Roma, si riaccende la Stella Azzurra con la nascita della Basketball Academy

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Milano reclinata sul suo passato, Roma progettuale con le due società storiche, e dopo la Lazio è la Stella Azzurra che fa parlare da sé per un progetto che supera la dimensione del basket territoriale, come è diventato il campionato col sottomercato minore.

Germano D’Arcangeli, responsabile  di  “Stellazzurra Basketball Academy” costola del  club che portà Roma in Serie A oltre mezzo secolo fa, ha presentato così la nuova iniziativa battezzata positivamente dall’ex premier e sindaco di Roma Walter Veltroni vicino al basket: “Oggi cominciamo un nuovo processo di crescita ma non perché quello che facevamo prima non fosse buono, anzi, sono orgoglioso di annunciarvi che la Stella Azzurra è stata insignita del premio Reverberi come miglior settore giovanile della stagione 2012.

In Italia e in Europa qualcosa come quello che faremo noi alla Stellazzurra Basketball Academy non esiste, solo a Gran Canaria c’è un progetto simile: la nostra idea è di lavorare con i giovani con l’idea di preparali nel miglior modo possibile sia per una carriera cestistica che li proietti ai più alti livelli europei e americani e allo stesso tempo garantire ai nostri ragazzi una preparazione scolastica e una cultura di alto livello, programmando tutti gli aspetti di questo nuovo progetto e strutturando con molta attenzione sia l’attività scolastica con materie ad hoc che l’attività sportiva.

“La Marymount International School of Rome  – ha spiegato – ospiterà gli atleti stelline provenienti da tutto il mondo, 94fifty che ha introdotto nel mondo della pallacanestro un software per una nuova pallacanestro e Villa Stuart che metterà a disposizione le sue strutture all’avanguardia. La settimana scorsa siamo scesi in campo per la prima volta con il “marchio” Stellazzurra Basketball Academy in una due giorni a Barcellona”

“La Stella Azzurra – questo il plausop del vicepresidente vicario della Fip Gaetano Laguardia –  non finisce mai di stupirmi: mi ha stupito quando la società è stata salvata nello scorso decennio e mi stupisce di come sia riuscita a costruire una struttura organizzativa così solida. Credo che la difficoltà principale del basket italiano sia la mancanza di strutture all’avanguardia e non riusciamo a proporre un basket di qualità pagando questa mancanza soprattutto a livello internazionale. Credo proprio che questa iniziativa della Stellazzurra Basketball Academy possa essere un toccasana per il nostro movimento, dovremo valutare la sua evoluzione”

“Quando per la prima volta – questo il messaggio di Veltroni – Germano D’Arcangeli me ne ha parlato, ho subito apprezzato sia la finalità che il coraggio. Perché ci vuole coraggio ad offrire (in una realtà in cui i miti del tutto e facile sembrano vincenti) una nuova strada, fatta di impegno e di lavoro, capace di dare ai giovani uno sbocco che possa essere sia professionale che sportivo. Da appassionato di basket ho sempre conosciuto il lavoro che viene svolto in questa magica palestra. Spero di poter conoscere presto i ragazzi che faranno parte della Stellazzurra Basketball Academy e poter parlare con loro di cultura e schemi di gioco”.

Erano presenti anche Giuseppe Mongello di Marymount ISOR (“Il nostro ambiente è composto dal 40% di italiani e per il resto sono tutti stranieri proprio con l’intento di crescere i nostri ragazzi in un ambiente internazionale”) e  Valerio Bianchini, il titolato coach che ha riportato la Stella Azzurra in A . “Qua alla Stellazzurra – ha detto il Vate – non si sogna e basta, le cose vengono realizzate. Sono a Roma dal 1972 e  ho visto sparire solo palestre sono entusiasta di averne visto sorgere una qui negli anni passati e che adesso punta così in alto”.

Intanto si sta preparando per il tradizionale torneo internazionale Juniores di fine anno che fa parte delle selezioni per il NIT dell’Euroleague che offrirà un “clinic vintage”  di eccezionale portata con tre grandi allenatori, gli italiani Valerio Bianchini e Tonino Zorzi e Dan Peterson.

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