La Favola di Natale davanti alla Tv citando Guareschi

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Chiedo scusa a Giovannino Guareschi, per il titolo preso in prestito di uno dei più commoventi racconti dello scrittore parmense, a me più vicino. Lui trattava con garbo, poesia ed umorismo quel periodo di vita passato nel campo di concentramento, mantenendo sempre umanità e dignità. Io ne faccio un uso più banale, dopo aver visto il derby  lombardo, cerco  di raccontare quello che la televisione , durante le feste in questa prima parte del  campionato, ha fatto o non fatto vedere. Visto che comincio ad avere anni in tripla doppia cifra, é il caso che parta dalle cose piú vicine ( la memoria a breve termine…).

EA7 vs Cimberio comincia con un fermo immagine di Michelini e Fanelli (Dembinski dove sei?) e poi parte la sigla seguita, finalmente, da un piccolo campione di quello che le Teche Rai possono rispolverare: una clip con immagini storiche di Milano contro Varese.

Fino a qui bene, anzi, molto bene:  la chiave é quella giusta.  Nel prepartita si vedono anche quelli che da noi si chiamavano “interstitial” cioé le mini sigle che accompagnavano sequenze di immagini dedicate ad un giocatore o una particolare situazione tattica. Si cerca anche di spiegare parte delle scelte tattiche via via che la partita prosegue. Insomma, gli ingredienti sono quasi gli stessi degli anni precedenti, cambiano le mani dei cuochi e la qualità delle cucine…

Comunque in questa giornata, per la partita con più appeal la Rai non sbaglia chiamando a dirigere Barone e la partita é visivamente godibile, con qualche sporcatura inevitabile comunque cancellata dall’intensità di quello che si vede in campo. Quindi nella mia letterina a Basket  Natale almeno la mia speranza di vedere una partita passabile in onda é stata esaudita. Un po’ meno su quella di mezzogiorno dove stacchi alla “Dio di strafulmini”, per citare ancora il grande emiliano, hanno spezzettato le riprese e la pazienza di chi ha guardato.

Del massacro di Fort Olimpiacos ho già parlato, e li forse c’é da imbufalirsi di più, perché, in casa Greca le dracme non mancano e gli orrori delle riprese sono stati fatti scientemente  e con dovizia di mezzi.

La mia letterina chiedeva poi un basket più attento alla promozione, alla diffusione capillare tra i giovani e nelle scuole, ben organizzato e diretto da manager seri e promosso seriamente e professionalmente tra i media. Per questa parte mi sa che dovrò aspettare ancora. Intanto auguro a tutti serenità, non costa nulla e male non fa. Ultima citazione di GG: ” il che é bello ed istruttivo…”

Giancarlo Fercioni – Regista tv

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