regola dell’oggettività. Per il soggettivo c’è sempre tempo… Le note negative sono le solite: i mezzi tecnici allineati al budget (basso), con tutti i problemi che possono e spesso hanno, malfunzionamenti, limiti tecnici e quindi operativi e via discorrendo.

E poi c’è il record: è vero che in mondo di ciechi l’orbo è re (lo so che non e politically correct, ma è un vecchio detto, non l’ho inventato io), ma esultare per un 0,57% mi sembra fuori luogo. Prenderne atto si, capire quali sono le chiavi di questa differenza, certo, ma poi applicarle quando i numeri saranno più alti.

Perché lo ripeto, non è la rete che fa l’ascolto, che è in realtà l’esito finale di un lavoro fatto di promozione e diffusione capillare  e non è nemmeno la confezione, se il contenuto del pacchetto è misero.

Finché questa cosa non viene capita ai vertici (e per fortuna il nuovo Boss sembra aver valutato correttamente dove mettere mano), torneremo sempre a magnificare gli zero virgola, ad entusiasmarci per numeri piccoli piccoli e a preoccuparci di pagliuzze tralasciando le travi.

Poi ci avviciniamo alla scadenza del contratto e qui, in questo periodo economico non particolarmente florido (eufemismo?),  possiamo aspettarci di tutto. I piani economici  delle aziende-tv tendono tutti a ottimizzare i costi, a spendere poco e questo, se le cose nel tempo che manca non cambiano, sicuramente non genererà piogge di offerte. L’unica soluzione, secondo me, sarebbe quella di  tornare alle origini “sporcando” le immagini con sponsorizzazioni che consentirebbero di coprire adeguatamente i costi di produzione. Tornare indietro per andare avanti.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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