Perché il sogno europeo di Siena è svanito ad Atene

Una delle più convincenti stagioni europee del ciclo quinquennale della Mps di Simone Pianigiani, il cosiddetto ciclo d’oro degli scudetti, dopo il trionfo di Madrid e l’unica vittoria inferta nella stagione al Barcellona e che avevano fatto sognare la prima coppa dei Campioni col brillante primo posto nel girone delle Top 16, finisce con cade lo sgambetto della Nemesi.

La beffarda dea cara agli ateniesi che l’hanno creata e cantata ripresenta infatti quale avversario la stessa squadra dello scorso anno. E un Olympiacos  del tutto nuovo, giovane e giovanile, diretto ancora da Dusan Ivkovic, il coach della disfatta della passata stagione, con 3 sconfitte consecutive dopo aver lasciato ai senesi solo 48 punti in gara 1, ribalta il pronostico. Se Siena aveva chiuso il ciclo dei reds, i reds fanno la terza Final Four negli ultimi 4° anni  e chiudono l’effimero ciclo europeo di Siena. Che si alleggerirà di 5-6 contratti pesanti  per le vicende del suo munifico sponsor-partner  deciso a farla il veicolo di marketing territoriale in Europa, e continuerà a vincere come hanno fatto Milano, Varese e Cantù-

Eurolega gara 4 Olympiacos-Siena 76-69

La Montepaschi è stata eliminata dall’Eurolega e alla fase di final four approderanno i greci dell’Olympiacos che in gara-quattro dei quarti di finale della massima competizione continentale di basket, hanno battuto 76-69 gli italiani, imponendosi nella serie per 3-1. I greci si qualificano così alla Final Four che si terrà a Istanbul dall’11 al 13 maggio prossimi, dove sfideranno in semifinale il Barcellona.

Olympiacos Pireo batte Montepaschi Siena 76-69 (21-21, 38-39, 54-55) nel corso di una sfida che solo nell’ultimo parziale è stata dominata dai padroni di casa i quali avevano dovuto fare i conti con la volontà ferrea e la grande attenzione degli uomini di Simone Pianigiani.

Euroleague: match ball per i greci, Montepaschi rischia

I quarti di finale di ogni competizione sportiva, sono  sempre la prova della verità e su 3 partite l’Olympiacos  new deal, non come quella del fiasco dell’anno scorso che perdeva  22 palle perse, ha già battuto Siena 2 volte  e soprattutto ha preso slancio da gara1. Il  che significa giocarsi il match ball venerdì sera davanti ai suoi 12 mila tifosi riguadagnati, altro motivo importante della stagione.

Pianigiani è realista, non firma la resa.

“I greci – esordisce nella sua analisi –  hanno giocato di qualità, congratulazioni all’Olympiacos. Non siamo riusciti a giocare come volevamo, questione di problemi in attacco e per aver smesso di giocare quando loro hanno iniziato a prendere un vantaggio. A quel punto si è pensato alla prossima partita a dare po’ di riposo ad alcuni giocatori. Solitamente segniamo circa 90 punti, stasera solo 55. Moss ha dei problemi muscolari e Thornton non era pronto. Non avevamo energie, non attraversiamo una buona forma, per questo abbiamo perso. Adesso abbiamo però un’occasione in più per batterli, e spero che i miei giocatori rispondano ma dobbiamo migliorare in attacco, muovere la palla e correre in campo aperto. L’atmosfera mi piace, penso che aiuti i giocatori a dare il meglio”.

Euroleague: il Barcellona passa, il Panathinaikos rischia

Imbattuto dal 15 dicembre quando perse a Siena 74-77 l’unica gara della stagione, dopo il 6-0 nelle Top 16 il Barcellona è il primo a qualificarsi per le Final Four dove affronterà la vincente della serie fra Olympiacos-Monte Paschi che riparte dall’1-1 stasera nel Palazzo della Pace e dell’Amicizia.

Si tratta di un ritorno per il Barcellona che l’anno passato era stato eliminato alla quinta gara dai campioni del Panathinaikos i quali avendo perso le ultime 2 partite col Maccabi nella rivincita della finalissima dell’anno scorso rischiano l’eliminazione in gara4 giovedì.

L’Europa delle coppe guarda a Olympiacos-Montepaschi

Pianigiani è alla sua quinta partecipazione, è il coach italiano degno del Guinness per i risultati sul domestico suolo, meno brillante il suo palmares internazionale, anche se gli è stata rinnovata la fiducia fino al termine delle qualificazioni continentali che cominciano dopo le Olimpiadi.

Con la nazionale, nelle qualificazioni per gli Europei,  arriva dietro Montenegro e Israele,  fortuna vuole che la squadra venga riammessa per l’allargamento da 16 a 24 squadre  ma nel  suo primo europeo 2011 non passa il 1° turno e l’Italia dice addio alle speranze di tornare alle Olimpiadi. Finisce al 4° posto su 5 squadre,  ancora dietro Israele per cui l’Italia retrocede in quarta fascia, quelle fra il 16° al 20° posto, fuori anche del torneo di qualificazione per Londra. Le cose vanno meglio in Euroleague, con 2 Final Four (e un doppio 3° posto), l’eliminazione nelle Top 16 e nel playoff, la maggior impresa è il recupero da 0-1 a 3-1 contro l’Olympiakos la passata stagione.

Eurolega 2012 McCalebb riapre i giochi con una magia finale

Vincere di 1 o di 30 è la stessa cosa, va bene così, Siena dimostra di essere la squadra che non perde mai (o quasi, se non sbaglio) due partite consecutive e deve fare un monumento a McCalebb, ispiratore delle grandi imprese, per aver scippato a Printezis a metà campo la palla del canestro “autografato” della sofferta vittoria.

Adesso il match si sposta ad Atene dove Siena ha vinto l’anno passato dopo il -48 della gara d’apertura, sulle 5 vince la squadra più forte ed esperta,  forte Siena certamente lo è, esperta  anche ,forse  troppo guardando all’età media da Guiness, che potrebbe essere, oltre al problema della gestione delle risorse umane,  una delle ragioni del calo nel quarto tempo sia in gara1 (9/24) e gara2 (14-27), vale a dire che i greci hanno avuto un parziale di 51 a 23. Ivkovic ha infatti mandato in campo tutti e 12 i suoi giocatori, mentre Panigiani ha scelto la panchina corta, non hanno giocato  Aradori e Lechtaler e i cambi dei reds hanno segnato 46 punti contro 36, mentre gli starter senesi hanno avuto la meglio con 46-34.

Euroleague: colpo del Maccabi, Barcellona sul 2-0

Nei play ogni gara fa storia a sé, l’ha dimostrato l’anno passato Siena perdendo con 48 di scarto per vincere le 3 gare successive, l’ha confermato il  Maccabi che dopo il -20 di Gara1 ha  pareggiato vincendo nel supplementare e toglie il vantaggio del campo alla squadra campione  e del primo decennio del Duemila per quanto riguarda l’Euroleague.

Il Barcellona ha invece collezionato la nona vittoria consecutiva, ha perso una sola gara per 77-74 a Siena il 15 dicembre e da quel giorno è imbattuta e grazie a una palla recuperata e 2 liberi di Kosta Perovic e 18 punti di Navarro è riuscita a respingere l’attacco dell’Unics Kazan, la principale novità di questa edizione e qualificatasi direttamente per il successo in Eurocup.

Basket e finanza: fiducia rinnovata per Paola Serpi vicepresidente senese

Cambiano i vertici del Monte dei Paschi, escono di scena Giuseppe Mussari e Gabriello Mancini e arrivano sulla scena, come si legge nelle candidature della Fondazione, cassaforte della banca senese che ha puntato forte sullo sport, Alessandro Profumo presidente e  Fabrizio Viola amministratore delegato.

E fra i conisglieri Prof. Paola De Martini, Prof. Tania Groppi, Prof. Angelo Dringoli, Rag. Marco Turchi consiglieri.

Eureoleague: Siena subisce la rimonta dell’Olympiacos

Brutta sconfitta, tre quarti di gara con un Andersen versione NBA non facevano presagire il crollo dell’ultimo tempo, 9-24, perché la panchina ha dato un apporto col contagocce, 10 punti in tutto, 4 di Zisis (2/8) sogno estivo dell’Oliympiakos, 4 di Bob Thornton (2/8 anche per lui ma 6 rimbalzi), Lavrinovic addirittura in secca  (0/3) e con 5 falli, 2 punti di Ress e 11 minuti in tutto per i tre italiani  che evidentemente rappresentano solo tappezzeria di lusso.

Sembrava che se la cavasse col proverbiale mestiere, specie quando Vassilli Spanoulis, top scorer dell’Euroleague con 18,8 punti, è uscito a 5 minuti dalla fine, con 3 punti di vantaggio, ma le giocate dei mori ateniesi  Acie Law  (pre4so a metà stagione dal Partizan) e Josey Dorsey, due esperti ex pro, hanno innescato Georgios Printezis tornato in Grecia dopo due stagioni con la maglia di Malaga.

Euroleague, rivincita europea senza storia oggi tocca a Siena

Nel remake della finale dello scorso anno i campioni d’Europa del Panathinaikos spazzano via il Maccabi  in gara1 trascinati da Dimitri Diamantidis, il miglior giocatore della giornata con 15 punti, 2/3, 2/3 da 3, %/5 nei tiri liberi, 5 rimbalzi, 8 assist, 3 recuperi, 7 falli subiti in 21 minuti.

La partita non ha più niente da dire già alla fine del primo tempo, il Maccabi non è più la squadra dello scorso anno, subisce ai rimbalzi (27-38) perché Schortanitis (5 perse) ha perso smalto e  non bastano Devin Smith (ex Benetton) e Keith Langford (vincitore della Coppa Fiba 2009 con la Virtus Bologna), il problema è il play  da quando Farmar è tornato nella NBA e il trio  Perkins-Pargo-Eidson   è rimpianto dalla squadra israeliana. Obradovic ha fatto giocare tutti e 12 i giocatori e hanno segnato in 11, Maric centro nel quintetto iniziale “bassotto” con  Nick Calathes, Diamantidis, Steven SmithRomain Sato (ex Siena) che ha fatto faville. Devin Smith il migliore del Maccabi, 25 di valutazione, 5/7 al tiro, 2 su 3 dall’arco, 17 punti e 6 rimbalzi. Sottotono anche l’altro centro Elyau.

Pegaso per lo Sport 2012 alla Montepaschi Siena

Il simbolo della regione a una squadra che dà lustro alla Toscana: il Pegaso per lo Sport 2012 – edizione XIV – va alla Montepaschi Siena in virtù del fatto che i toscani sono una delle realtà sportive più vincenti della Toscana.

La statuetta dorata che raffigura il Pegaso alato, simbolo della regione finisce in bacheca della Mps che ha battuto la concorrenza di dodici competitori, poi scremati a quattro: Matteo Betti (scherma, disabile), Marta Pagnini (ginnastica ritmica), Acf Fiorentina squadre giovanili e Mens Sana Siena. Vince la Montepaschi, agli altri tre, secondi ex aequo, va il Pegaso in argento.

A giustificare e motivare l’assegnazione del premio, la stanza dei trofei: sei scudetti (cinque consecutivi), 6 Coppe Italia, 3 Supercoppe italiane, 1 Coppa delle Coppe.

Il club sarà premiato dal presidente Enrico Rossi e dall’assessore allo sport Salvatore Allocca lunedì prossimo 13 febbraio alle 17.30, nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti a Firenze.

 

Esiste ancora la grande Siena?

Alla 2.a giornata di ritorno la Montepaschi ha già raggiunto il massimo storico delle 5 sconfitte nel corso del ciclo d’oro (5 scudetti). Ecco l’analisi di una stagione difficile, anche se all’orizzonte manca ancora la sfidante accreditata. Se Sparta piange, Atene non ride.  Viene buona questa antica locuzione, quando ancora la Grecia era un insieme di “città stato” , per definire il logoramento della sfida per la supremazia fra le due espressioni massime di quella civiltà italiana dei canestri. Se Milano battendo la Pesaro-Giamburrasca si asciuga la lacrime dopo essere scivolata al 5° posto, al massimo del suo splendore e sulla via della caccia allo storico  primato della A di 6 scudetti consecutivi Siena non aveva mai toccato le 5 sconfitte. E siamo ancora alla 2.a di ritorno.

Prova provata sui dubbi su questa Spaghetti League che tiene come spettatori, come ci infoma la Lega siamo sotto i 4000 di media,  ma  dal gradimento largamente inferiore alle attese e alla bisogna sui media  in quanto non ha portato quella scossa vitale  la novità delle telecronache in chiaro e digitale. Siena ha ancora un buon vantaggio, deve ospitare Milano e Bologna con le quali ha perso all’andata, ma sono sempre più frequenti ormai le sconfitte con squadre di seconda fascia, Prova inconfutabile che la Spaghetti League (come del resto l’Euroleague, perché i migliori europei giocano nella NBA compresi Gallinari, Bargnani e Belinelli)  si è certamente livellata ma non certo verso l’alto, appiattita dal “passaportismo”, del quale  Siena è vessillifera da un decennio. Le cattive imitazioni del sistema-Siena,  come si definisce la Montepaschi,  ha via via  snaturato l’identità italica, uno spostamento “centipetra”  facilmente riconoscibile nel gioco e in quel  gradimento generale che avrebbe dovuto essere l’effetto della doppia telecronaca televisiva al fine settimana.

Euroleague: torna Kirilenko, i russi imbattuti

Partite le Top 16 di EuroleagueSiena fatica all’inizio ma finisce +14 contro Bilbao, oggi Armani-Panathinaikos e Barcellona-Bennet col debutto di Brunner. Col ritorno in campo di Andrei Kirilenko a due mesi dal brutto infortunio alla spalla e la frattura del naso nel campionato russo, l’ex star degli Utah Jazz che ha lasciato la NBA dopo 10 anni è stato decisivo ad Atene contro l’Olimpiakos, con 11 punti, 3/6, 0/1, 5/6 ai liberi, 4 rimbalzi, 3 assist, 3 stoppate. Top scorer  del Cska che mantiene l’imbattibilità, con una striscia di 11 vittorie, un altro ex NBA, lo slavo Krstic, con 18 punti.

L’Unics che ha ingaggiato lo sloveno Bostian Nachbar, ex NBA, non l‘ha schierato contro il Fenerbahce che con Bogdanovic (24 punti)  e l’ingaggio di Lafayette  ha guidato due tempi cedendo alla distanza contro i russi vincitori dell’Eurocup che hanno vinto con i canestri del centro Veremeenko e Harry Domercant.

Siena-Montegranaro 96-84 Montepaschi campione d’inverno

Montepaschi Siena-Fabi Shoes Montegranaro 96-84
(22-25, 48-50, 72-67)

La diciassettesima giornata di basket A1 ha decretato la Montepaschi Siena campione d’inverno – prima in classifica con 24 punti fin qui racimolati – in seguito alla vittoria dei toscani nella sfida interna contro la Montepaschi Siena. Finisce con i senesi che rifilano agli avversari 12 punti ma anche con la solita rimonta locale dopo che i primi due quarti avevano detto che la Fabi Shoes se la sarebbe giocata fino alla fine.

Il roster di Valli, infatti, dopo aver chiuso in vantaggio il primo parziale (22-25 nonostante l’avvio dirompente dei padroni di casa aveva consentito a Siena di rifilare agli avversari un 16-7 dopo 5′) si presenta in testa anche negli spogliatoi, dopo che il secondo quarto continua a parlare la lingua di Montegranaro, il cui vantaggio si riduce da tre a due punti. Siena, come suo solito, si scuote in maniera visibile ed evidente solo nel corso degli ultimi dieci minuti e, presa per mano dal centro australiano David Andersen, che ha finito con 24 punti a referto, trova la fuga che gli ospiti non riescono a frenare.