Siena, ufficiale Luca Banchi, Magro sarà il vice?

La Montepaschi dopo la separazione con Pianigiani deve ancora completare la terna degli allenatori, come senior assistant Attilio Caja e all’ultima ora lo spagnolo Aito

La Mens Sana-Montepaschi ha presentato ufficialmente l’allenatore della prossima stagione Luca Banchi, adesso ufficialmente nuovo allenatore della Montepaschi.  Strano che in una società dove tutto è programmato da mesi, come nel caso dell’uscita di Simone Pianigiani, non siano stati comunicati i suoi assistenti. Sembrava scontato il ritorno in veste di primo assistente di Giulio Griccioli, invece l’ex responsabili delle giovanili, ha detto di non aver mai avuto offerte da Siena (e da Veroli, altra voce di mercato) e firmato per la Junior Casale, quindi ha lasciato Scafati per restare in Legadue.

Il diritto di primogenitura potrebbe essere Alessandro Magro, ex giocatore di Castelfiorentino e giocatore a Reggio Calabria che ha conquistato un brillante 2° posto ai tricolori Under17 di Vasto dove è stato premiato come miglior coach. Anche Magro sciorina un  buon lessico, sembra però in qualche occasione troppo tranchant e si dice che sia stato sul punto di essere messo sulla lista dei partenti dal suo presidente per dichiarazioni fuori copione. Il terzo potrebbe essere Baioni, tecnico della Under 19 vicecampione d’Italia, ma la chimica dell’assistente senior forse prevarrà, e le apparizioni Tv di Caja (ex Cremona) potrebbero essere decisive per un incarico, ma Minucci ha parlato di “un coach di alto livello perchè siamo quinti in europa e non intendiamo abdicare”. Che sia lo spagnolo Garcia Renes detto Aito?

A Siena Pianigiani lascia, promosso Luca Banchi

Il coach del record dei 6 scudetti se ne va per lo stress:

“Avevo paura che qualcuno mi passasse avanti, ero diventato il bersaglio che adesso viene tolto”.

Andrà all’estero, un problema in più per il part-time.

“Ha rappresentato al meglio il club e la sua città senza mai una sbavatura, l’allenatore è il nostro uomo immagine”

l’ha elogiato il suo presidente. Simone Pianigiani e la Mens Sana si sono lasciati com molta sofferenza, è difficile dopo 6 scudetti consecutivi questo passo ma era previsto da tempo hanno spiegato lui e il suo presidentre ma lo stress accumulato era sempre maggiore, continuo “quattro volte tanto” ha detto il coach mentre Minucci ha confermato:

“ho passato più tempo a sostenerlo quest’anno che negli altri precedenti”.

“Sentivo il peso di essere sempre al centro, la tensione nel pensare che dovevo impedire che qualcuno mi passasse avanti, non per me ma per la società, per cui hoi deciso di levare il bersaglio”.

Adesso valuterà le proposte. “Non c’era nessuna offerta, nessun’altra ipotesi, mi piacerebbe però essere coinvolto e aver la possibilità di  far bene e sarà  come avrtete capito un club non italiano”.

Siena, scudetto italiano per meno di un punto!

CONTROSCUDETTO Il contributo medio dei 5 italiani di Siena è stato di 10 punti  (11,8% rispetto al totale) contro i 9,2 di scarto, quindi 0,8 di differenza. Salvo l’onore del tricolore cestistico ma  il maggior bottino nella serie è stato solo un totale di 19 punti (3,9 di media). Con Siena festeggiano  ben 7 bandiere.

Italiani brava gente. Anche se con una differenza minima, 0,8 punti, la Montepaschi, squadra stile Onu, non avrebbe mai vinto il 6° scudetto. Ma per un pelo il basket italiano ha rasentato un primato imbarazzante per la sua immagine. Ha fatto meglio l’Armani ma ha perso. Si vive in Europa, in una realtà multietnica, ma l’identità sportiva è sempre forte e importante, valore da non trascurare.

La Bocca della Verità dopo Siena-Milano

Questa rubrica post finale  scudetto Siena-Milano è stata realizzata col contributo dei collaboratori e osservatori e dei lettori di Pallarancione.com. Chi vuole dire la propria,  può scrivere a [email protected]: note e pareri saranno pubblicati sinteticamente nell’ambito di un corretto diritto di critica dovuto a evento di rilevanza nazionale:

°Che pensate  dell’idea di fare le primarie fra Scariolo e Pianigiani, per guidare la nazionale agli europei 2013?

° Perché i due allenatori a fine gara hanno evitato di stringersi la mano?, e a chi toccava per primo?

°La consegna delle medaglie e il protocollo della premiazione scudetto e dei trofei non doveva essere una regia congiunta Fip-Lega?

°Fabio Facchini ha ecceduto di protagonismo abbonando in gara5 i passi di Cook e annullando la tripla di Fotsis?

Sei scudetti, Siena è come il Truman Show

CONTROSCUDETTO – Vittoria netta, Mps toglie all’Armani il tricolore e il primato storico, ma finisce un epoca che  per la caccia al passaportato ha coinciso con un calo d’interesse e dei risultati internazionali. Completata  la pagina storica (post-moderna?) del basket di Siena, Milano è sparita subito dal campo. Mi aspettavo una grande festa generale, come è stata quella baci abbracci e commozione fra Miami e Boston.

Mi aspettavo  3-4 collegamenti in diretta da varie parti d’Italia,  per commentare e dare un senso ampio a questo primato dei 6 scudetti marcata subito con l’arrivo dellaa maglietta ufficiale “Siamo nella storia del basket”.

La Bocca della Verità per Siena-Milano

Questa rubrica è realizzata col contributo dei collaboratori e osservatori e dei lettori di Pallarancione.com, chi vuole dire la propria può scrivere a [email protected], e saranno pubblicati nell’ambito del diritto di critica per un evento di rilevanza nazionale.

°Gioco di scarsa qualità di Milano, a volta troppo scolastico, prevedibile, certamente frammentario
°In generale difesa poco attiva, con pause inspiegabili  e scollamenti imperdonabili, come si è visto col rimbalzo in attacco decisivo di Stonerook nel finale

°Il coach dell’Armani nel time out aveva sulla lavagnetta previsto una situazione per il taglia fuori come quella decisiva?

Per l’Armani la paura fa 80

Siena ipoteca il 6° scudetto togliendo proprio Milano dall’albo dei record perché l’Armani, col deludentissimo Bourousis, nelle 3 gare ha sempre subito più di 80 punti e perso il duello ai rimbalzi, dove era superiore, facendosi soffiare da Stonerook il pallone decisivo. Tre indizi fanno una prova, tre rimbalzi in attacco nel finale, con quel capolavoro di Shaun Stonerook che sbaglia due liberi e indisturbato riesce a prendersi il rimbalzo che nega il tiro decisivo a Milano e vale la vittoria della certezza. In realtà tre sconfitte di Milano, nel senso matematico,  non valgono ancora il sesto scudetto di Siena, meritatissimo, per me scontato dall’inizio di stagione perché le grandi squadre italiane sono indistruttibili, e Siena vincerà con un nucleo (se mettiamo anche Rakovic che non ha giocato) dall’età media di 33 anni  di Siena.

In Italia le grandi squadre sono solo vittima delle crisi economiche endemiche, è toccato all’Innocenti, e soprattutto all’Ignis che dovette “regalare” Dino Meneghin a Milano. Si è capito, in queste prime tre gare, che la Spaghetti League non ha trovato nell’Armani la sua Oklahoma. Il nostro basket è conservatore, dentro un paese per vecchi intristiti dalla politica, le tasse e la burocrazia.

L’Armani riuscirà a salvare almeno se stessa?

CONTROSCUDETTO  Siena dilaga, il match si sposta a Milano per gara 3, il pubblico del Forum può essere la molla per una reazione, e Dentom potrebbe essere la novità per fermare lo scatenato McCalebb (46 punti in due gare oltre al resto)

Meno 28 anche se l’inverno è passato da un pezzo. Non siamo su Scherzi a Parte,  Siena 86, Milano 56  procede infatti  come il gambero a meno che stoicamente  vada controcorrente come il salmone per deporre le uova e riprodursi geneticamente, per fare figli  più forti. Ma sarà per l’anno prossimo. Perdere di 1 o di 20 nei playoff non fa differenza, e paradossalmente una brutta sconfitta produce spesso tonnellate di rabbia, cosa di cui Milano ha bisogno per riportare in equilibro una sfida per ora largamente  tradita.

Armani, quando si dice la prova del 9…

IL CONTROSCUDETTO  Contro il McCalebb-show di Siena,  le prove deludenti dell’asse del rilancio  Bourousis e Cook confermano problemi di gioco mascherati con l’arrivo di Gentile e Bremer.

Tanto rumore per nulla. Gara1 da ragione ai bookmakers che hanno pagato la vittoria di Siena solo 22 centesimi contro i 3,60 euro dell’Armani, e puntella il  credito del “grande  sortilegio” secondo il quale chi perde la prima   non ha mai vinto lo scudetto in 30 anni su 36.

A 16 anni dall’ultimo scudetto, con una delle squadre meno amate e più controverse ma con un cuore grande come il suo famoso Duomo, Milano continua ad aspettare  Godot. Arriverà in questa serie tanto attesa, o il prossimo mercato sarà necessario ingaggiare Kobe Bryant o LeBron?

Finale scudetto Siena-Milano, così è se vi pare….

Analisi di pregi e difetti per capire se Mps arriverà al record del 6° scudetto o se Armani riconquisterà il tricolore dopo 16 aqnni. Per i bookmakers, Siena favorita 1,22 contro 3,60. Sotto il profilo delle Scommesse, la  quota per la vittoria di Siena è la più bassa fra le proposte dei maggiori  avvenimenti sportivi del giorno, naturalmente con l’europeo di calcio come piatto forte e poi la finale di sara Errani a Parigi. Per Siena vincente  la quota è 1,22 (un guadagno di 22 centesimi per ogni euro giocato)  per Milano 3,60 anche se nelle ultime ore si registrerebbe – sembra –  un aumento del 4% a favore dell’Armani. Si sa che chi vince la prima, vince lo scudetto ben 30 volte su 36. Quindi la prima di Montepaschi-Armani è come la battaglia di Dunquerque.

Siena va per il 6° titolo consecutivo, il record  (5 consecutivi) appartiene però a  Milano, una ragione in più per non farselo sfuggire.

Eurolega, sicura la Montepaschi, per la seconda decide lo scudetto

Montepaschi Siena non è l’unica squadra italiana al momento ad avere il diritto alla Licenza A di Euroleague, sembrerà paradossale ma sul tabellone viene indicata con un asterisco la Lottomatica Roma (che oggi si chiama Acea) anche se si specifica che in virtù dei risultati di questa stagione è ultima nel ranking e dovrà cedere, come l’anno scorso, il suo posto e non è affatto scontato che come l’anno scorso gli subentri una squadra italiana, perché fra i 20 casi che a scalare danno diritto ad avere una licenza A, il 4° riguarda lo scudetto tricolore e il 15° alla finalista.

Basket e futuro: star “americana” per la Rcs, Fiat a Siena?

Grazie ai fratelli Toti un giovane Ad, Pietro Scott Jovane, per la svolta tecnologica del grande gruppo editoriale che sostiene il basket. Siena, le voci del dopo-Montepaschi: la squadra a Griccioli? Biella acquistata dal “Beato Angelico”, gli utenti del gas salvano Avellino, Roma e Scavolini sul filo del rasoio, la Benetton crea manager di sport.

Tiene banco, certo, la lotta per lo scudetto che con l’epilogo di Cantù-Pesaro completerà il quadro delle semifinali che cominciano  il 28 con Siena-Sassari, al meglio delle 7,   ma il basket scruta giornalmente con avidità quello che accade nel  panorama dell’economia e della finanza. E’ lì, negli intrichi del Risiko, che notizie, fatti, indiscrezioni  possono determinare  ricadute sul movimento, per cui bisogna essere attenti alle news riguardanti non solo potenziali investitori – con una domanda nettamente in calo-  ma anche  direttamente o indirettamente soprattutto i nostri imprenditori e gli sponsor della Serie A.

Siena prepara il rinnovamento, Andersen sul mercato

La storia potrebbe essere il sequel di altre già viste in passate.  Il basket non ha fatto nulla, in questi anni, per pensare all’autogestione, al salary cap, per creare giocatori prendendo per colpa di “cattivi maestri”la scorciatoia del passaportato. E  fatalmente anche la società più fortunata d’Italia come risorse economiche  rischia i contraccolpi delle vicende finanziarie simili a quelle di case madri o delle grande aziende che avevano visto nel basket un affare, uno sport specchiato, sociologicamente proiettato nel futuro e la possibilità di farne parte del reddito d’impresa in virtù della Legge Mammì sulle sponsorizzazioni.  I crack non fanno bene nel basket, come del resto e gestioni squilibrate vedi l’imminente uscita della Benetton e della Virtus dei fratelli Toti a Roma. Vogliamo ricordare di quando l’Innocenti  che aveva acquistato l’Olimpia chiuse con la  crisi dell’auto? O quando l’Ignis Varese passò dalla famiglia  Borghi agli olandesi, e le vicende del Gruppo Ferruzzi determinarono la fine del progetto Messaggero Roma e poi tante altre storie amare? Imprenditori che ci rimettono il patrimonio di famiglia.

Armani e Montepaschi sono di nuovo sul mercato

Mercato aperto prima dell’inizio dei playoff, Milano è in cerca di un esterno dietro perché Breamen non è certo un fuoriclasse e Gentile stenta ad inserirsi, sta provando con CJ Rivers del Lokomotiv Kuban. Perché non provare con Jeremy Pargo, ex Maccabi e All Star, che non si è inserito al debutto nella NBA con Memphis? Per la frattura alla mano di Bootsy Thornton cerca un sostituto che conosca il basket europeo con caratteristiche di uomo-squadra, grinta e duttilità, fra un 3 e un 4. L’attenzione si sposta su Weems, ex Raptor che ha giocato con lo Zalgiris Kaunas.

Cerca un rinforzo anche la Virtus Bologna per i problemi alla schiena di Gailus. La D-League offre buone occasioni, intanto uno dei migliori, Alan Anderson, ex Virtus Bologna, Cibona, Maccabi, 3 e 4, è stato ingaggiato dai Raptors, sarebbe stato perfetto per sostituire Thornton.