I grandi del basket, Kevin McHale

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Non il più grande cestista in assoluto, ma sicuramente tra i migliori che abbiano mai calcato i parquet del basket americano. Parliamo di Kevin McHale, formidabile ala grande dei Boston Celtics, capace di trascinare i verdi sul tetto d’America per più di un decennio, al fianco di Larry Bird e Robert Parish.

Un americano “di importazione”, se si considerano le origini croate della madre ed irlandesi del padre, ma americano a tutti gli effetti, non solo per cittadinanza, ma anche per la capacità di trattare il pallone a spicchi come pochi altri nella storia della pallacanestro.

E dire che McHale aveva di fronte a sé una fantastica carriera nell’hockey su ghiaccio, vista la grande passione che riponeva sin da piccolo per mazza e disco. Ma l’altezza al di sopra della media gli consigliò ben presto di dedicarsi al basket, sport che gli permise di togliersi numerose soddisfazione nel corso della carriera.

Le sue capacità realizzative (ma anche difensive) vennero a galla sin dai tempi del college, quando Kevin McHale riuscì a mettersi in mostra infilando ben 1704 punti e totalizzando 950 rimbalzi nei quattro anni passati alla University of Minnesota. Capacità che non potevano non attirare l’attenzione dei grandi club e che gli valsero la chiamata dei Boston nel 1980.

13 anni trascorsi con la canotta numero 32 dei Celtics (successivamente ritirata), 13 stagioni a correre e sudare sul parquet, a raccogliere rimbalzi ed ha infilare un record dopo l’altro, specie nelle percentuali di tiro su azione. 13 anni ricchi di successi, primi fra tutti i tre titoli NBA conquistati negli anni 1981, 1984 e 1988, senza dimenticare la medaglia d’Oro ai Giochi Panamericani nel 1979 con la maglia della nazionale a stelle e strisce. Un vero gigante in campo (209 centimetri per 110 chili) un mito del basket, ricordato con affetto ancora oggi dai tifosi dei Boston Celtics e dagli appassionati di mezzo mondo.

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