Ipotesi Armani per la maglia azzurra? Oggi è la Champions, per il futuro forse

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Il rilancio della squadra nazionale ha alzato il valore di mercato e col ritorno di Petrucci si prospettano interessanti sponsorizzazioni. Nel suo iperattivismo Gianni Petrucci porta giù i primi risultati,  e non solo come talismano  in occasione degli 8 successi consecutivi e il 1° posto assoluto delle qualificazioni europee grazie al quoziente-canestri che consente all’Italia una miglior posizione nel sorteggio per gli europei previsti per il prossimo mese.

E con un blitz nei giorni scorsi a Milano, in occasione del match coi Boston e un convengo promosso dalla RCS, assieme ai suoi collaboratori,  si era diffusa la voce che il Superpresidente avesse  capitalizzato il buon risultato della delegazione olimpica azzurra a Londra che vestiva  Armani riuscendo a stipulare un accordo anche per la nazionale di basket. E direttamente con re Giorgio.

La Fip nega però che  il contratto con la Champion, un marchio prestigioso e fra l’altro molto caro alla FIBA, sia in discussione per i prossimi due anni. L’azienda americana non ha bisogno di presentazioni, è leader sul mercato mondiale, il richiamo all’indumento del campione suona bene , ma certo  chi non avrebbe visto di buon occhio il marchio “alato” sulle maglie azzurre per dare un’identificazione tutta italiana al progetto di rilancio della nazionale che per Gianni Petrucci sarà il cavallo di battaglia, argomento nel quale s’è impegnato nell’incontro milanese con Davis Stern.

Il discorso è prematuro, però le grandi case guardano con attenzione alla risalita dell’Italia che significa alta qualità in tutti i settori, l’ Adidas sarebbe pronta a mettere il suo marchi, certamente l’idea Armani per il futuro è stata un argomento di conservazione,  con un  garante come Gianni Petrucci nessuno avrebbe eccepito sul possibile conflitto fra sponsor di  EA7 maglia azzurra, ma i tempi per la Fip non sono ancora maturi. Fra l’altro sembra che in passato si fosse fatta avanti anche l’Angelico Biella, marchio della grande sartoria artigianale italica, per creare una nuova maglia e vestire le squadre nazionali nel tempo libero. Non si è andati oltre a un colloquio esplorativo.

Non è mai successo che lo sponsor di una squadra di club fosse anche lo sponsor tecnico della nazionale, forse l’identificazione potrebbe essere un po’ troppo marcata  e la Fip preferisce la neutralità.

Che ne pensa la gente? Questo sarà il tema di un prossimo sondaggio di Pianetabasket.com, personalmente ritengo che in momenti come questo bisogna essere pratici e cogliere ogni opportunità.   Una simile operazione avrebbe solo rivolti interessanti, intanto come immagine  di maggior italianità riguardante  un’azienda  famosa nel mondo e di grande successo commerciale e  giganti azzurri che figurano nell’albo d’oro olimpici ed europei.

“Speriamo fortemente di vestire  Armani alle prossime olimpiadi”, dice  con una battuta Gaetano Laguardia  augurandosi la qualificazione della squadra di basket  a Rio de Janeiro e  di vedere  nuovamente sfilare la spedizione azzurra con le divise ideate dal più famoso stilista mondiale.

Adesso resta da vedere se il marchio Edison intende proseguire nell’accordo come main-sponsor della maglia azzurra perché non è escluso che Armani, attualmente lanciato anche nel mercato dell’abbigliamento sportivo, nell’equipaggiamento e l’articolo sportivo (vedi le sacche che cominciano a vedersi sui campi di golf)  possa diventare nei prossimi anni anche   il “titolare” dell’intera maglia che godrebbe di un canale commerciale interessantissimo nel mondo come made in Italy.

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