Bologna, Sabatini insiste: “Vogliamo il sì di Bryant”

Non ha intenzione di darsi per vinto il presidente della Virtus Bologna, Claudio Sabatini, che resta fiducioso sulla reale possibilità di portare Kobe Bryant a Bologna. Il massimo dirigente della Canadian Solar dunque, pur essendo uscito allo scoperto, continua a lavorare a quella che sarebbe l’operazione del secolo nel mercato del basket italiano e forse anche europeo: convincere il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers a giocare in Italia con la maglia delle “V nere” finché la Nba sarà ferma per la serrata e la timida apertura dello stesso giocatore, ieri a Milano per presenziare ad un evento promozionale, sembra di buon auspicio.

SABATINI: “CI SONO ANCORA DIFFERENZE TRA DOMANDA E OFFERTA, MA VOGLIAMO BRYANT” –Anche la scorsa notte abbiamo lavorato, c’è stato uno scambio positivo di chiarimenti col suo agente, ci sono delle differenze da colmare ma noi vorremmo chiudere questo contratto – ha dichiarato Sabatini ai microfoni di Sky Sport -. Ringrazio Kobe per le parole, dimostra di essere un campione dentro e fuori dal campo. Abbiamo fatto un’ennesima proposta, c’è una differenza importante ma siamo disponibili ad andare incontro alle sue richieste, economiche e non, per avere Bryant in Italia, e sottolineo in Italia, non a Bologna, nel senso che sarebbe un valore aggiunto per tutto il Paese“.

KOBE IN ITALIA RILANCIO PER IL MOVIMENTO – Il dirigente emiliano ha voluto ringraziare anche Dino Meneghin e Petrucci per quanto dichiarato a proposito di questa operazione. “Tutti convergiamo sul fatto che l’arrivo di Bryant darebbe un’iniezione di fiducia, di grande rilancio per la pallacanestro italiana. Il campionato comincia il 9 ottobre, ci auguriamo una risposta che sia vicina a una proposta ben precisa, con un contratto da sottoscrivere da ambo le parti. Percentuali? Non sono scaramantico ma mi sembrerebbe poco ‘chic’ farne. Certo – conclude Sabatini – c’è un’agenzia di scommesse che ci dà uno a due…“.

 

Torneo Beppe Varrasi, Firenze omaggia un grande del basket

Beppe Varrasi manca eccome. Non solo a Firenze, che lo ricorderà sempre per l’ineccepibile virtù umana e professionale, ma anche al contesto della pallacanestro italiano più in generale.

Il grande dirigente di basket, deceduto un anno fa e il cui nome è legato in maniera indissolubile alle storiche annate in cui la squadra locale disputò tornei di A1 e A2 a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, viene omaggiato con un torneo in erba che porta il suo nome: in programma dal 30 settembre al 2 ottobre, l’evento è stato organizzato dall’associazione “Firenze per la Pallacanestro” e conta l’adesione di 32 squadre under 14 provenienti da ogni zona della Toscana e da altre regioni.

Nba a Roma, ecco Bryant e Bargnani: programma e info del 29 settembre

Cosa fa? Dove va? Quando arriva e, soprattutto, è vero che arriva? Iniziamo dal fondo. Kobe Bryant arriva per davvero e Roma, nell’arco della giornata di oggi, può beneficiare della presenza del campione dei LA Lakers tanto quanto accaduto ieri agli appassionati di Milano che, presso il Nike Stadium di Piazza Castello, si sono adunati in più di mille per inneggiare al campione.

Scene simili, probabilmente, vedranno per protagonisti i fans di Bryant che dal pomeriggio odierno hanno la possibilità di ammirare di persona il campionissimo del basket impegnato nella campagna pubblicitaria griffata Nike è denominata Milano Kalibro Kobe.

Nel dettaglio, la giornata capitolina di Bryant prevede nel primo pomeriggio la presenza di Kobe presso il campus “Nike Elite Basketball Camp” di Via Flaminia dove la locale società di pallacanestro della Stella Azzurra ha previsto una manifestazione dettagliata che prevede la partecipazione dei sedici migliori atleti italiani del 1997, tra i quali Andrea La Torre e Lucateodoro Gazineo, elementi di spicco della squadra Under 15 della Stella Azzurra.

Bologna, tra Bryant e Sabatini conference-call nella notte. E’ la volta buona?

Kobe mania. Bryant ha destato l’interesse di tutta Italia e se Milano e Roma diventano luoghi emblematici rispetto all’approdo del cestista dei LA Lakers sulla penisola, chi gongola più degli altri – pur non avendo il piacere e la fortuna di ospitare la campagna Nike di cui Bryant è testimonial in questi giorni – sono i tifosi della Virtus Bologna che assaporano più di ieri il gusto di vedergli indossare la casacca felsinea.

Ad alimentare l’entusiasmo, le parole rilasciate da Bryant nel corso del pomeriggio alla Gazzetta dello Sport.

L’occasione di avere Bryant a due passi non è scappata a Claudio Sabatini, patron del club emiliano, il quale ha organizzato una seconda conference call con il giocatore: nel corso della notte, il presidente bianconero attende una risposta all’offerta avanzata al campione.

Si parla con insistenza di un interesse evidenziato, da parte di Bryant, per quei 2,5 milioni di euro garantiti per una permanenza di poco più di un mese. Bologna lo accoglierebbe a bracccia aperte dal 9 ottobre al 16 novembre: in quel lasso di tempo, Bryant darebbe disponibilità per giocare 10 partite.

Indiscrezioni giunte in serata per bocca di Sabatini che si è pronunciato con i cronisti dell’Ansa definiscono l’appuntamento della notte come

“molto importante anche per capire i margini di manovra dell’operazione”.

La Virtus Roma ha presentato Slokar: “E’ una grande opportunità per la mia carriera”

La Virtus Roma ha presentato oggi Uros Slokar, ultimo arrivato alla corte di coach Lino Lardo dopo aver concluso l’Europeo in Lituania. Nella sala stampa del Palazzetto dello Sport, il primo a prendere la parola è stato il gm Antonello Riva: «Uros è l´ultimo pezzo a chiudere il mosaico, se ripercorro il mercato ricordo che quella di Traore è stata una delle prime uscite, già da quei momenti c´era un discorso aperto con Uros. Aveva diverse offerte ma è voluto venire alla Virtus. E´ un giocatore che arricchisce sempre il suo bagaglio, dopo un´ottima annata in Spagna credo che ci possa dare una mano nel reparto lunghi». Soddisfatto anche coach Lino Lardo: «Finalmente è arrivato, lo abbiamo cercato dall´inizio: personalmente è un po´ di anni che lo seguo, negli anni sono andato anche vicino ad allenarlo e poi non se ne è mai fatto nulla. Mi piace per la sua doppia dimensione, interna e esterna, penso che si incastri bene nel gruppo dei nostri lunghi. Può giocare e giocherà sicuramente insieme a Crosariol». Arrivato in Italia da pochissimi giorni, Slokar ha mostrato di avere già le idee molto chiare: «E’ una grande opportunità per crescere, il sistema di Lardo è perfetto per me, conosco la pallacanestro italiana e voglio aiutare la squadra. L´anno scorso ho capito che posso giocare da centro ma non ho problemi neanche in ala forte».

La strana storia di Boris Diaw: giocatore NBA e presidente del Bordeaux in Francia

Giocatore NBA e presidente del proprio club nellaA2 francese: cosa hanno in comune queste due posizioni? Il fatto che si tratta della stessa persona: ovvero Boris Diaw, 29enne ala degli Charlotte Bobcats, che ha deciso di mantenersi in forma durante il lockout NBA con il club di cui è appunto azionista di maggioranza, quel Bordeaux in cui  ha mosso i primi passi e centrato i primi canestri. Un club ambizioso, visto che tra gli azionisti c’è anche un altrogiocatore francese della NBA (Ronny Turiaf) e l’allenatore è l’ex ct della nazionale francese Claude Bergeaud. «La decisione l’ha presa il presidente, non il giocatore, speriamo che questa operazione dia una spinta verso l’alto a Bordeaux» ha dichiarato Diaw, che si manterrà in forma pure in vista di Londra 2012, a cui si è qualificato grazie al secondo posto della sua Francia agli ultimi Europei in Lituania.

Per Deron Williams un debutto agrodolce nel Besiktas in Eurocup

3/15 al tiro, ma anche ben 9 assist: questi i numeri di Deron Williams in un match ufficiale con il Besiktas, che ha sconfitto il Mons grazie all’ex virtussino Marcelus Kemp (9 punti invece per David Hawkins). La stella NBA, playmaker dei futuri Brooklyn Nets, ha debuttato nell’esordio dell’andata dei preliminari di Eurocup, che oggi si completa con le ultime due gare in programma (Artland Dragons-Gran Canaria e Etha Engomi-Spartak San Pietroburgo), mentre il ritorno é previsto tra martedi e mercoledi. Negli altri match, perde il Cedevita di Matjaz Smodis a Chalon, anche se il -5 finale é arrivato dopo una grande rimonta iniziata sul -22, mentre Ventspils batte l’Azovmash con la tripla sulla sirena di Jahmar Young.

I RISULTATI – Ventspils-Azovmash Mariupol 75-74 (J. Young 28; Minard 16) Besiktas-Mons 78-70 (Kemp 24, D. Williams 15 e 9 assist, Erceg 15; Cage 13) Chalon-Cedevita Zagabria 78-73 (Aminu 20; Owens 17) Karsiyaka-Le Mans 73-80 (Chatman 17; Rochestie 17, Sommerville 16) Norkkoping-Ostenda 62-88 (Mitchell 13; Rich 19, Lojeski 18) Lukoil Academic Sofia-Prostejov 70-65 (Mack 17; J. Smith 22)

LE SQUADRE QUALIFICATE – Alle otto vincenti dei preliminari di Eurocup, si aggiungeranno le 14 squadre eliminate nei preliminari di Eurolega che si disputeranno da domani a domenica. Già nel tabellone di Eurocup dieci club: Benetton Treviso, Aris Salonicco, Bayern Monaco, Skyliners Francoforte, Gas Terra Flames Groningen, Hapoel Gerusalemme, Krka Novo Mesto, Lokomotiv Kuban, Rudupis e Valencia.

 

Tim Bowers é il primo acquisto per la Reyer Venezia

Per l’Umana Reyer non é rimasto molto tempo per allestire il roster in vista del prossimo campionato. Infatti, anche se la squadra di Andrea Mazzon inizierà il campionato di Serie A con una settimana di ritardo (osserverà il turno di riposo nel turno d’apertura), bisogna stringere i tempi sul mercato. Per questo Venezia si è subito attivata, andando ad ingaggiare Tim Bowers, 29enne guardia americana reduce da due stagioni alla Pepsi Caserta (10 punti, 4.4 rimbalzi e 2.6 assist di media nell’ultimo campionato, 10.7 punti, 4 rimbalzi e 2.8 assist in Eurocup). Ma Bowers non sarà l’unico rinforzo utile alla Reyer per competere in Serie A. Il gm dell’Umana, Federico Casarin, ha infatti dichiarto che «si tratta di una delle nostre prime scelte estive, con lui abbiamo mantenuto sempre i contatti in questi mesi. E’ un giocatore di grande sostanza, che stavamo seguendo perchè ha grandi qualità e perché conosce bene il campionato che andremo a disputare».

Parla Kobe: “Bryant in Italia? Qui è casa mia, ho imparato cos’è il basket”

Signori, parola al diretto interessato. Leggasi mister Basketball. Il migliore. Kobe Bryant arriva in Italia per un evento Nike in programma tra oggi (gli è toccato anche assistere a una contestazione nei confronti della Nike) e domani a Milano e Roma e – dopo un gran parlare di lockout Nba e di trasferimento della stella dei LA Lakers a Bologna – è lui stesso a prendere la parola. Lo fa, il 24 più famoso al mondo, parlando dagli uffici de La Gazzetta dello Sport di via Solferino in replica alle domande di utenti e giornalisti.

IL BAGNO DI FOLLA DI ROMA: KOBE, L’IMPERATORE

Quel che Bryant racconta è una versione dei fatti che volevamo – VOLEVAMO – sentire da quella bocca li. Mentre i le labbra si schiudono pian piano e lasciano in bella vista denti bianchi bianchi. Che bianchi così, suggeriscono ottimismo da quanto luccicano. Porte aperte all’Italia? A sentirlo, sembrano piuttosto portoni. Allora ci piace:

“Giocare in Italia è in questo momento una eventualità molto possibile: per me sarebbe un sogno ma è anche qualcosa che potrebbe concretizzarsi sul serio. C’è un’opportunità: ne stiamo parlando in questi giorni”.

Il riferimento alla trattativa con la Virtus Bologna non è affatto casuale e – denti a parte – quello che ha davvero colpito in senso positivo – altra ventata di ottimismo sull’esito dell’accordo con Claudio Sabatini – è il perfetto italiano sfoggiato nella circostanza da Bryant. Che lancia messaggi d’amore all’Italia:

Bryant a Milano, contestazione al Nike Stadium: interviene la sicurezza

Kobe Bryant è giunto a Milano alle quattro del pomeriggio trasportato da un pulmino grigio che lo ha portato fino in parco Sempione, nei pressi Nike Stadium in Foro Buonaparte. Lo attendevano più di mille persone accalcate intorno all’impianto e desiderose anche solo di vedere dal vivo il proprio beniamino e intonargli diversi cori di stima.

Lui, sorridente, ha ricambiato l’affetto con sorrisi e movimento delle mani: sono partiti applausi a ripetizione, incitamento, inviti ad accasarsi in Italia. Anche solo per una partita dimostrativa, anche solo per qualche settimana. Nel bagno di folla si è mimetizzato anche l’appassionato di pallacanestro Marco Materazzi che, smessi i panni del calciatore, è voluto esserci.

Il colpo d’occhio evidenziava un giallo sole espanso a macchia d’olio: non erano i raggi emanati dall’alto – che in realtà il tempo è stato così e così – semmai le miriadi di magliette dei Los Angeles Lakers numero 24 opportunamente indossate per l’occasione. Appena prima dell’inizio della partita dimostrativa 3 contro 3 alla quale Bryant ha partecipato nell’insolita veste di arbitro, si è tuttavia dovuto prendere atto di una manifestazione di protesta: un giovane, infatti, ha fatto irruzione sul campetto venendo a contatto con gli uomini della security, abili a fermalo con prontezza.

Bryant in Italia, la Fip si muove per Kobe a Bologna

Per Kobe Bryant si rimbocca le maniche anche Federbasket. Vedere il campionissimo della pallacanestro in Italiama le speranze di Bologna si stanno affievolendo – sarebbe colpo talmente importante per l’intero sistema che i vertici istituzionali hannno pensato bene di garantire appoggio incondizionato all’eventuale operazione.

Dino Meneghin, presidente della Federazione italiana pallacanestro, lo afferma senza tergiversare e fornisce un assist a Claudio Sabatini, patron della Virtus sempre in fermento per garantirsi il 24 dei Los Angeles Lakers. Meneghin esplica una speranza che è quella di tutti e la rende pubblica attraverso i microfoni di radio Sportiva:

“Vorremmo poterlo vedere giocare qui. Sabatini è un presidente vulcanico, ha avuto questa splendida idea e l’approdo di Bryant nel campionato italiano sarebbe un colpo incredibile. Incrociamo le dita, ovviamente noi faremo il possibile per favorire questa soluzione”.

Non dimentica, Meneghin, neppure gli istanti di tempo addietro, quando Kobe era un bambino e suo padre calcava i campetti della penisola con le canotte di Rieti e Reggio Emilia:

“Anche solo parlare di basket con Kobe è un piacere perchè non ho dimenticato quando ebbi la possibilità di fargli da guida per lo street ball a fine anni Novanta”.

Basterà a convincere Kobe, Nba permettendo?

Basket A1, Fip contro Lega. Meneghin: “Venezia giochi la massima serie”

Reyer Venezia inserita nel calendario A1 della stagione di basket 201172012 ma, a due settimane dall’inizio della competizione, le polemiche in coda alla decisione di ammissione dei veneti da parte della Federazione italiana pallacanestro non sono ancora sopite: la Lega basket, infatti, ha annunciato di fare causa alla Fip e impugnare la decisione davanti al Tar del Lazio.

Eppure, il provvedimento decretato dall’Alta Corte di Giustizia del Coni che ha deciso di accogliere parzialmente il ricorso per la riammissione della Reyer Venezia Mestre nel massimo campionato trova tra i propri sostenitori proprio il presidente della Federbasket, Dino Meneghin, il quale si dice sconcertato dal percorso intrapreso dalla Lega:

“Vero – dichiara Meneghin – sono sconcertato e avvilito: le date del campionato sono confermate, alla prima giornata riposerà Venezia poi il calendario è stato modificato e opportunamente adeguato. Perchè, a questo punto, la causa alla Fip da parte della Lega?”.

Sono attesi sviluppi in tempi rapidi anche perchè lo impongono le scadenze: dopo la supercoppa italiana in programma ssabato, infatti, ci si fionderà a capofitto sul campionato alle porte.

Infarto Sabonis, il lituano è fuori pericolo

Sentirsi male sul parquet che da quarantasei anni è emblema della propria esistenza. Che sia un angolo di cortile, che sia il milionario impianto dei Portland Blazers. Perchè il basket, prima di essere professionismo, è passione vera, viscerale, totalizzante.

Il lituano Arvydas Sabonis si è accasciato al suolo proprio lì: in uno dei tanti campi di pallacanestro calcati nel corso della vita: era nel suo Paese, stava disputando una gara, si è accasciato al suolo in seguito a fortissimo dolore al petto.  Immediato il trasporto a Kaunas, zona limitrofa alla città del cestista, dove rimarrà alcuni giorni in osservazione.

La lieta notizia, attesa nel corso di ore di angoscia, è poi giunta attrverso Arturo Ortega, uno degli agenti del cestista, che ha parlato alla radio spagnola Cadena Ser:

“Arvydas è fuori pericolo”.

Il solievo è stato manifestato anche oltre oceano, dove i referenti della ex squadra di Sabonis, i Trail Blazers, hanno prontamente inoltrato gli

“auguri di pronta guarigione e concentriamo tutti i nostri pensieri su Arvydas e sulla sua famiglia”.

Lock out Nba, trattative riaperte: serrata al termine?

Si torna a trattare e le discussioni, in corso da ieri nel tentativo di salvare in parte la stagione Nba 2011/2012, paioni fitte e proficue. Almeno, in relazione alle settimane che hanno preceduto. Giocatori e proprietari delle franchigie sono riuniti a New York nel tenmtativo di sbloccare la situazione contrattuale che tiene sospesa l’annata, il cui inizio uffisiele dovrebbe avvenire il prossimo 1 novembre.

Le novità essenziali del pomeriggio inoltrato di ieri sono le seguenti: in primo luogo, si è messa in cascina una riunione di due ore, che non è poco. Secondo poi, ci si è confrontati sui fatti in maniera non più conflittuale e prevenuta. Nessun muro contro muro, tutt’altro: la discussione è stata rinviata a oggi per stilare un piano che preveda l’individuazione di tematiche intorno alle quali abbozzare una intesa. In tal senso, non va neppure esclusa l’ipotesi che cestisti e proprietari dei club possano infittire i colloqui nelle giornate di venerdì e sabato.