Arbitri, niente sorteggio totale come voleva la Lega

I 36 fischietti di A divisi in 3 fasce di 10, 10 e 16, si pescano dall’urna solo il 1° e 2° arbitro. No anche al ritorno al voto scolastico: “Come per la Fiba, il voto non esiste, vogliamo arbitri tutti professionisti” spiega il Commissario Laguardia

Legabasket aveva chiesto il sorteggio totale per ciascuna terna, la Fip ha deciso per il 2 +1: il 1° e 2° arbitro sorteggiato, il 3° designato fra i fischietti di terza fascia.

Questo il programma del raduno pre-campionato dei fischietti a Passignano

Tre giorni di lezioni  da oggi a domenica e la presentazione della squadra del rinnovamento del CIA e il nuovo progetto.

Questo il programma del raduno pre-campionato degli arbitri di Serie A da venerdì 31 a domenica a Passignano sul Trasimeno (Perugia).

Venerdì 31: ore 14.30-15 apertura; 17.45-19 test atletici; 21.45-22.15 quiz

I fischietti italiani agli europei giovanili

Ai campionati europei giovanili, solo Gigi Lamonica ha diretto una finale, quella Under20 maschile. Alessandro Martolini col ritorno in A  ha fischiato  agli europei Juniores femminili, il romano Giansanti è fra i candidati alla finale per il titolo juniores maschile in Lituania e Tolga Sahin ha diretto la sua prima gara del torneo femminile Under 20 a Debrecen.In precedenza Saverio Lanzarini aveva diretto l’Under 16 maschile.

Queste le designazioni delle finali:

Finali olimpiche senza fischietti italiani: declassati o boicottati?

Amarezza per la mancata di designazione di Lamonica e Cerebuch che hanno diretto benissimo 8 gare arrivando alle semifinali. Grotti: “La Fiba doveva trattarci meglio”

La mancata designazione del nostro miglior arbitro Gigi Lamonica e di Guerrino Cerebuch, il secondo designato aa Londra,  ha lasciato l’amaro in bocca. E nelle finali dei Giochi  l’Italia è stata rappresentata in finale da Sergio Scarioloallenatore dell’Italia  Mike D’Antoni, in qualità di assistente di Mike Krzyzewski  nel Dream Team.In realtà  D’Antoni è nato in America, ma ricordiamo che ha giocato nella nazionale azzurra. Se vogliamo c’erano anche i paisà Jerry Colangelo, presidente della Federbasket Usa e  il coach della nazionale femminile Geno Auriemma, nato a Montella (Avellino).

Sorteggio arbitrale, Fip e Lega sono divise

Lunedì il presidente Renzi di Legabasket è stato a Roma per discutere col  vicepresidente della Fip Laguardia i dettagli della novità del sorteggio arbitrale, dopo aver chiuso il rapporto con Rino Colucci che ha rivestito per 7 anni i passi di consulente, primo designatore e anche commissario.

L’orientamento della Lega, secondo un voto fra le società, è quello di chiedere il sorteggio totale per cui dall’urna uscirebbero i nomi della terna, ma la Fip che si riprende gli arbitri dopo l’autogestione vorrebbe procedere con cautela su questa novità e varare una forma di “sorteggio parziale” riguardante solo il primo arbitro.

I Top Ten del fischietto, ecco cosa si scrive…

La classifica-verità sulla stagione 2011-12  col contributo di esperti neutrali che smentisce quella del CIA  avviata con l’abolizione del voto ha determinato un dibattito generale sulla necessità di una decisione drastica del Consiglio federale il 14 luglio.

E’ letto e fa discutere l’articolo  che Pallarancione.com  ha pubblicato il 4 luglio (http://www.pallarancione.com/ecco-la-vera-top-ten-dei-fischietti-di-a/) nel tentativo di “riequilibrare” giornalisticamente, senza alcun motivo di polemica, coinvolgendo un panel di esperti (uno dei quali anche un arbitro fra gli stessi primi 10).

La nostra classifica è nata coi migliori intenti, riconoscendo al CIA di aver operato per rinnovamento. Ma purtroppo la classifiche ufficiale della stagione 2011-2012 è arrivata fra veleni e polemiche, e modalità tecniche da azzeccagarbugli.  Speriamo non l’abbia vista il ministro della semplificazione…La causa scatenante è stata infatti la riforma “bizanzina” che prevedeva l’abolizione del caro e prezioso voto scolastico. E questo sul fondale di un “non dialogo” istituzionale, determinato anche da arroccamenti di casta.

Ecco la “vera” Top Ten dei fischietti di A

Con la classifica di fine anno e l’operazione di trasformare in punteggi con tanto di decimi e centesimi giudizi sulle varie prestazioni dei fischietti del basket, Pallarancione.com ha chiesto a 10 esperti di compilare una classifica neutrale e veritiera.

Subito dopo la pubblicazione delle controverse classifiche federali da parte del CIA che hanno scatenato polemiche e dubbi sulla veridicità riportando alla luce scenari da Baskettopoli che ancora non sono stati chiariti (il Processo di Reggio Calabria dovrebbe entrare nel vivo il 18 luglio col dibattimento e le contestazioni dei difensori all’impianto accusatorio) si è mossa la macchina diplomatica per invitare il presidente del CIA a presentare le dimissioni e rendere meno traumatico il prossimo consiglio federale del 14 luglio.

Il presidente di Lega ha già fatto sapere che se questo non avverrà metterà ai voti la proposta di sfiduciare il presidente degli arbitri Zancanella, non è il tempo di polemiche ma di mediazioni e di una rifondazione. L’autogestione, in attesa del rientro di Gianni Petrucci al basket il 14 dicembre, è revocata, un commissariamento creerebbe nuove spaccature, meglio un passo indietro come ha fatto Luciano Tola che ostinarsi a non comprendere che senza il consenso generale puoi essere bravo e avere le tue ragioni, ma non si va da nessuna parte. Zancanella non è, beninteso, l’unico responsabile che in senso oggettivo è stata una delega politica a gestire un organismo strettamente tecnico e che, giustamente sostiene un esperto, dovrebbe far parte del settore squadre nazionali.

Lamonica si conferma il fischietto d’oro

La pubblicazione delle classifiche del CIA fra sorprese e polemiche: solo 10° Guerrino Cerebuch designato per le Olimpiadi, doppio salto di due esordienti dalla A dilettanti alla A-1, fra i fuori età salvo Facchini  (4° posto) e col 25° posto è fuori Luciano Tola presidente Aiap. Il n.1 dei fischietti italiani è l’arbitro abruzzese Luigi Lamonica, come “certificato” dalla classifica del  CIA  per la stagione 2011-2012. Ha diretto la finale di Euroleague e e dell’Europeo come 1° arbitro ed è designato per i Giochi di Londra e candidato fin d’ora per  fischiare la finale. I primi 10 sono i seguenti:

1 Luigi Lamonica (Pescara) punti 78.4

2 Giampaolo Cicoria (Milano) p. 76.28

3 Carmelo Paternicò (Agrigento) p.76,27

4 Fabio Facchini  (Massalombarda) p.76,22*

5 Roberto Chiari (Treviso) p.75,61

6  Paolo Taurino  (Modena) p. 75,35

7 Enrico Sabetta (Campobasso) p.74,96

Esclusiva: perde il patentino l’arbitro veneto fermato per un grammo di coca

La Giudicante ha respinto il ricorso inibendolo fino al 31 dicembre 2013, ma la vicenda sembra essere un giallo strano del quale potrebbe il protagonista  essere rimasto vittimaL’arbitro veneto  sospeso tempo fa per 60 giorni per aver acquistato un grammo di cocaina e per il quale il Procuratore della Fip dottor Alabiso, assunti gli atti della vicenda – fra i quali il verbale relativi  al fermo  mentre avrebbe acquistato un grammo di coca – e dopo averlo  interrogato  ha chiesto un inasprimento del provvedimento, è  stato inibito dalla Giudicante fino al 31 dicembre  2013.

Questo significa che dovrà riconsegnare il patentino, e uscirà dai ruoli della A. Lascerà il posto al retrocesso Renato Capurro?. No, sembra i due retrocessi rimarranno tali, mentre il CIA vorrebbe promuovere nel listone del prossimo campionato  ben 7-8 nomi in segno del rinnovamento. Su questa operazione la Fip è guardinga, entro il 30  di giugno non sarebbero infatti esclusi altri colpi di scena, vedi le probabili le dimissioni di Luciano Tola, mentre dentro al CIA la posizione del presidenze Tiziano Zancanella  vacilla.

“I 600 arbitri italiani in ostaggio dei 20 fischietti di A”

Una lettera anonima inviata agli arbitri “professionisti” accusa la Fip  di aver costretto alle dimissioni il presidente del CIA Zancanella.

Gli arbitri di DNA hanno ricevuto in questi giorni una nota anonima il cui l’ autore  usando il “noi”, prima persona plurale,  non si colloca  negli schieramenti belligeranti che  nati dall’infelice autogestione  guerreggiano da un biennio  fra loro (vale a dire Cia, Aiap, designatori). Il documento sembra riflettere invece la preoccupazione di una maggioranza silenziosa e critica la  Fip   sottolineando che le dimissioni di Gori “sono di una gravità assoluta”,  contrastanti con una sua  precedente delibera, che ci sono tracce di politica per  costringere  il presidente  Zancanella a dare le dimissioni entro il 30 giugno e  chiedendo il dialogo “con la speranza che 600 arbitri nazionali non tornino ad essere ostaggio di 20 arbitri di LegaA” e non si chiuda la porta al rinnovamento.

La questione arbitrale, parla Umberto Porcari, puntata 4

UMBERTO PORCARI: “Ambiente incandescente, CIA in default, se la Fip non interviene si rischiano esplosioni”.

A chiusura dell’inchiesta di Pallarancione.com sulla “questione arbitrale” pubblichiamo l’ intervista con Umberto Porcari , ex  rappresentanza del Consiglio Federale nel CIA,  fra i massimi  esperto a livello europeo di organizzazione, regolamenti sportivi e di sistemi valutativi del settore arbitrale.

Nel porsi a salvaguardia  della corretta gestione e della più assoluta trasparenza nel Settore arbitrale,  non rischia di apparire un personaggio scomodo?

“Fin da quando ero Consigliere CIA, mi sforzo di far comprendere a tutti che è finito il tempo delle “dispute” personali e delle “leadership”  irrevocabili, perché le “guerre” non conducono ad alcun risultato. Una volta per tutte si deve capire che occorre perseguire metodologie comportamentali opportune finalizzate ad una “cultura sportiva e sociale”, e che ci si aspetta che la figura arbitrale incarni davvero il “Il rispetto delle regole”.

Quale  è il cruccio del suo continuo impegno?

Questione arbitrale, il “tappo” del basket

Sono state davvero troppe le turbolenze, i malumori,   le accuse. Questi gli effetti  incomprensibili e quasi sempre spiacevoli di una malintesa autogestione degli arbitri capace solo di produrre piccole caste avide e riottose. E’ un altro dei fallimenti del movimento, ce lo dimostra il tramonto della “scuola italiana” dei fischietti che dietro Facchini, Lamonica, Cerebuch manca di continuità. Forse nessuno ha fatto caso a un dato di fatto sconcertante, sul quale  la  Fip farà bene a riflettere Per ora si è colta solo qualche sporadica dichiarazione  di un infastidito  Dino Meneghin, come  avesse una mosca noiosa sul suo naso. Il problema invece  è molto più serio.

Purtroppo l’attività del Procuratore e degli organi di giustizia è stata infatti assorbita all’80 percento dalla “questione arbitrale”,  che si trascina da 3 anni,  con danno promozionale enorme e un’immagine distorta del  basket. Peccato imperdonabile, soprattutto con l’occasione ghiotta della doppia telecronaca settimanale. Questo alla faccia dellaq  raccomandazione ufficiale  della PM di Baskettopoli  che chiedeva un giro di vite stretto alla vigilanza. Baskettpoli resta una  ferita purtroppo ancora aperta, auguriamoci che  non stia infettandosi col tempo, come fa sospettare la sibillina dichiarazione del presidente della Virtus Roma nella conferenza stampa in cui spiegava le ragioni per lasciare il basket. Claudio Toti ha inteso   sottolineare che la verità di certi episodi, per i quali nei verbali risulta  “parte lesa” , verrà fuori fra qualche anno.

Dossier – La questione arbitrale spina nel fianco del basket, puntata 1

Cronaca di un’Autogestione che non ha riscattato la pagina ancora aperta di Baskettopoli, alzato l’età media dei fischietti e influito forse anche sul gioco e i risultati. Grotti svela:

“Nella protesta della divise, esiste il sospetto di voti abbassati”

I Commissari sono troppi, “devono essere ridotti e  gli stessi Commissari-Osservatori, dovrebbero vedere più volte gli arbitri”, suggerisce l’esperto.

“Solo dal risultato di queste ripetute osservazioni – aggiunge – il Commissario Speciale può trarre la forma qualità dell’arbitro. Oggi in A1 sono 9 Osservatori  sembra più una agenzia di viaggi ad alti costi per la Federazione che mi sembra  non aver colto le indicazioni venute da  Reggio Calabria”.

E’  un modo,  spiega Francesco Grotti  che vanta  il titolo e l’autorevolezza per sollecitare una svolta  “per dare maggior omogeneità alle designazioni”.

E’ necessario  semplificare  – per chiarezza – criteri di giudizio “bizantineggianti”,  costruire meccanismi di garanzia  a tutela del direttore di gara,  utile  tornare  anche al saggio  “voto scolastico” ma  usando anche i “quarti” (ad esempio 6, 6 e 1/4, 6 e 1/2, 6 e 3/4 ) eliminando l’uso dell’aggettivo,  in grammatica  voce suppletiva e per il giornalismo moderno anche pomposa…. E  occorre rivedere le procedure sulla segretezza e privacy adottando la corrispondenza sigillata.

Arbitri: tre puntate per capire la ragione di un malessere

Pallarancione.com offrirà nei prossimi giorni un dossier esclusivo di 3 puntate di Enrico Campana sull’irrequietezza e le polemiche innescate negli ultimi anni dall’infelice autogestione ottenuta dai fischietti, che ha peggiorato le cose e toccato il culmine in questi giorni, tanto da costringere  il Procuratore federale a fare gli straordinari. I 41 avvisi di garanzia spiccati dal PM di Baskettopoli dopo due anni di indagini della Procura di Reggio Calabria e centinaia e centinaia di intercettazioni telefoniche dai contenuti ancora da chiarire,  dovevano essere una lezione per il basket che non è mai intervenuto con decisione.

Anzi, il presidente del Cia che si era provato a prendere un provvedimento, Luciano Tola, è stato sfiduciato, la spaccatura fra i designatori e il CIA attuale, le teatrali sfide della Aiap (associazione arbitri italiani) . Non passa ormai una settimana che non scoppi un nuovo caso, dalle classifiche custodite nella propria casa dal presidente, alle dimissioni pilotate fino a un conflitto di poteri della Fip.