Final Eight, la Tv sfrutterà il crescendo di tensione?

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Per i tifosi coinvolti in queste Final Eight  da venerdì a domenica al Mediolanum Forum di Assago è stato come il semaforo della formula uno: un crescendo di tensione con le ultime notizie (e gli ultimi risultati, soprattutto) ad aumentare la tensione sino alla partenza.

Anche la televisione sente questa  tensione: quando la facevo  io , la kermesse di Coppa italia era appena un gradino sotto la finale di scudetto e la configurazione di  telecamere,  replay, spiegamento giornalistico e quant’altro era di quelle interessanti.

Insomma era una vetrina non solo per la pallacanestro ma anche per la televisione, ed in vetrina, si sa , mostriamo i prodotti migliori. Per ora non so quale siano i benefit concessi dalla Lega al service che produrrà l’evento e gli spazi gentilmente disposti dalle reti che la manderanno in onda. A parte fare il miglior in bocca al lupo al collega che ci lavorerà, spero che siano stati approntati dispositivi per consentire il migliore dei prodotti possibili: parlo di supporto a chi fa la regia dell’evento, a chi ci lavora fisicamente (operatori e tecnici) ed ovviamente ai giornalisti che ci metteranno voci e volti (speriamo più le prime che i secondi).

Poi diventerà tutto più facile, se ci si lascerà guidare dalle azioni ed emozioni delle partite: sono tutte “do or die” quindi la tensione diventerà esponenziale a mano a mano che ci si avvicina all’epilogo.

Se concederanno qualche telecamera in più e rispettivi replay, suggerisco di lavorare in isolata (cioè dedicandovi una telecamera) sulle due marcature più importanti in campo, portandoseli a spasso anche quando sono senza palla: in questo modo hai , nella peggiore delle ipotesi delle buone reazioni, ma anche tutto il lavoro di preparazione prima della fase di tiro (e relativa difesa).  Per esempio su Varese – Milano la marcatura tra Dunston  e  Bourousis  è merce pregiata  come  in Cantù vs Roma  i 4 della nazionale: il trio Aradori, Mancinelli e Cusin contro il giocatore italiano più in forma del momento, Gigi Datome.

Se poi  i soldini da spendere sono di più , le telecamere remotate o sopra i canestri o sopra il cerchio di centro campo ti danno letture spettacolari e tattiche che nessun altra  ti può dare.  Insomma le premesse per un gran bello spettacolo ci sono, come direbbero a Masterchef : la farcitura è buona , bisogna evitare nell’impiattimento, il mappazzone…

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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