Torna Petrucci, il Telebasket sarà la sua arma vincente

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Passi…

Se il primo passo è la cosa più importante in quasi tutti gli sport, e nel basket più che mai, potrebbe  essere che il grande ritorno  di Petrucci porti finalmente nell’anno domini 2013 quello scossone che il movimento più immobile tra i movimenti (il nostro …) aspetta da tempo immemore.

L’importante è mantenere il piede perno col primo passo, questo insegnano sin dal minibasket e il perno il basket ce l’ha: sono tutte le cose buone che , insieme alla paccottiglia di scelte discutibili, sbagliate e poco funzionali il basket è comunque riuscita a produrre. Una Nazionale che insieme agli Nba Bargnani Gallinari e Belinelli ha mostrato ragazzi emersi nonostante questi  giochino in squadre dove gli spazi per loro sono ridotti all’osso. Un movimento che per tesserati e appeal continua ad essere secondo solo agli sceicchi del calcio. Un pubblico che continua ad affollare i palasport nonostante spesso si giochi  in impianti vecchi o mal progettati e il più delle volte in deroga ….

Queste cose le sa il nuovo Presidente (Guareschi docet ) il che è bello e istruttivo. E Petrucci, presidente e dirigente navigato è uno dei pochi in questo momento in grado di smuovere il pantano immobile di strutture impalpabili e poco efficienti. E’ uomo nato e cresciuto nell’ambiente del basket e che conosce profondamente questo sport, spesso presente da spettatore anche in periodi “calcistici”, sa che il Dna della pallacanestro è sempre in divenire e che se c’è uno sport che è sempre stato in gradi di precorrere i tempi è proprio questo. Quindi sa che i media ( e il plurale fa la differenza ) sono quelli che dovranno essere contemporaneamente  promotori e cartina di tornasole, pubblicità e ascolti.

Ma non solo la televisione: occorrerà sensibilizzare dal basso, famiglie, scuole, piccole e grandi amministrazioni , su su fino allo Stato. Cercare testimonial che non siano solo le vallettone superpettorute alla Pitigrilli o gli sconosciuti alla ribalta degli irreality. Usare in modo organico ed organizzato il Web, il mondo degli Smartphone, dei Tablet, di queste nuove mini televisioni non considerate, ignorate da Auditel ma utilizzatissime soprattutto dalle nuove generazioni.

Se qualcuno avesse qualche dubbio in merito vada a vedere i numeri delle vendite di quest’anno, crisi o non crisi … E Gianni Petrucci è persona attenta a queste cose, che cercherà, lo spero ma ne sono quasi certo, di issare quelle ancore che stanno arando il fondale ed impedendo di risalpare verso nuove destinazioni.  E in questa persona, che da quando faccio il regista ( quasi 25 anni), vedo in tribuna appassionarsi per questo sport , confido, anche perché sperare che Armani non si cominci ad annoiare, ed insieme a lui a chi porta soldi gratis vedendoli buttar  via si scoccino della cosa, può essere veramente rischioso …

E questa giornata? Intanto l’anticipo in  Casa-lecchio (!!!) vede i bolognesi sconfitti da Brindisi, in quest’occasione più squadra mentre la Saie è stata Hasbrouk-dipendente e vittima delle proprie palle perse. In Tv il solito raddoppio La7d/Sportitalia dove a far figura migliore è sempre la seconda per la qualità del commento mentre le immagini raccontano quello che succede e di questi tempi non è poco.

Il posticipo, una superclassica ad alta tensione, quella che deve essere stata usata per alimentare il camion regia, perché si sono viste telecamere mandate in onda secondo la ferrea regola del “’ndo cojo, cojo”.

A parte gli scherzi, quando succede ripetutamente  che vengano staccate telecamere in movimento ci sono solo due spiegazioni: o gli operatori non sentono le indicazioni del regista o il regista non parla agli operatori. L’effetto è quello. La partita è stata un derby sia per tensione che per gli errori visti soprattutto nel primo tempo. Quindi si attende la prossima giornata per decidere il ranking valido soprattutto per gli accoppiamenti delle final eight di Coppa Italia in quel di Assago al Forum.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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