Continuano nel silenzio le trattative per i contratti Tv

Basket TVCerco di capire”, è una specie di mantra, è un’abitudine, è essenziale… E questo vale anche per quello che succede nel mondo dello sport ed in particolare in quello che amo da sempre, il basket. Il fatto che cerchi non vuol dire che tutte le cose saltino agli occhi nella loro evidenza: continuo per esempio a non capire perché non si fa nulla per tornare a promuovere il basket-movimento, limitandosi a comunicati del tipo autoreferenziale “il basket è bello, il basket è amato, siamo forti e vinceremo…” .

Cari registi che amate il basket…

Cari colleghi registi,
stavolta ho scritto a ruota libera e l’ho fatto prima di quest’ultima giornata di regular season. Mi sembra giusto farlo anche perché, scrivendo di un argomento che ancora mi appassiona, il basket, e facendolo nelle vesti di regista televisivo in prestito ad altro tipo di comunicazione, ho spesso usato parole e concetti “forti”. Ma non é mia intenzione offendere nessuno.

Se scrivo di poca attenzione a quel che succede in campo, é perché questo traspare dalle immagini. Se scrivo di commenti magari poco precisi nel raccontare ciò che vediamo da casa é perché  quel che si vede non viene spiegato correttamente. Questo deve offendere? Deve infastidire? Certo, se viene fatto in modo offensivo, si. Ma sfido chiunque a trovare cattiveria o compiacimento nelle mie osservazioni. E sicuramente se non sarò in futuro capace, come regista, di essere all’altezza di quello che ho scritto sinora, mi meriterò pari trattamento e forse anche peggiore in quanto razzolatore scarso dopo tanta predica…

Tv, questo basket di tutti i colori

Questa volta  Acea Roma vs EA7 Milano: unica partita  di basket italiano in onda il 25 aprile in un florilegio di calcio nazionale e non tra un ricupero e l’altro, e son riuscito a vedere pre e post partita, anche perché coinvolto anche come appassionato-tifoso.  La regia ha raccontato quello che è successo e questo per me è la conditio sine qua non  per una buona regia, il commento come sempre quando c’è Fanelli è stato  lineare anche se troppo forzato come tono , mentre Michelini fa bene il suo spiegando quello che va spiegato.

Dov’è il ma? E’ nel titolo “di tutti i colori” e mi riferisco all’impossibilità di fornire, grazie alla situazione ambientale del Palasport romano (leggi luci televisivamente impossibili) immagini qualitativamente decenti.  Nello specifico: l’inquadratura principale della camera che segue il gioco (per me è la uno ma ogni rete e a volte ogni regista adotta numerazioni differenti)  ha più luci contro che a favore e purtroppo le ha con un angolo d’incidenza tale da riflettere sul parquet rendendo impossibile inquadrare i giocatori nell’area centrale del campo.

Chi mai conosce l’offerta del basket in Tv?

… e  il giornale/ movimento del ’44 di Giannini non c’entra proprio per niente…

In compenso c’entra la mia volontà, approfittando della pausa del campionato per la kermesse dell’All Star Game italico, di mettermi (mentalmente e fisicamente) in pantofole per cercare di capire come lo spettatore sui generis vede la televisione  ed in particolare quella che riguarda la pallacanestro.

Intanto riassumiamo quello che si può trovare sui vari canali digitali , satellitari e quant’altro.

Il campionato italiano , è storia di questi ultimi mesi , galleggia su La7 (prevalentemente d) in orari che  son cambiati diverse volte anche per volontà “mitragliettiane” :troppo a ridosso del tg e troppo bassi gli share per “fare traino”  e su Rai sport 1 (quasi sempre, a volte RaiSport  2).

Baskondominio: il flop in tv. Ecco perché

Ecco le ragioni che hanno determinato il flop della partita  del sabato su La7, con 104 mila telespettatori.

In questi giorni gira tra le varie pubblicità anche quella di una pubblicazione che spiega come affrontare le riunioni di condominio, i suoi problemi, le beghe tra condomini, le risse con l’amministratore e via battibeccando.

Potrebbe essere distribuita tra le varie aree di potere che gestiscono questo povero basket: sballottato tra diritti legali e diritti sportivi, decisioni prese e non applicate, decisioni evitate e comunqe applicate ,poca promozione mal gestita e peggio  proposta. Una televisione che si doveva  fare veicolo di promozione e che si auto evira con prodotti che sarebbero stati scarsi 15-20 anni fa creando un rimbalzo  degno  di Dennis Rodman (con auto canestro, però…).