I grandi del basket, Moses Malone

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Chi è stato il miglior rimbalzista offensivo di tutti i tempi? Si potrebbero citare parecchi nomi, ma il titolo di numero uno assoluto, stando alle classifiche ufficiali, spetta senza dubbio a Moses Malone, gigante di 208 centimetri, che ha girovagato per mezza  NBA nel corso della carriera.

Il suo percorso da professionista iniziò nella ABA (la Lega concorrente della NBA). Gli Utah Stars gli diedero la possibilità di mettersi in mostra agli occhi del mondo, grazie alle doti eccezionali che Moses concentrava nei suoi 118 chili di peso. I rimbalzi, come detto, era la sua arma migliore, ma sapeva farsi valere anche al tiro (57,1%) e nelle stoppate.

Nel 1976, dopo il fallimento della ABA, Moses Malone approdò nella NBA, passando per Portland e per Buffalo, prima di approdare a Houston. Con i Rockets il cestista giocò per cinque stagioni, mostrando di essere uno dei migliori giocatori della sua generazione.

Ed ecco arrivare i due titoli Mvp, l’approdo alle finali di Conference e la finalissima contro i Boston Celtisc nel 1982. In quell’occasione i verdi di Boston mortificarono la voglia di vincere di Moses Malone, ma il giorno della gloria era più vicino di quanto lui stesso si aspettasse. Nel 1982, infatti, Malone passò ai Philadelohia 76ers, dove troò campioni del calibro di Julius Erving e Maurice Cheeck, che già negli anni precedenti avevano sfiorato il grande sogno.

L’arrivo di Moses fu determinante la squadra di Philadelphia, che concluse la stagione con il record di 65 vittorie e 17 sconfitte. Inutile dire che Malone riuscì a conquistare il titolo di Mvp, sebbene la corsa verso la vittoria finale fosse ancora lunga.

Lunga sì, ma per nulla in salita, visto che i 76ers strapazzarono nell’ordine New York (4-0), Milwaukee (4-1) e Los Angeles laker (4-0), laureandosi campioni. Negli anni successivi, Moses Malone girovagò qui e là, tornando poi a Philadelphia nel ’93-’94, prima di concludere la carriera nei San Antonio Spurs.

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