Egidio Bianchi e la qualificazione Consum.it Virtus ai play off

Egidio BianchiIl comunicato della Consum.it Virtus con le osservazioni del Ds Egidio Bianchi che commenta la qualificazione della squadra ai play off.

Domenica sera a Rimini è arrivato il risultato che ripaga di tutti i sacrifici e le energie spese durante la stagione…

“Quando durante la scorsa estate Fabio Bruttini mi ha proposto di assumere il ruolo di Direttore Sportivo della Virtus, oltre alla gratitudine nei suoi confronti per aver pensato a me ed all’orgoglio di ricoprire questa veste in una società di così grande tradizione della quale sono stato prima di tutto appassionato tifoso, ho provato anche un’altra sensazione: la responsabilità, seppur condivisa con tutte gli altri componenti dello staff societario, per quello che sarebbe stato il risultato sportivo. Domenica sera, quando a pochi secondi dalla fine della partita di Rimini ho finalmente tirato un sospiro di sollievo perché il risultato ormai acquisito ci proiettava nei playoff, la soddisfazione è stata straordinaria”.

Flavio Tranquillo, parte la NBA: bis di Miami o si cambia padrone?

Intervista col popolare commentatore Tv di SkY. “Possibile la conferma, ma tirando a indovinare non sarà così.  LeBron primo assoluto, come Jordan a suo tempo. Buffa diventa il “cantastorie”. Bargnani o passo in avanti o fa le valigie, idem Gallinari, Belinelli deve solo difendere”

Nella galleria dei telecronisti di successo dello sport , alla voce NBA, c’è Flavio Tranquillo commentatore di Sky.

– Un telecronista ha un particolare stile se è di successo, il suo qual è?
“Non saprei, nel senso che non me ne sono mai costruito uno. Cerco solo di essere il più’ informato e pronto possibile, e con gli anni ho faticosamente imparato ad accettare, senza gradire, errori e inadeguatezze per usarle come pungolo”
-Quale ritiene sia stato il suo contributo nel riuscire a fare entrare la NBA nell’immaginario collettivo preferito dagli italiani?

Esclusiva pallarancione.com intervista a Gaetano Laguardia: bilanci virtuosi, parola della Fip…

Intervista esclusiva col vicepresidente Gaetano Laguardia sui costi della macchina organizzativa e la crisi economica

Al vicepresidente vicario Gaetano Laguardia, Cancelliere della Fip di Dino Meneghin, abbiamo chiesto questa intervista per avere lumi sul bilancio del basket,  argomento da noi trattato  nel giorni scorsi (http://www.pallarancione.com/gianni-petrucci-politica-basket/). Per curiosità, il bilancio 2010 ha raggiunto i 34.645.427 (era di 30.828.336 nel 2009), cifra pari ai bilanci di Siena e Milano, che fa emergere una realtà assurda:  e cioè i due maggiori club che quest’anno non hanno raggiunto le Final Four  costano quanto l’ente di promozione e gestione del basket quale disciplina olimpica. Una anomalia che peraltro raggiunge però un’iperbole maggiore nel calcio, però con ben altri ritorni.

– Pallarancione.com ha scritto di entrate per 26 milioni di euro nel bilancio Fip 2010 di quote associati fra attività centrale e territoriale, vale a dire i due terzi delle entrate: è così?

Infortunio Gallinari, stop di un mese per la frattura

Altro infortunio in Nba per Danilo Gallinari che, nel corso della sfida casalinga di Denver contro i Dallas Mavericks (sfida che i Nuggets hanno poi perso per 112-95) ha subito una frattura del pollice della mano sinistra. Stavolta, per il Gallo, si prospetta un mese di stop nel corso del quale recuperare dall’incidente:

“Ho provato a giocare nonostante il dolore – ha affermato Gallinari a gara conclusa – ma la situazione peggiorava. Non sapevo che il dito fosse rotto ma faceva davvero male. Il dottore mi ha detto che servono 4 settimane di recupero. Ma spero di giocare prima, magari usando qualcosa per proteggere il dito. È incredibile. Bisogna andare avanti, mantenere un atteggiamento positivo e continuare a spingere verso i playoff”.

Yao Ming ha la Linsanity

Ormai è passato – e tutto in poche settimane – da oggetto del mistero a rivelazione fino a essere considerato autentica conferma tra i più grandi campioni del basket Nba della regular season in corso. Jeremy Lin non va più scoperto, semmai atteso gara dopo gara, applaudito gesta dopo gesta: a incoronare sponsorizzare il play di origine taiwanese, dopo le recenti prestazioni, c’è anche la voce dell’ex cestista Yao Ming che ha chiuso antitempo la propria carriera di giocatore per problemi a un piede. L’ex Huston Rockets, a proposito di Lin, ha dichiarato:

“Se continua a giocare così, potrebbe diventare un All Star. Lin sta gestendo la situazione in maniera perfetta, in campo e fuori. I tifosi qui in Cina sono elettrizzati per le imprese di Jeremy, i titoli sono tutti per lui. La sua storia è in prima pagina su tutti i giornali: non è stato scelto al draft, ha firmato un contratto minimo, nel primo anno nella lega ha giocato pochissimo. Poi, ha un’opportunità e in una serata diventa il padrone di New York”.

Pare che, a detta di Ming, lo stato cinese sia in preda a quella che si è ormai soliti definire la Linsanity (la follia per Lin)In Cina:

Bargnani si confessa a Max, gli manca Verdone e l’amore va alla grande

Andrea Bargnani made in Toronto è un cestista realizzato e felice, soprattutto ora che ha scoperto di essere punto di riferimento imprescindibile dei Toronto Raptors – che quando manca l’italiano perdpono tre volte su quattro – e che viene indicato come il migliore tra gli italiani nell’Nba. Non solo, per la prima volta al romano potrebbe toccare l’onore di prendere parte a un All Star Game mentre la sfera privata va a gonfie vele con la fidanzata italo-marocchina (sportiva come lui, visto che gioca a pallavolo) Nabila Chihab.

Contesto idilliaco, ambiente ideale eppure, in più di un dettaglio, la mancanza dell’Italia e di Roma si fanno sentire.

“A Toronto di Roma mi mancano il clima, la storia, il cibo e Carlo Verdone… In compenso, l’Italia ha da invidiare al Canada tutto il sistema governativo”:

sono le parole rilasciate da Bargnani a Max e leggibile nel numero in edicola e su iPad da lunedì 6 febbraio. Considerato il miglior made in Italy della Nba, Bargnani dice che :

Toti lascia Roma e il basket

Claudio Toti annuncia a sorpresa l’addio all’Acea Roma in particolare e al  basket in generale: a determinare la decisione del patron della squadra capitolina sarebbe stato il contingente momento economico visssuto dall’Italia nel contesto sociale e sportivo. Le parole di Toti sono allarmistiche ma chiare: ne chiariscono il pensiero e gli obittivi del prossimo futuro:

“Dopo una lunga riflessione ho maturato la decisione di uscire, alla fine della stagione in corso, dal basket professionistico, sia come proprietà che come sponsor. Dopo tanti anni di impegno, e non solo economico, è stata una decisione sicuramente sofferta, ma coerente e conseguente ad un’attenta analisi del particolare momento storico ed economico che sta attraversando il nostro paese anche nello sport”.

La nota resa nota dal presidente di Roma illustra quel che Toti intende fare nei prossimi mesi:

FederBasket, Meneghin abdica

Dino Meneghin non si ricandiderà alla presidenza della FederBasket: è lo stesso presidente Fip a dichiararlo intervenendo ai microfoni di Radio Rai1 nel corso della trasmissione “Start” in concomitanza alla presentazione dell’autobiografia “Passi da gigante“.

La tesi di Meneghin è che sia arrivato il momento di passare il campo alle nuove generazioni:

“Occorre – dichiara – fare largo ai giovani anche perché io non ho più il tempo per seguire una Federazione così importante. Serve un presidente che ve ne si occupi a tempo pieno. Io l’ho fatto per 3 anni e mezzo stando fuori casa anche 200 giorni all’anno ma ora non posso più, devo seguire anche il mio lavoro e quindi cedo il passo a qualcuno che abbia il tempo da dedicare a questo sport meraviglioso”.

Quando gli viene chiesto chi possa raccoglierne il testimone, Meneghin non si sbilancia:

“Fare un nome significherebbe bruciarlo. Ma sicuramente ci sono moltissime persone che potrebbero ricoprire egregiamente il ruolo”.

Scariolo e Milano si prendono i fischi del tifo Armani

Perdere fa sempre male, soprattutto in casa davanti ai propri tifosi, ma quando sei l’Armani Milano e esci sconfitta di un punto contro l’ultima in classifica che ha mostrato di potersela giocare alla pari, il ko diventa ancor più bruciante.

Tant’è: ad Assago, dopo la vittoria della Benetton Treviso nel corso della sedicesima giornata di A1, per il roster di Sergio Scariolo sono arrivati solo fischi. E’ accaduto di tutto contro Treviso e proprio nel finale Becirovic ha trovato l’80-81 a 6″ dalla fine.

Sull’ultimo possesso Alessandro Gentile ha sbagliato il tiro della possibile vittoria. Coach Scariolo è deluso ma ammette che la sconfitta è meritata:

 

Pianigiani indica i pro e i contro della Montepaschi Siena

La Montepaschi Siena torna solitaria in vetta alla classifica di basket A1 dopo il successo ottenuto in Sardegna contro Sassari per 75-91. Sebbene il risultato non debba trarre in inganno perché per lunghi tratti il match è stato equilibrato, i toscanio hanno mostrato nelle fasi decisive il proprio potenziale e messo a tacere le velleità sarde in virtù della maggiore esperienza e della capacità di incidere quando diventa vietato sbagliare.

Il coach di Siena, Simone Pianigiani, è moderatamente soddisfatto per il risultato ma sotto il profilo del gioco invita i suoi a migliorare:

“La squadra ha dimostrato compattezza e solidità, nelle ultime gare avevamo sofferto invece di più, certo qualche cosa va registrata, ma è stata una nostra idea quella di fare maggiore attenzione ai rimbalzi ed alle loro ripartenze. Siamo tornati soli in vetta alla classifica, ora abbiamo una maggiore fiducia nei nostri mezzi, anche se devo riconoscere che il risultato è troppo ampio, Sassari ha fatto bene e ci ha messo in difficoltà, bravi i ragazzi a non lasciarsi prendere dalla frenesia e aver ritrovato i  giusti equilibri”.

Lardo elogia Roma per la prova contro Casale

Novipiù Casale Monferrato-Acea Roma 92-93
(27-23, 44-42, 61-68)

Una tripla di Tucker sulla sirena consente alla Acea Roma di centrare la terza vittoria in quattro partite e allontanare una crisi che, solo tre settimane fa, pareva nell’aria. A farne le spese un Casale che ha saputo tenere dietro gli ospiti nelle prime due frazioni ma che ha pagato in maniera evidente la ripartenza dei capitolini nel corso del terzo e del quarto parziale.

La vittoria di un punto rende esplicita la sofferenza del roster di coach Lino Lardo: non è stato facile prevalere su Casale Monferrato ma alla fine i due punti sono arrivati e rappresentano un giusto compendio rispetto a una rimonta da mettere in cornice come gli aspetti migliori della prestazione di Roma.

E’ lo stesso Lardo, a fine gara, a ribadire il concetto mentre le voci di esonero paiono ora un dato che si sbiadisce nella lontananza dei giorni che passano:

Bargnani vuole l’All Star Game

Dopo una serie di prestazioni da applausi inanellate nel corso delle prime gare di regular season di Nba, Andrea Bargnani (settimo marcatore della Lega americana) sta prendendo per mano i Toronto Raptors e comincia a pensare in grande. Il Mago vede una strada ancora lunga e tortuosa ma sta dimostrando di poter competere con i migliori cestisti a stelle e strisce e ora sogna l’All Star Game.

E’ lo stesso romano, al termine della sfida vinta contro Cleveland (in cui ha messo a referto il massimo stagionale, 31 punti, e che sta viaggiando a una media di quasi 28 punti a partita nelle ultime quattro gare) a rendere pubblici i desideri:

“L’All Star game è un sogno. È ovvio, vorrei arrivarci: l’unico modo per riuscirci è continuare a lavorare, lavorare, lavorare. La cosa più importante è continuare a vincere. Ho tirato molto bene nel secondo tempo, ma il merito è di tutta la squadra: non ho avuto bisogno di forzare, avevo a disposizione tiri aperti perchè la palla arrivava sempre al momento giusto”.

Ettore Messina felice nonostante l’esordio-flop dei Lakers

Un sogno diventato realtà, trasformatosi poi nel peggiore degli incubi dopo due giornate di campionato. Protagonista del sogno è Ettore Messina, che arrivato a Los Angeles per fare da secondo a Mike Brown sulla panchina dei Lakers.

Debutto peggiore non poteva temere l’ex ct della nazionale italiana, con i gialloviola che venivano superati prima dai Chicago Bulls e poi dai Sacramento Kings, per poi vincere finalmente contro gli Utah Jazz. Messina ripercorre i giorni della delusione:

Dopo il debutto con i Bulls non ho dormito, ma per rivedermela in aereo, sul volo notturno Los Angeles-Sacramento, perché abbiamo giocato anche il giorno dopo  e perché compito mio è guardare la nostra squadra, e non gli avversari, curati dai miei colleghi. Beh, ti dico che per perdere ne abbiamo dovute combinare di tutti i colori e che da allenatore, come ai bei tempi, mi sarei pressoché suicidato. Da vice, invece, anziano e saggio, ci ho visto il bicchiere mezzo pieno.

Bargnani promuove i Raptors di coach Casey

Andrea Bargnani si appresta a iniziare con i Toronto Raptors la stagione di Nba 2012 con sensazioni che sono assolutamente positive. Dopo pochi giorni di training camp, il romano ha buone sensazioni e crede fermamente nei miglioramenti della franchigia canadese:

“Stiamo lavorando molto in difesa, gli schemi offensivi che abbiamo provato mi piacciono molto”.

Il nuovo corso dei Raptors griffati Dwane Casey, ex dei campioni in carica dei Dallas Mavericks, è concentrato in particolar modo su esercizi e schemi difensivi:

“Tutto il lavoro è basato sulla difesa: è l’aspetto che dobbiamo migliorare di più dopo l’ultima stagione. Lo scorso anno siamo andati molto male, il coach ora ci sta chiedendo di fare di più, ognuno deve dare un contributo extra”.