All Star Game Tv, se i mezzi non giustificano il fine

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Vivere sperando…con quel che segue. Mi sono messo davanti a due televisori, non uno, per vedere come veniva affrontato in simulcast da La7d e Sportitalia2 quello che dovrebbe essere il clou del basket divertissment italico e non: l’All Star Game.  Il tutto con la speranza di vedere qualche cosa di diverso dalla routine settimanale.

Parentesi: questa é un’occasione per la quali una rete televisiva cerca d’inventarsi qualcosa, un pò di sale sul pane sciapo, tipo microfoni sugli arbitri o gli allenatori, delle telecamere posizionate differentemente o altri gadgets. Purtroppo il collega che ne ha diretto le riprese, a occhio, ha dovuto fare uso delle “tradizionali” cinque più una: cinque manovrate da operatori ed una fissa sul totale. Si integrava con un’altra telecamera  a spalla per mettere i faccioni (in gergo inquadrare i telecronisti o degli ospiti) sul segnale di La7d. Il resto ce lo ha messo l’organizzazione con i soliti momenti di contorno dell’ ASG: gara del tiro da tre punti, la gara delle schiacciate più qualche numero a riempire.

Ne ho fatte un discreto numero di queste manifestazioni e paradossalmente, il momento più difficile da raccontare é proprio la partita, anche perché é difficile creare uno spettacolo, mantenendo l’interesse del pubblico, per tutta la durata dell’incontro. Normalmente la partita, a parte l’ultimo quarto dove si gioca per vincere, scorre con pochissime interruzioni, e questo limita l’intervento della tv a spazi molto limitati, a parte il live. L’atmosfera é rilassata quasi quanto le difese,  si cerca il numero e la formula di questa stagione con nazionale rimaneggiata vs stranieri altrettanto sostituiti e senza grandi firme ha dato vita ad una partita senza grandi botti. In compenso i contest hanno avuto momenti particolari: Myers contro il cinquantenne Bomber Riva, che poi  rulla Datome e in una gara delle  schiacciate vince un Raspino contro poco convinti stranieri. Piccola parentesi romantica, la  proposta di matrimonio di Dominic James alla fidanzata in diretta…organizzata prima..??

Tornando al prepartita, da una parte la coppia Francicanava-Pittis e dall’altra Bagatta-Peterson: Riccardo, secondo me é più bravo nel commento rispetto al cosiddetto “stand up” cioè la presentazione in video, mentre la coppia più rodata di SI si destreggia meglio davanti alla telecamera nonostante la durata interminabile.

Il commento é stato a livello della partita: easy, con troppo entusiasmo su azioni non troppo entusiastiche e con i commentatori a faticare per dire qualcosa di interessante e coinvolgente. La qualità delle immagini, su entrambi i canali é stata come sempre bassa. É vero che il segnale non viene prodotto in HD, ma anche la qualità in “bassa” (cioé quella che esce dalla regia e non é ancora diffuso dalle emittenti) viene ulteriormente massacrata dalle varie compressioni digitali e l’effetto complessivo non é gratificante né per la televisione né per il basket. Non siamo piú ai tempi nei quali era già una cosa importante andare in onda purchessìa, ora anche le nonne hanno televisori regalati dai parenti, LCD o HD e si rendono conto se e come sono le trasmissioni che guardano.

La regia ha fatto quello che poteva fare con i mezzi che gli sono stati dati: forse l’ unico appunto é stato che la partita é stata affrontata come tutte le altre e invece l’All Star Game sta ad una partita normale come il cabaret sta al teatro di prosa…

Questa settimana, quasi Natale, quasi auguri e partitona tra Varese in testa e Milano in crisi, di cose da far vedere ce ne saranno tanti.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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