I grandi del basket, Elvin Hayes

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Duecentosei centimetri di altezza e 107 chili di peso. Un destino segnato quello di Elvin Hayes, che sin da ragazzo mostrava doti atletiche al di sopra della media ed una capacità realizzativa con pochi eguali tra i coetanei.

Fantastici i suoi tre anni al college, quando con la canotta dell’University of Houston riuscì a stabilirsi sulla media di 30,1 punti a partita. Nell’ultimo anno si tolse anche la soddisfazione della vittoria nella NCAA, battendo il finale la favoritissima UCLA, squadra nella quale militava il giovane Lewis Alcidor, divenuto poi famoso con il nome di Kareem Abdul-Jabbar.

39 punti e 15 rimbalzi per l’ala grande di Houston nell’atto finale del campionato universitario. Una prestazione che non poteva passare inosservata agli occhi dei grandi club, tanto che la chiamata da parte dei San Diego Rockets non tardò ad arrivare.


Purtroppo la franchigia non era costruita per competere per il titolo finale ed Hayes dovette accontentarsi di agguantare i play-off una sola volta nei primi tre anni da professionista. Le sue prestazioni, però, erano sempre stellari, sia in fase realizzativa che nella quantità di rimbalzi catturati.  Dopo l’esordio a San Diego, Hayes si trasferì ai Baltimore Bullets (trasferitisi poi a Capitol, prima di finire a Washington), dove riuscì a consacrarsi come stella assoluta del basket mondiale, inanellando una serie di prestazioni eccezionali al fianco di Wes Unseld.

E la ciliegina sulla torta venne confezionata nella stagione 1978, quando la franchigia riuscì a superare i Seattle Supersonics nell’atto finale ed a conquistare il primo (ed unico) titolo nella storia del club. L’anno successivo Elvin Hayes trascinò ancora una volta i suoi alla finale per il titolo, ma stavolta i Sonics si vendicarono, vincendo la serie per 4-1.

Di lì in poi la parabola di Hayes cominciò a scendere, fino al ritiro nel 1984. Pochi titoli in bacheca, dunque, ma il vanto di essere nella top ten dei migliori realizzatori (ottavo con 27.313 punti) e dei migliori rimbalzisti di ogni epoca (quarto con 16.279). Un vero mito del basket.

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